Lavoro straordinario, procedimento disciplinare, concorsi e incarichi esterni
La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa.
Retribuibilità del lavoro straordinario
Il compenso per lavoro straordinario è dovuto solo se l’attività è stata preventivamente autorizzata, anche implicitamente, dall’amministrazione. Non è invece dovuto se è frutto di un’iniziativa autonoma del lavoratore, priva di valutazione preventiva dell’utilità da parte del dirigente. L’autorizzazione può essere anche tacita, purché l’attività sia svolta con il consenso del datore di lavoro e non all’insaputa dell’amministrazione. Questo principio vale anche per il lavoro straordinario svolto nei giorni festivi. Nella vicenda esaminata, l’adozione di turni da parte del datore è stata ritenuta idonea a configurare un’autorizzazione implicita.
È quanto affermato dalla Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 13661/2025.
Autonomia del procedimento disciplinare rispetto al penale
Con sentenza n. 13620/2025, la Cassazione ha confermato che il procedimento disciplinare è autonomo rispetto a quello penale. Pertanto, l’assoluzione penale impedisce la sanzione disciplinare solo se esclude i fatti materiali contestati, non la sola rilevanza penale. Ancora meno rilevante è il decreto di archiviazione, che non ha valore di giudicato nel procedimento disciplinare.
Modalità espositiva e anonimato nelle prove concorsuali
Il Consiglio di Stato, sezione V, con sentenza n. 4522 del 23 maggio 2025, ha ritenuto regolare – e rispettosa del principio dell’anonimato – la redazione della prova scritta di concorso composta da domande a risposta sintetica, redatta con tecnica per punti tematici. Tale modalità, tipica degli appunti, è compatibile con una prova articolata e a tempo limitato, purché consenta alla commissione di valutare adeguatamente la preparazione del candidato sui temi sorteggiati. Nel caso di limiti dimensionali (ad esempio un foglio protocollo), è ammesso un lieve superamento se non sono previste restrizioni sul numero di righe, poiché la struttura a punti comporta spazi e rientri che bilanciano l’eventuale densità del testo. Infine, elementi grafici come la numerazione cerchiata dei punti o l’uso di parentesi graffe o quadre per collegare contenuti affini sono considerati modalità normali e coerenti con uno stile espositivo schematico.
Incarichi esterni irregolari
La Corte dei Conti Piemonte con la deliberazione n. 73/2025 ha rilevato alcune irregolarità in un regolamento comunale per gli incarichi esterni:
- indebito intreccio tra poteri della giunta e della dirigenza nella fase di affidamento;
- possibilità di conferire incarichi pur in presenza di competenze interne, basata solo su presunta indisponibilità;
- affidamenti diretti dopo fallimento della procedura comparativa “per qualsiasi motivo”, formula troppo generica;
- esclusione della selezione per incarichi “meramente occasionali” a basso compenso, ritenuta illegittima per eccessiva vaghezza e in contrasto con i principi di trasparenza e parità di trattamento.