Multe, quote 2022 reimpiegate per il centro di coordinamento delle informazioni sul traffico e per la sicurezza dei pedoni
Interventi da realizzare in 14 grandi Comuni (Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania) per un totale 13,5 milioni
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha presentato al Parlamento la relazione sull'utilizzo delle quote 2022 dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal codice della strada, in attuazione dell'articolo 208, comma 3-bis.
Le norme
L'articolo 208 del Codice della strada dispone che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie sono devoluti allo Stato, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali e agenti dello Stato e sono devoluti alle Regioni, Province e Comuni quando le violazioni siano accertate da loro agenti. Quelli spettanti allo Stato sono destinati al finanziamento delle attività connesse all'attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, per studi, ricerche e propaganda sulla sicurezza del veicolo e per favorire l'impegno della scuola nell'insegnamento dell'educazione stradale e per l'organizzazione dei corsi per conseguire il certificato di idoneità alla conduzione dei ciclomotori. Il comma 3-bis impone al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, unitamente a quelli dell'interno e dell'istruzione, di trasmettere annualmente al parlamento una relazione sull'utilizzo delle quote dei proventi effettuato nell'anno precedente.
L'utilizzo
La Direzione generale per la sicurezza stradale e l'autotrasporto illustra l'utilizzo delle risorse a essa assegnate, posto che non ha conoscenza dell'entità complessiva dei proventi spettanti allo Stato in quanto l'attività di accertamento delle violazioni è svolta dalla Polizia e dai Carabinieri i cui proventi confluiscono nei capitoli di entrata del Mef. Parte delle risorse sono state utilizzate per portare avanti il funzionamento del Centro di coordinamento delle informazioni sul traffico, sulla viabilità e sulla sicurezza stradale (CCISS), le cui maggiori fonti di spesa riguardano l'esternalizzazione del servizio di supporto alla conduzione funzionale oltre alle spese, in quota parte, come Direzione generale, delle attività di sviluppo dei sistemi informativi del Ced Motorizzazione comprese le spese di consulenza e monitoraggio. Le restanti spese hanno riguardato una serie di piccoli contratti atti a risolvere le problematiche del CCISS determinate dalle particolari esigenze del Centro dove operano diversi enti esterni.
Con riferimento ai programmi d'intervento per il miglioramento della sicurezza stradale, le somme sono state destinate a interventi per il miglioramento della sicurezza dei pedoni da realizzare in 14 grandi Comuni (Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania), per un totale 13,5 milioni di euro, prevedono in particolare azioni di moderazione del traffico con l'implementazione di "zone 30" e "isole ambientali", realizzazione e messa in sicurezza di percorsi pedonali, aumento della visibilità degli attraversamenti pedonali. Il ministero ha inoltre realizzato campagne di comunicazione e progetti di educazione stradale: la campagna di comunicazione digitale su canali social del Mit per la diffusione di messaggi di sicurezza stradale; un progetto di ricerca sulle scienze comportamentali per il miglioramento della sicurezza stradale, con l'obiettivo di rinnovare e applicare i concetti di azione sociale nei vari ambiti di intervento; un progetto di educazione stradale rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori di secondo grado.