Appalti

Nuovo codice, faro dell'Anac sugli affidamenti del Rup

Per l’Autorità la norma può configurare una violazionedelle soglie comunitarie

di F.La.

Secondo Anac il nuovo Codice Appalti, entrato in vigore lo scorso 1. aprile e efficace dal 1° luglio, «dovrà essere al più presto emendato per evitare la procedura di infrazione europea». L’autorità anticorruzione che in questi giorni ha contestato le nuove soglie per gli affidamenti, a suo dire pericolose per la concorrenza e la trasparenza, torna nuovamente a sollevare obiezioni contro il decreto legislativo 36/2023 pubblicato il 31 marzo in Gazzetta Ufficiale.

L’authority anticorruzione impallina l'articolo 15, comma 6, del Codice degli appalti dove si prevede che il Responsabile unico del procedimento - una sorta di esecutore materiale - «possa affidare direttamente (quindi scegliendo senza confrontare alcun preventivo) in maniera discrezionale servizi a supporto della propria attività», dice una nota. Che consiste nella gestione tecnica dell’appalto, come per esempio i servizi legali. In questo caso, per queste attività, la norma dispone che «le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono istituire una struttura di supporto al Rup, e possono destinare risorse finanziarie non superiori all'1 per cento dell'importo posto a base di gara per l'affidamento diretto da parte del Rup di incarichi di assistenza al medesimo», come recita il comma 6. Ma secondo il presidente Anac, Giuseppe Busia «questo comporta per gli appalti di importo più elevato cifre a disposizione diretta del Rup di molto superiori ai 215mila euro previsti come limite per i servizi dalle direttive europee». Le soglie sono articolate con tetti diversificati: per i servizi il limite senza gara è di 215mila euro.

«Pensiamo all'appalto della telemedicina, 700 milioni di euro: vuol dire consentire al Rup di assegnare direttamente servizi per 7 milioni di euro - aggiunge Busia -. O alcune tratte dell'alta velocità ferroviaria, del valore di 1-2 miliardi di euro. Qui il Rup può fare affidamenti diretti fino a 10-20 milioni di euro».

Secondo Busia «tale soglia andrà, pertanto, modificata per non incorrere in una procedura di infrazione comunitaria». Per questi aggiustamenti Anac si dice pronta «a collaborare col governo in spirito costruttivo, rispettando la nostra indipendenza, e avvantaggiandosi del nostro ruolo e del compito assegnatoci dalla legge»

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