Pil, appesi al Pnrr i due terzi della crescita fra 2023 e 2026
di Gianni Trovati
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Il Rapporto sulla finanza pubblica: Senza il Piano, aumento annuo allo 0,4% e non all’1,2%, la discesa del debito non è al sicuro e servono fondi per sanità, cuneo fiscale, investimenti e Pa

Alla spinta del Pnrr sono affidati due terzi della crescita italiana da qui al 2026, perché il tasso medio annuo dell’1,2% si ridurrebbe senza il Piano a un modesto +0,4%, abituale per l’Italia nel ventennio di stagnazione prepandemica.
Il Rapporto 2023 sul coordinamento della finanza pubblica presentato ieri dalla Corte dei conti è efficace nell’individuare lo snodo cruciale nelle sfide che attendono economia e conti pubblici italiani nella fase di uscita dall’emergenza energetica e di ingresso nelle...
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