Itas 4: l’attività di revisione nel trattamento contabile dei beni culturali (heritage approach)
In attesa del decreto sui contenuti dell’Accrual per le amministrazioni pubbliche italiane, rispetto alle poche certezze sugli adempimenti Accrual, l’aggiornamento degli inventari è sicuramente ineludibile in quanto, in osservanza all’attuale disciplina, cambiano sia i criteri di valutazione delle immobilizzazioni in deroga al costo, sia le regole sull’ammortamento. Con il fine di offrire una rappresentazione contabile sempre più attendibile della Pa, all’interno della formulazione dei principi Itas è disciplinato il trattamento dei beni culturali che caratterizza particolarmente il patrimonio degli enti locali, adottando l’heritage approach dagli Ipsas.
In particolare, il principio Itas 4, nel codificare le “immobilizzazioni materiali”, le suddivide in “materiali” e “immobiliari”, laddove le prime sono strumentali nell’erogazione di beni o servizi istituzionali dell’amministrazione e le seconde, invece, sono finalizzate al conseguimento di canoni di locazione, di rendite o per l’apprezzamento del capitale investito. Tra le immobilizzazioni materiali sono presenti le attività del patrimonio culturale.
Queste ultime sono rilevate e valutate secondo gli stessi criteri delle altre immobilizzazioni materiali, salvo specifiche disposizioni. In particolare, è possibile distinguere tra attività del patrimonio culturale non operative e attività del patrimonio culturale operative, dove le prime sono possedute dall’amministrazione primariamente per la loro valenza culturale e le seconde, oltre ad avere una valenza culturale, per essere impiegate nell’erogazione di servizi in quanto beni strumentali. Tale distinzione incide sulla scelta del criterio di valutazione e richiede particolari informazioni integrative per riclassificare separatamente le attività del patrimonio culturale all’interno delle voci dello stato patrimoniale: “beni demaniali” e “beni patrimoniali indisponibili”.
Il criterio di valutazione generale delle immobilizzazioni è quello del “costo”. Nel caso in cui, invece, siano acquisite senza corrispettivo, il valore iniziale deve essere determinato attraverso il criterio del “valore di mercato” oppure quello del “costo di sostituzione”.
Nello specifico delle immobilizzazioni del patrimonio culturale sono previste disposizioni particolari secondo cui il loro valore iniziale, se acquisite con un’operazione senza corrispettivo, è determinato applicando uno dei seguenti criteri di valutazione:
a) valore di mercato;
b) costo di sostituzione (per le attività operative);
c) valore d’uso.
Operando per analogia con il criterio fissato per le immobilizzazioni materiali, nel caso in cui i criteri di valutazione soddisfano i postulati e i vincoli dell’informazione del bilancio d’esercizio, il valore iniziale da adottare è quello che corrisponde all’importo minore. Mentre, nel caso l’attività del patrimonio culturale provenga da altra amministrazione pubblica, il valore iniziale corrisponde al valore contabile presente nel bilancio di esercizio dell’amministrazione cedente.
In occasione della loro registrazione contabile, essendo le attività del patrimonio culturale riferibili a beni demaniali o al patrimonio indisponibile, a fronte della loro iscrizione in bilancio deve essere registrata in contropartita di pari valore, come dettaglio della riserva indisponibile dei beni demaniali e dei beni patrimoniali indisponibili, una riserva indisponibile per le attività del patrimonio culturale in modo da sterilizzarne il valore.
Nel caso in cui nessun criterio di valutazione della specifica attività culturale soddisfi i postulati e i vincoli dell’informazione del bilancio di esercizio, non viene iscritto alcun valore nello stato patrimoniale e le caratteristiche del bene sono presentate esclusivamente nell’informativa descrittiva ed extra-contabile contenuta nella nota integrativa.
Qualora l’ente abbia realizzato degli interventi migliorativi della fruibilità dell’attività del patrimonio culturale e dei conseguenti benefici economici rivenienti dal bene, è necessario rideterminare il valore contabile alla data di redazione del bilancio di esercizio, utilizzando uno dei criteri di valutazione sopra richiamati e, a seguito della rideterminazione del valore contabile alla data di redazione del bilancio d’esercizio, occorre adeguare la riserva indisponibile relativa al patrimonio culturale. Questa rideterminazione non comporta l’applicazione dell’Itas 2 relativo a “Politiche contabili, cambiamenti di stime contabili, correzioni di errori e fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio”.
Infine, si fa presente che, considerata la loro durata indefinita, le attività del patrimonio culturale non sono soggette ad ammortamento. Pertanto, se i beni del patrimonio culturale necessitano di spese ordinarie di manutenzione, di carattere annuale o infra-annuale, utili alla loro conservazione e a preservarne la fruibilità per le generazioni future, le relative spese sono iscritte nel conto economico nell’esercizio nel quale sono sostenute. Mentre, se i costi sostenuti per il bene culturale hanno funzione conservativa e si sostengono con periodicità pluriennale, sono iscritti nell’attivo patrimoniale separatamente dal bene a cui ineriscono e devono essere ammortizzati in ragione di un periodo parametrato alla periodicità dell’intervento.
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PROSSIMI EVENTI
Ancrel Nazionale e Odcec di Napoli organizzano per sabato 11 ottobre 2025 il Convegno Nazionale Ancrel su: LE NUOVE SFIDE DELLA FINANZA LOCALE: EQUILIBRI DI BILANCIO E RIFORMA ACCRUAL
L’evento si svolgerà sia in presenza presso il Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli che su piattaforma Goto L’evento sarà introdotto da Marco Castellani e moderato da Gianni Trovati
Numerosi i relatori di rilievo
Rosa Valentino – Direttore Centrale Finanza Locale – Ministero dell’Interno
Salvatore Bilardo - Dirigente Generale della RGS Ispettore Generale Capo I.Ge.P.A.
Massimo Gagliardi – Presidente Sezione di Controllo Corte dei Conti Campania
Luciano Fazzi – Vice Presidente ANCREL Nazionale
Simona Magliacano Responsabile CDP Relazioni Business PA Sud Italia
Andrea Ferri – Responsabile Finanza Locale ANCI/IFEL
Mariano D’Amore – Presidente Standard Setter Board, Prof. Univ. Parthenope Napoli
Simone Simeone – Presidente ARDEL
Antonio Meola – Segretario Generale Città Metropolitana di Napoli
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NAPOLI 10 e 11 OTTOBRE 2025 - ASSEMBLEA E CONVEGNO NAZIONALE ANCREL
I prossimi 10 e 11 ottobre si svolgeranno a Napoli l’Assemblea nazionale degli Associati ANCREL ed il Convegno Nazionale. Venerdì sera sarà possibile partecipare alla consueta cena di gala.
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PREMIO ANTONINO BORGHI - VIII EDIZIONE
ANCREL – Associazione Nazionale Certificatori e Revisori Enti Locali – in collaborazione con la Fondazione Antonino Borghi, promuove l’VIII edizione del Premio per la miglior tesi di laurea in materia di contabilità e revisione degli enti locali.
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La Fondazione Antonino Borghi in collaborazione con ANCREL e ODCEC Trani organizza un seminario nei mesi di ottobre e novembre in 7 lezioni da 2 ore ciascuna su: IL SISTEMA DEGLI ENTI LOCALI IN DIFFICOLTA’ FINANZIARIA: I PROCESSI. - ANALISI DELLE OPERAZIONI DI PREDISSESTO – DISSESTO – LA CAPACITA’ DI RIEQUILIBRIO. Clicca QUI per scaricare la brochure completa con info e costi di iscrizione
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TERNI – Si terrà giovedì 12 settembre 2025, dalle 9:30 alle 13:30, presso il Caffè Letterario della BCT di Terni, l’incontro pubblico dal titolo «Gli equilibri di bilancio e il superamento delle criticità nell’ottica della riforma accrual. Il supporto fondamentale dell’organo di revisione».
Numerosi i relatori di rilievo nazionale che interverranno:
Simone Simeone, Dirigente del Comune di Taranto e Presidente nazionale Ardel
Luciano Fazzi, Vicepresidente Ancrel
Guido Mazzoni, Consigliere e Vicepresidente della Fondazione Borghi
Andrea Ziruolo, docente presso l’Università degli Studi «G. d’Annunzio» di Chieti-Pescara
Lucio Dicorato, Dirigente dell’Ispettorato Generale dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica (RGS – MEF) Per registrarsi all’evento è possibile utilizzare il seguente link: https://www.ardel.it/ardelit/eventi/terni_2025_09_12/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAYnJpZBEwc2djMElmSlB1RTl6ZXVGaQEe_-lRB1yHJm5Beu9kmcerzRbb74AmtTEdpXcXwf6R6F6HM4URlIrH7sFAERs_aem_rA_90oc8qFST1neLdu987Q