Amministratori

Province, mercoledì vertice con Salvini sui tagli: «Impegnato il 95% dei fondi»

Il Governo ingrana ufficialmente la retromarcia sui tagli da 175 milioni all’anno deciso fra manovra e Milleproroghe

di Gianni Trovati

Il Governo ingrana ufficialmente la retromarcia sui tagli da 175 milioni all’anno deciso fra manovra e Milleproroghe ai fondi destinati agli investimenti di Province e Città metropolitane per la manutenzione delle strade. Il confronto fra Matteo Salvini e i vertici di Anci e Upi è in programma per le 11.30 di mercoledì al ministero delle Infrastrutture, ma nel frattempo il vicepremier leghista affiancato dal suo vice Edoardo Rixi ha già avviato la triangolazione con il ministero dell’Economia per trovare una soluzione. I lavori sono in corso, ma un punto di caduta potrebbe essere rappresentato da un reintegro immediato sui tagli di quest’anno accompagnato dalla promessa di intervenire in legge di bilancio su quelli del 2026.

I numeri diffusi nei giorni scorsi dagli enti di area vasta sulla traduzione in euro del taglio del 70% delle risorse in ogni amministrazione ha riacceso una polemica politica che percorre la stessa maggioranza, a partire dal Nord dove i mal di pancia sono stati resi espliciti anche dagli esponenti leghisti con toni non dissimili a quelli degli altri partiti. La scorsa settimana, in risposta a un question time alla Camera, Salvini aveva motivato la scelta con una scarsa capacità di spesa mostrata dagli enti, perché «a fronte di una dotazione di 500 milioni per il 2022-25 l’importo delle richieste arrivate al ministero ammonta a 144 milioni, il 28% dei finanziamenti disponibili». Sulla viabilità delle aree interne (Dm 394/2021) l’utilizzo sarebbe invece al 39%.

Ma le cifre vengono respinte al mittente dagli amministratori locali. «Abbiamo impegnato il 95% dei fondi e già speso l’80% - ha sostenuto il presidente dell’Upi Pasquale Gandolfi intervenendo ieri agli stati generali per la mobilità sicura delle Province venete -, i dati del Mit si riferiscono alla rendicontazione, che arriva alla fine e spesso può essere frenata da ostacoli procedurali. Ma noi, quei soldi, li anticipiamo». I termini della questione ora sono sul tavolo. Le risposte prenderanno forma a breve.

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