Appalti

Rigenerazione urbana, da Invimit 100 milioni e procedure più snelle

immagine non disponibile

Da Bari a Milano, passando per Venezia (isola di Sant’Elena), e Bologna (Prati di Caprara), Invimit è al lavoro in alcune città italiane puntando sulla «creazione del valore territoriale, facendo tesoro delle molte occasioni di rigenerazione urbana dove la differenza la fa il progetto». Accanto a maxioperazioni com'è quella di Bari ci sono anche iniziative temporanee come quella che la società del Mef sta promuovendo in sinergia con il Comune di Milano per offrire l’area di piazza d’Armi e quella dei Magazzini di Baggio (con 30 ettari di verde) in comodato d’uso gratuito per i campi estivi: una summer school, in attesa del completamento dell’iter amministrativo e avviare la riqualificazione del sito firmata da Freyrie Flores architettura.

Creazione di valore immobiliare e sociale, riduzione dei tempi, centralità del progetto. Questi i tre temi che ritornano negli obiettivi di Invimit e che si traducono nell’impegno della società a coinvolgere via via alcuni studi di progettazione (per ora con servizi di architettura e con il criterio del minor prezzo). Tra gli altri progettisti coinvolti recentemente lo studio Lombardini22 che si è aggiudicato un edificio per 25 appartamenti a Roma ai Parioli, Progetto Cmr per un immobile in via Gian Battista Vico a Milano e ancora a Milano Ati Project in Piazza Bertarelli. A Bologna per diverse unità immobiliari è al lavoro Hydea per sviluppare diversi scenari per il tema del coworking. Per ridurre tempi e tentare di semplifiacre le procedure è stato lanciato un programma gare per l’affidamento di lavori per quasi 100 milioni: c’è tempo fino al 16 giugno per presentare le domande per la stipula di accordi quadro per lavori e progettazione per i primi 50.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©