Progettazione

Roma, nel piano Giubileo anche Grab, ponte dei Congressi e funivia Eur-Magliana

Nel programma di opere per l'evento del 2025 sono stati inseriti numerosi progetti finora rimasti sulla carta

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di Massimo Frontera

La nuova lista delle opere che compone il programma per il Giubileo si arricchisce di numerosi interventi, sia di sistema - come il 5G o dieci nuovi centri archeologici monumentali - sia puntuali, con una ricca lista di opere di cui si parla da tempo per arricchire la dotazione infrastrutturale della Capitale soprattutto per risolvere problemi di mobilità. La nuova lista si legge nell'allegato al Dpcm pubblicato per ora sul sito del governo. Il decreto, tra le altre cose, prevede anche un meccanismo di revoca dei fondi in caso di impasse che non consentano di arrivare entro le scadenze alla «obbligazione giuridicamente vincolante». Per obbligazione giuridicamente vincolante - si precisa - si intende non l'aggiudicazione ma la sottoscrizione del contratto di appalto.

Come annunciato, la lista delle opere "giubilari" si allunga notevolmente: da 87 a 185 interventi, per un costo complessivo di 3,4 miliardi, di cui solo 1,3 circa di risorse espressamente stanziate per il Giubileo. Attenzione, però, le nuove aggiunte, entrano nell'elenco con la qualifica di «opera essenziale», ben diversa dalla qualifica di «opera essenziale e indifferibile». Il decreto, atteso in Gazzetta, spiega la differenza. Gli interventi essenziali e indifferibili prevedono la consegna «in tempi coerenti ai fini del corretto svolgimento delle celebrazioni del Giubileo 2025, nei modi e nei tempi definiti dal medesimo programma». Gli interventi "solo" essenziali «hanno effetto durevole per il territorio e/o che migliorano la qualità della vita al cittadino e ai pellegrini, completati in tempo utile per lo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo o, in subordine, tenuto conto dello stato di consistenza dei procedimenti e delle relative coperture finanziarie, dei quali, entro il medesimo termine, è assicurata la fruizione anche per stralci funzionali».

Le opere semplicemente essenziali, in altre parole, beneficiano delle procedure previste dal programma ma non sono vincolate alla consegna, nella loro totalità, in tempo utile per lo svolgimento dell'evento. E, a vedere le "nuove" opere che entrano in lista, sarebbe stato strano il contrario. Quasi sempre non si tratta infatti di nuove opere bensì di vecchie conoscenze, proposte anni fa e rimaste a stagionare nei cassetti.

Viene per esempio rilanciata la funivia Eur-Magliana, opera bandiera della giunta Raggi, dal costo di quasi 30 milioni (interamente a carico del Mit). Il nuovo impianto a fune - più precisamente una cabinovia - prevede uno sviluppo lineare di circa 916 metri. L'obiettivo, come si ricorderà, è collegare la stazione Eur Magliana della Metro B e della Roma Lido con la stazione ferroviaria di Villa Bonelli, scavalcando il Tevere e il viadotto della Magliana. Il progetto prevede anche uno scalo a Piazza Certaldo, nel cuore della Magliana. La capacità di trasporto sarà di 3mila passeggeri/ora per senso di marcia, grazie a 50 cabine da 10 posti.

E poi ci sono i due nuovi ponti per la Capitale: il Ponte dei congressi e il Ponte della Scafa. Il primo ha un costo di quasi 181 milioni, coperti in maggioranza da Mit e comune di Roma e con un "cip" di 8,64 milioni di risorse giubilari. Se ne era parlato all'epoca in cui la città credeva nel progetto del nuovo Stadio nell'area di Tor di Valle, in quanto opera utile a decongestionare un nodo stradale che lo stadio avrebbe reso ancora più problematico di quanto non lo sia oggi: l'ingresso nella città in zona Magliana da chi proviene dall'Eur e dall'aeroporto di Fiumicino-Autostrada per Civitavecchia.

Il Ponte della Scafa - dal costo stimato in 59 milioni, di cui 39 di fondi di Roma Capitale e 20 milioni di risorse giubilari - è invece un'opera funzionale a migliorare i collegamenti stradali nell'area vicina al comune di Fiumicino da e per l'aeroporto, l'ospedale di Ostia e il Parco archeologico di Ostia Antica. Il progetto - che ricade in un'area molto delicata sotto il profilo archeologico e ambientale - prevede una struttura stradale di 285 metri.

E poi c'è il Grab, il grande raccordo anulare per le biciclette. Ideato da tempo è finora rimasto nel cassetto, nonostante il suo costo non esorbitante a fronte di un indubbio appeal turistico. La stima economica è di quasi 15 milioni di euro, interamente a carico del ministero delle Infrastrutture. Consiste in un anello di 50 chilometri suddiviso in sei lotti attuativi. Oltre a toccare una serie di siti e monumenti di interesse turistico il percorso ciclopedonale potrebbe aiutare in modo considerevole i normali spostamenti dei romani. Nel piano per il Giubileo fa ingresso anche un altro importante itinerario per le biciclette: il tratto Roma-Fiumicino della ciclovia turistica Tirrenica, un pezzo della "spina dorsale" ciclopedonale pensata per l'Italia. Costa 6,25 milioni, anche in questo caso interamente a carico del Mit.

Il Giubileo non si fa mancare un tocco di megalomania. Tra le new entry - al n.146 - c'è il Porto turistico crocieristico di Fiumicino Isola Sacra iscritto nel capitolo "Accoglienza per i pellegrini e i visitatori". Il costo indicato è di 439,6 milioni di euro, che dovrebbero arrivare quasi interamente da capitali privati, a valle di una concessione di 90 anni dell'area demaniale di Isola Sacra. La proposta è del Royal Caribbean Group, che aveva messo a punto un progetto poi affidato alla controllata Fiumicino Waterfront che avrebbe dovuto realizzarlo. «Il progetto originale - si legge nei documenti - pur approvato e avviato, non aveva avuto seguito per il fallimento del concessionario e risulta ormai incompatibile con gli attuali sviluppi del mercato». Il progetto è stato pertanto rivisitato. Secondo il cronoprogramma il primo Sal dovrebbe maturare entro quest'anno mentre il collaudo finale è calendarizzato entro il 2026.

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