Split payment, Ance all'attacco: nel governo c'è chi vuole ammazzare le imprese
Buia: i tempi dei rimborsi dell'Iva superiori a quelli dichiarati, faremo un "controrapporto" da inviare alla Ue.
«Scopriamo che il Governo ha chiesto la proroga di questo furto di liquidità ai danni delle imprese già prima del lockdown e che oggi nonostante la drammatica situazione che stiamo vivendo la conferma» afferma il presidente dell'Ance Gabriele Buia commentando la notizia della proroga dello split payment al 2023 che Bruxelles sta per formalizzare in risposta all'istanza dell'Italia. «Qualcuno - aggiunge il presidente dell'Ance - sta giocando col fuoco: mentre attendiamo ancora di capire come si vuole rilanciare il Paese si fa di tutto per impoverirlo». Secondo l'associazione dei costruttori, lo split payment causerà «un gravissimo danno sociale ed economico, con migliaia le imprese che chiuderanno e posti di lavoro che si perderanno». «I dati presentati dal direttore dell'Agenzia delle entrate sugli effetti benefici dell'obbligatorietà della fatturazione elettronica sul recupero dell'evasione - spiega l'Ance - dimostrano ormai l'assoluta inutilità dello split payment, strumento nato solo per scaricare sulle imprese le inefficienze della macchina pubblica nel fare i controlli». «Noi questa volta non ci stiamo - attacca Buia -. Stiamo lavorando a un controrapporto, analogamente a quanto facemmo sui ritardati pagamenti, da mandare alla Ue per dimostrare che i tempi dei rimborsi non sono quelli dichiarati dal Governo!».
«Secondo gli ultimi dati della Commissione Ue - aggiunge la nota dell'Ance - l'Italia è fanalino di coda nel rimborso dei crediti Iva con una media di 63 settimane, 440 giorni, contro la media europea di 16 settimane, eppure il Governo parla di soli 74 giorni». «È una presa in giro», incalza Buia, che spiega: «questo conteggio è falsato perché parte dalla richiesta di rimborso del credito Iva, cioè in media 3 mesi e mezzo dopo che le imprese non ricevono l'Iva. Quindi i 74 giorni sono solo un pezzo del tempo di attesa!». «Chiediamo dunque a quegli esponenti del Governo e a tutte le forze politiche che si sono espressi più volte pubblicamente contrari alla proroga di ritirarla, dimostrando che lo Stato non è nemico delle imprese e che non si fa cassa a scapito del sistema produttivo del Paese soprattutto in questo drammatico momento», conclude Buia.
I costruttori hanno incassato la solidarietà del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. «Credo sia giusto abolire lo split payment, specialmente ora a seguito dell'introduzione della fatturazione elettronica». È questo il concetto espresso dall'esponente del governo nel corso dell'incontro avuto con l'Ance.
Anche il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi ha espresso solidarietà alle preoccupazioni dei costruttori: «Le preoccupazioni manifestate da Ance rispetto alla eventuale proroga dello split payment - scrive Crimi in una nota - sono comprensibili e mi trovano d'accordo. Quello in questione è uno strumento che ha certamente contribuito a ridurre notevolmente l'evasione ma che oggi, grazie ad altri strumenti messi nel frattempo in campo, a mio parere non è più necessario». La presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini ci ha tenuto a ricordare che «Forza Italia si e subito schierata a fianco della protesta dell'Ance, perché la proroga dello split payment rappresenta un vero e proprio furto di Stato miliardario».