Strade, ripartono i lavori: produzione di bitume su del 23% dopo il crollo del 2022
L'analisi del settore presentata alla fiera Asphaltica. Turrini (Siteb): fare presto con i progetti per non perdere l'occasione del Pnrr
Ripartono i lavori stradali dopo lo stop del 2022. Nei primi tre mesi dell'anno la produzione di bitume è cresciuta del 23% rispetto all'anno scorso, al punto che si ipotizza già una chiusura d'anno allineata intorno ai valori del 2021, dunque in decisa ripresa rispetto all'anno scorso.
La fotografia emerge dalla nuova analisi trimestrale effettuata dall'associazione Siteb (Strade italiane e bitumi), resa nota in occasione di Asphaltica, il salone dedicato alle tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza e infrastrutture viarie, promosso in corso fino al 7 maggio presso la fiera di Verona.
I dati comunicati dal Siteb, rilevano anzitutto il crollo della produzione di bitume (-17%) registrato nel 2022. Un calo, spiega l'associazione, dovuto all'aumento dei costi energetici e delle materie prime che hanno frenato l'industria del settore stradale proprio quando la ripresa sembrava consolidata e avviata a recuperare quanto perso nei lunghi anni di crisi economica (iniziata nel 2008, ma che ha avuto nel 2016 il punto più basso di produzione e redditività). «I lavori di fatto si sono fermati in quanto, senza certezza di ristori e senza provvedimenti di revisione prezzi negli appalti pubblici, gli operatori sono stati esposti a rischio fallimento», segnalano al Siteb. Il valore economico della produzione di conglomerato è così diminuito di circa 670 milioni di euro.
Il 2023 invece è, invece, iniziato in modo decisamente positivo. I costi del gas metano e dell'olio combustibile si sono notevolmente ridotti (senza però tornare sui valori pre-crisi) e i dati sulle vendite del bitume nel primo trimestre 2023 hanno registrato un aumento del 23%, tanto che si stima «una chiusura del 2023 allineata sui valori del 2021, se non addirittura superiore, attorno ai 37,8 milioni di tonnellate» e un valore ella produzione attorno ai 3,6 miliardi, contro i 2,9 miliardi dell'anno scorso. Per il settore dei lavori stradali si tratterebbe di un ritorno ai livelli pre-crisi, con una crescita decisa rispetto al 2016, quando le attività di costruzione e manutenzione di strade avevano toccato il fondo con sole 22,3 milioni di tonnellate di asfalto.
«I dati relativi allo scorso anno - ha sottolineato il presidente del Siteb Michele Turrini - evidenziano come i benefici dei fondi stanziati dal Pnrr stentino ancora a farsi sentire sul mondo dei lavori stradali. Il Pnrr costituisce un'opportunità unica per rimettere in sesto la nostra rete viaria, abbandonata a sé stessa da troppi anni, ma a patto di intervenire tempestivamente per risolvere alcune criticità. In primis, quelle relative alle tempistiche di attuazione. Scontiamo il fatto che molto spesso, negli uffici tecnici di Comuni, Province e Regioni, mancano le competenze tecniche per progettare e strutturare tali opere. Senza i progetti queste risorse, per il nostro Paese preziose, non saranno utilizzate».