Appalti

Subappalto, dal primo novembre salta il limite del 50%: divieto possibile solo se motivato

In un parere delle Infrastrutture le indicazioni sulla "liberalizzazione" dei subaffidamenti dopo il decreto Semplificazioni

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di Mauro Salerno

Restano pochi giorni di vita al limite generalizzato per i subappalti. La norma temporanea, stabilita dall'ultimo decreto Semplificazioni (D l 77/2021) che impone un tetto del 50% ai subaffidamenti, resterà in vita fino al 31 ottobre. Poi salterà ogni vincolo e toccherà a ciascuna stazione appaltante indicare - gara per gara - la quota e il tipo di lavorazioni che dovranno essere svolti in prima persona dall'impresa titolare dell'appalto.

Questo significa che sarà possibile anche vietare il subappalto , imponendo al vincitore della gara di eseguire in proprio tutte le lavorazioni previste dal progetto? A porsi il quesito è stata una stazione appaltante che ha girato la domanda al Servizio di risposta a quesiti gestito dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Potrebbe darsi dunque il caso che «nel predisporre una gara» la stazione appaltante «non individui alcuna specifica prestazione e che quindi non vi sia subappalto?», chiede l'ente.

Rispondendo alla domanda, con il parere n. 998/2021, il Mims chiarisce innanzitutto che l'elimninazione del tetto al subappalto che scatterà il primo novembre non comporta la possibilità di subappaltare completamente le opere da realizzare. Il ministero ricorda che «vige il divieto di cessione dell'appalto». Per cui «il contratto non può essere ceduto, non può essere affidata a terzi l'integrale esecuzione delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto, nonché la prevalente esecuzione delle lavorazioni relative al complesso delle categorie prevalenti e dei contratti ad alta intensità di manodopera». Dunque niente subappalto al 100%.

I tecnici del Mims si soffermano sull'obbligo per le stazioni appaltanti di individuare gara per gara le prestazioni da rendere o meno subappaltabili. «Prima di affidare un appalto - si legge nel parere - occorre necessariamente individuare la/le prestazioni, le categorie per i lavori, indicando le prestazioni o le lavorazioni da eseguire direttamente a cura dell'aggiudicatario».

Infine la risposta alla domanda principale del quesito. Cioè la possibilità di vietare in tutto e per tutto i subaffidamenti. L'ipotesi di «prevedere l'eventuale divieto di subappalto» è una possibilità, rispondono i tecnici. Ma il caso «deve essere espressamente previsto nei documenti di gara e dovrà essere adeguatamente motivato».

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