Progettazione

Servizi e architettura nella casa di riposo firmata da Cooprogetti con Pinearq in Alto Adige

di Mariagrazia Barletta

Un centro ispirato al modello tedesco delle case di riposo di quinta generazione, ossia una struttura dove – per quanto possibile e nonostante il bisogno di assistenza - l'anziano possa mantenere le sue abitudini e vivere in un ambiente accogliente, simile a quello di casa. Un luogo dove alla vita comunitaria possa affiancarsi un alto grado di privacy, all'interno di stanze singole in grado di garantire il diritto ad autodeterminare il proprio agire. Infine, l'offerta di servizi, come la biblioteca o il parrucchiere, e una commistione con la vita del quartiere, affinché gli ospiti possano vivere quanto più a lungo possibile una "normale" quotidianità.

Dalla Germania all'Alto Adige: il modello tedesco è d'esempio per il nuovo centro anziani da realizzare a Varna (Bz), per l'azienda pubblica di servizi alla persona "Santo Spirito". Il centro sarà a servizio delle città di Varna, Bressanone e Luson e verrà realizzato secondo la proposta vincitrice del concorso di progettazione bandito dal comune di Bressanone. Ad aggiudicarsi la competizione è la cordata guidata dalla società Cooprogetti Scrl (nel team Marco Giordani, Monica Marson, Matteo Bordugo, Maurizio Casoni, Pier Nicola Carnier), coordinatrice del progetto generale e autrice delle soluzioni che riguardano la sicurezza, l'antincendio e le strutture. Per il progetto architettonico, la società di Pordenone si è affidata a Pinearq, firma internazionale, con sede centrale a Barcellona, che fa capo ad Albert De Pineda, specializzata in attrezzature sanitarie complesse. Completa la squadra lo studio Solarraum di Bolzano, con Oscar Stuffer (Ceo) e Anna Maria Atzeri, che si è occupato delle questioni energetiche ed impiantistiche. Tra l'altro Pienarq con Politecnica (capogruppo), Cooprogetti e Steam ha contribuito alla definizione del nuovo ospedale di Pordenone (in fase di costruzione) ed è nelle cordate (guidate entrambe da Steam) che si sono aggiudicate recentemente le gare per un nuovo nosocomio a Salerno e per l'ampliamento di un ospedale a Reggio Calabria.

Massima partecipazione alla vita sociale del quartiere
Lo studio della luce naturale, la progettazione orientata al raggiungimento del massimo comfort ambientale, l'uso di materiali eco-compatibili e durevoli e il contenimento dei costi di gestione, sono alcuni dei punti fermi nel progetto per il centro per anziani a Varna, la cui vera sfida sta nell'apertura verso l'esterno. Apertura che si concretizza nella creazione di un luogo che possa diventare un centro di aggregazione e punto nodale della rete sociale del quartiere. Il centro si struttura infatti come un piccolo brano urbano, composto da edifici bassi organizzati intorno a corti interne. Tra gli edifici si apre una piazza pubblica sulla quale affaccia, al piano terra, il centro diurno con servizi aperti al quartiere. Al di sopra di quest'ultimo i progettisti hanno collocato gli appartamenti per anziani autosufficienti, predisposti per incorporare anche servizi alberghieri. Sulla piazza, al piano terra, affacciano funzioni a vocazione pubblica, quali: la caffetteria, il parrucchiere, la chiesa, la lavanderia a gettoni e la sala polifunzionale. La piazza è il luogo dove la vita del quartiere e quella degli ospiti del centro e dei loro cari si intrecciano, rendendo possibile la partecipazione degli anziani alla vita comunitaria.

Il "villaggio" ispirato al maso
Avvicinarsi a una dimensione residenziale e meno ospedaliera rappresenta un altro degli obiettivi cardine attorno a cui ruota il progetto. Il "villaggio" per gli anziani, per conformazione, rimanda infatti all'architettura tradizionale, con riferimento esplicito ai masi, alle case unifamiliari e al contesto rurale locale. L'intento: rendere quanto meno traumatico possibile il distacco dal contesto di provenienza. All'interno delle unità abitative della residenza assistita, le aree più pubbliche, come il soggiorno e la stube, dialogano con l'esterno, aprendosi su terrazze e giardini di pertinenza. Ogni unità abitativa, inoltre, ha uno spazio aperto ad uso esclusivo: un giardino che permette anche ai disabili di poter coltivare l'orto. Un giardino degli odori è invece dedicato agli ospiti affetti da demenze.

Prossimo passo: il completamento del preliminare
Il costo netto di costruzione è stimato dal bando intorno ai 18 milioni di euro, cui vanno aggiunti circa 7 milioni per gli arredi. Del montepremi di 146mila euro, 51mila vanno ai vincitori, cui dovranno essere affidati lo sviluppo della progettazione fino all'esecutivo e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione (assicurati dal bando per un corrispettivo, da negoziare, di circa 1,1 milioni di euro), a questi potranno aggiungersi la direzione dei lavori, il coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione e la progettazione e direzione dei lavori per gli arredi (per ulteriori 1,1 milioni). I risultati sono stati resi noti il 13 giugno in una conferenza pubblica a Varna. «Non c'è stato ancora l'affidamento, adesso è in corso la verifica dei requisiti, com'è prassi», riferisce Marco Giordani, ingegnere e direttore per la società di Pordenone del progetto del centro per anziani. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica ora dovrà essere perfezionato dai vincitori. Questo sarà il prossimo step: «A settembre si partirà con il completamento del progetto preliminare e poi si andrà avanti», continua Giordani.

Concorso per la scuola media a Pordenone: Cooprogetti si unisce a Pbl studio
È stata formalizzata il 28 giugno, inoltre, l'aggiudicazione del concorso per la progettazione di una scuola media da realizzare, in sostituzione di un precedente plesso, a Pordenone. Il concorso è stato vinto dal raggruppamento guidato da Vittorio Pierini, attuale presidente degli Architetti di Pordenone. Nel team: Ivo Boscariol e Elisabetta Lot, soci con Pierini di Pblstudio, Andrea Catto e Jessica Macuz. Il bando (lanciato dal Comune di Pordenone) consentiva ai vincitori di acquisire i requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale, richiesti ai fini dell'affidamento dei successivi incarichi, modificando il raggruppamento vincitore. Una possibilità a cui ha fatto ricorso il team di Pierini, che dopo aver vinto ha integrato il raggruppamento con Cooprogetti Scrl (diventata capogruppo), Andrea Lazzari e Paola Parente. Anche in questo caso l'affidamento ai vincitori dei successivi incarichi (sviluppo dell'intera progettazione, coordinamento per la sicurezza e direzione dei lavori) è assicurato dal bando. Per la firma del contratto bisogna attendere che trascorrano i 35 giorni concessi per la presentazione di eventuali ricorsi, computati a partire dalla comunicazione del provvedimento di aggiudicazione.

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