I temi di NT+Tributi e bilanci a cura di Anutel

La tenuta del gettito Imu nell'anno della pandemia

di Luciano Benedetti (*) - Rubrica a cura di Anutel

Il ministero dell'Economia e delle Finanze sta progressivamente rendendo noti i dati necessari per la prima certificazione a consuntivo del fondo funzioni fondamentali (il cosiddetto Fondone, articolo 106 Dl 34/2020) erogato ai Comuni. Il nuovo decreto Mef-Interno sostitutivo del decreto interministeriale n. 212342/2020, che accoglierà le novità normative introdotte dalla legge 178/2020 (legge di bilancio 2021), risulta in corso di emanazione. Nel frattempo, il Mef ha comunicato i dati desunti, fra l'altro, dagli F24 per la compilazione dei modelli relativi alla certificazione della perdita di gettito connessa all'emergenza Covid-19 per l'anno 2020, di cui all'articolo 39, comma 2, Dl 104/2020.

Fra queste cifre è interessante effettuare una breve analisi della tabella comparativa del gettito Imu-Tasi 2019 e 2020, principale voce di entrata per i Comuni italiani, in quanto rappresenta oltre il 36 per cento delle entrate proprie.

I dati provvisori dei due tributi, unificati per legge nel 2020 nella «nuova Imu», sono aggiornati al 4 febbraio ultimo scorso. Si tratta del gettito, al lordo di ogni trattenuta, risultante dalle deleghe di versamento F24 pagate entro il 31 dicembre 2020. Gli importi fanno riferimento ai codici Comune indicati nelle deleghe, senza distinguere fra la quota spettante al Comune e quella (minore, ma comunque molto rilevante) di competenza statale.

Il gettito così calcolato nei 7.904 Comuni è, nel 2020, di 25,503 miliardi di euro, con una flessione di solo l'1,2 per cento rispetto a quello del 2019 (310 milioni di euro in meno). In un anno di straordinaria criticità economica per il paese, si tratta di un numero tutto sommato rassicurante e, per certi versi, sorprendente sulla tenuta di questo tributo di carattere patrimoniale, che viene normalmente versato in autotassazione dal contribuente.

Si consideri oltretutto che nel 2020, rispetto al 2019, la pandemia ha enormemente limitato l'azione di recupero dell'evasione Imu-Tasi dei Comuni, prima per le difficoltà operative e di notifica degli atti impositivi e poi per le norme nazionali che l'hanno sostanzialmente arrestata, neutralizzando sul nascere le grandi potenzialità dell'«accertamento esecutivo» introdotto dai commi 784 e seguenti della legge di Bilancio 2020.

Inoltre, con le norme di emergenza (articolo 177 del Dl 34/2020 e articolo 78 del Dl 104/2020) un vasto numero di immobili è stato esentato dall'Imu e, nel quadro dei cosiddetti «ristori minori», i Comuni hanno beneficiato nel 2020 di un rimborso forfettario Imu di poco superiore ad 160 milioni di euro.

Andando a verificare l'andamento del gettito nei singoli Comuni, si notano alcune particolarità legate soprattutto al carattere turistico delle varie località. Infatti:

- il gruppo dei primi 10 enti per gettito Imu-Tasi (quelli che superano i 100 milioni di euro annui) esprime nel suo insieme una flessione del 2,7 per cneto, particolarmente accentuata proprio nei tre grandi centri di maggior richiamo ricettivo (Firenze -3,1 per cento, Roma -4,7 per cento, Venezia -4,8 per cento);

- nei successivi 100 enti in classifica, la riduzione media è dell'1,3%, in linea con quella complessiva nazionale ed anche in questo caso la vocazione turistica caratterizza gli enti con maggiori perdite (che sono Lignano Sabbiadoro e Iesolo, oltre a Ragusa);

- più in generale, fra gli enti che nel 2020 hanno perso oltre il 15 per cento del gettito la peculiarità turistica appare quasi una costante, con ampia prevalenza di quelli montani. Per limitarci a quelli con un gettito 2019 superiore a 2 milioni di euro: Primiero/San Martino di Castrozza, Renon, Livigno, Levico Terme, Caldaro, San Giovanni di Fassa, Castelrotto, Cles, Canazei, Dimaro/Folgarida, Ortisei, Badia, Corvara, Selva Gardena, Andalo, Lagundo, Abano Terme, Orosei, La Maddalena; nel gruppo anche Gricignano di Aversa e Maddaloni;

- infine, c'è addirittura un 34 per cento dei comuni che ha registrato un aumento di gettito. Il record è detenuto da San Giorgio Bigarello (sobborgo di Mantova, contraddistinto dalla presenza di importanti impianti industriali) che ha registrato un curioso ma molto isolato +118,3 per cento.

Come detto, si tratta di un quadro generale complessivamente confortante ma limitato al tributo sulla proprietà immobiliare, che ha confermato nel 2020 la sua bassa correlazione con le dinamiche congiunturali.

Ciò non significa, tuttavia, che i Comuni stiano superato indenni l'emergenza Covid-19. I dati Siope complessivi hanno evidenziato nel 2020 una riduzione delle entrate tributarie comunali del 6 per cento e delle extratributarie del 19 per cento, che vuol dire circa -4,8 miliardi di euro di entrate di cassa mancanti all'appello, se si includono anche i permessi a costruire del titolo IV. E ciò senza considerare i problemi di oggi: la ricaduta di minor gettito fiscale sul 2021, in particolare per l'addizionale Iperf; il perdurare dell'emergenza epidemiologica; il declino ancora in corso del tasso di riscossione della Tari e delle altre entrate proprie; la drastica riduzione dei proventi turistici, dei servizi a domanda, delle sanzioni al codice della strada; per non parlare, infine, della infelice e difficoltosa nascita del nuovo «canone patrimoniale», comma 816 e seguenti della legge 160/2019. In aggiunta, vanno ricordate le serie criticità con cui potranno riprendere nei Comuni le attività di recupero dell'evasione e di tutela dell'equità fiscale, mentre già prende il via, in direzione contraria, un ulteriore colpo di spugna normativo sui crediti a ruolo di minore entità con la recente approvazione del Dl «Sostegni» da parte del nuovo Governo.

Sono tutti motivi per i quali c'è da auspicare che la disciplina attuativa delle rendicontazioni del «Fondone» 2020 e 2021 si ispiri a una certa semplicità e alla fiducia nella autonoma capacità di rispondere ai bisogni del territorio che le amministrazioni comunali stanno dimostrando in questi difficili mesi.

(*) Componente consiglio generale Anutel

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