I temi di NT+L'ufficio del personale

Assegni al nucleo, incarichi extra, stabilizzazioni e concorsi

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di Gianluca Bertagna

La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa.

Nuovi livelli di reddito 1° luglio 2023-30 giugno 2024 per l'assegno per il nucleo familiare
L'Inps ha emanato la circolare n. 55 del 9 giugno 2023, corredata di allegato, a oggetto «Corresponsione dell'Assegno per il nucleo familiare. Nuovi livelli reddituali per il periodo 1° luglio 2023 – 30 giugno 2024».

Autorizzazione per attività extraistituzionali e danno erariale
È stato condannato al risarcimento del danno erariale, pari alle somme percepite e non riversate al proprio ente, una dipendente a tempo pieno e titolare di posizione organizzativa di un comune che, per diversi anni, aveva svolto la medesima funzione anche per altro ente, in assenza di regolare autorizzazione, ai sensi dell'articolo 53 del Dlgs 165/2001. La Corte dei conti, sezione giurisdizionale Lombardia, con la sentenza n. 97/2023, depositata il 25 maggio 2023, ha accertato che non si perfeziona per nulla il procedimento autorizzatorio quando le richieste avanzate dall'ente utilizzatore siano state inviate alla posta personale dell'interessata e riscontrate positivamente dalla stessa (ancorché i documenti fossero stati regolarmente protocollati). La condotta risulta anche posta in essere in palese conflitto di interessi, con violazione dell'articolo 6-bis della legge 241/1990, in quanto la dipendente non poteva trattare, in nessuna delle sue fasi, ancorché endoprocedimentali, la pratica della autorizzazione all'incarico ex articolo 53 del Dlgs 165/2001 che la riguardava direttamente in quanto beneficiaria. Nemmeno può ritenersi applicabile il comma 10 del precitato art. 53 ovvero l'accordo tacito tra amministrazioni pubbliche decorsi trenta giorni, in quanto la norma presuppone un avvio corretto del procedimento autorizzatorio, non presente nella fattispecie descritta.

Procedure di stabilizzazione e inquadramento del dipendente
Non possono intendersi come conversione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato, con il mantenimento delle condizioni in essere; si tratta, infatti, di ipotesi di stabilizzazione del rapporto precario, che dà luogo, a seguito di superamento della selezione concorsuale, ad una nuova assunzione, rispetto alla quale l'esistenza di un contratto a tempo determinato costituisce un mero presupposto. Inoltre, l'inquadramento del personale da stabilizzare non può che avvenire nei livelli iniziali, atteso che la normativa non prevede la possibilità del riconoscimento della posizione giuridica maturata in posizione di lavoro a termine e che l'acquisizione di professionalità maturata nel rapporto di lavoro a tempo determinato dal personale beneficiario della stabilizzazione può consentire di derogare al principio costituzionale del concorso pubblico, ma non costituisce valido presupposto per la corresponsione di un trattamento superiore a quello previsto per il livello iniziale. È quanto stabilito dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, nella sentenza 5 giugno 2023 n. 406.

Esclusione dal concorso se non viene allegato il documento di identità alla domanda di partecipazione
Il Tar Campania-Napoli, sezione VI, con la sentenza n. 3521/2023 ha affermato che se il bando di concorso prescrive, espressamente ed a pena di esclusione, l'onere di allegare alla domanda di partecipazione un valido documento d'identità del candidato, l'incompleta od erronea allegazione non può essere sopperita dall'inoltro della domanda a mezzo posta elettronica certificata (anche se consente una sicura identificazione del soggetto per mezzo dello strumento telematico); di conseguenza, è legittima l'esclusione dalla procedura. Il Collegio rammenta che la ratio della previsione dell'onere di produrre, insieme all'istanza o alla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, anche una copia del documento di identità, è strettamente legata alla necessità per l'amministrazione di identificare in modo certo il richiedente, visto che, nell'ottica della semplificazione amministrativa, ogni richiesta può ormai essere presentata anche non di persona ed il documento di identità diventa quindi l'unica modalità a tal fine idonea. L'allegazione della copia fotostatica del documento del sottoscrittore della dichiarazione sostitutiva, prescritta dal comma 3 dell'articolo 38 del Dpr 445/2000, è adempimento inderogabile, atto a conferire legale autenticità alla sottoscrizione apposta in calce alla dichiarazione e giuridica esistenza ed efficacia all'autocertificazione.