Assenteisti, l’assoluzione penale non salva dalla sospensione dello stipendio
Nella vicenda, a un iniziale licenziamento era seguita una conciliazione ente/dipendente il cui il comportamento anomalo era stato riletto non più in termini di falsa attestazione di presenza ma di mera elusione dei mezzi rilevamento
Secondo la Corte di cassazione (sentenza n. 7358/2024) il datore di lavoro pubblico può sospendere lo stipendio del suo dipendente sospettato di aver alterato la regolare attestazione della presenza in servizio persino qualora il giudice lo abbia assolto in sede penale per non aver commesso reati implicanti il licenziamento.
Per la Suprema Corte se è vero che la regola generale impone...