I temi di NT+L'ufficio del personale

Autoliquidazione Inail, mobilità, furbetti del cartellino e concorsi

di Gianluca Bertagna

La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa.

Autoliquidazione Inail 2022-2023 e pagamento in quattro rate del premio
L'Inail ha predisposto l'istruzione operativa n. 346 del 12 gennaio 2022 (Pagamento in quattro rate del premio di autoliquidazione 2022-2023. Tasso di interesse annuo e coefficienti per il calcolo degli interessi da applicare alle rate», consultabile a questo link

Assunzioni, la mobilità è prioritaria rispetto a concorso e graduatorie
Il Tar Puglia-Lecce, sezione I, con la sentenza del 27 dicembre 2022 n. 2050 ha ricordato il «consolidato e condivisibile orientamento giurisprudenziale ‘dall'art. 30 comma 2-bis, D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 – secondo cui le Amministrazioni, prima di procedere all'indizione di pubblici concorsi finalizzati alla copertura di posti vacanti, devono attivare le procedure di mobilità esterna del personale di altre Amministrazioni pubbliche – si desume agevolmente la preferenza del legislatore per le procedure di mobilità esterna rispetto alle selezioni concorsuali e perciò anche rispetto allo scorrimento delle graduatorie concorsuali già pubblicate e tale prevalenza della mobilità rispetto al concorso ed allo scorrimento della graduatoria non risulta illogica, dal momento che risponde ad esigenze di efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa preferire l'utilizzazione di personale con esperienza acquisita nell'esercizio dei compiti propri del posto da ricoprire, per aver già svolto la specifica funzione per un rilevante lasso di tempo continuativo, e perché si tratta di un lavoratore già stabilmente inserito nell'organizzazione della Pubblica amministrazione, non da reclutare mediante un'assunzione ex novo».

Falsa attestazione della presenza in servizio
Con sentenza della Corte dei conti, sezione giurisdizionale Sardegna, n. 242/2022, è stato affermato che risponde del danno erariale il pubblico dipendente che si allontani dal posto di lavoro senza fare risultare la propria assenza (condotta penalmente rilevante per il reato di truffa, come previsto dall'articolo 55-quinquies del Dlgs 165/2001) così inducendo in errore l'ente di appartenenza che, sul presupposto del regolare svolgimento della prestazione lavorativa, gli ha corrisposto l'ingiusto vantaggio patrimoniale pari all'intera retribuzione. La prova può essere ricavata dalle indagini condotte incrociando le immagini estrapolate dal sistema di video-sorveglianza del comune con gli esiti delle attività di «osservazione, controllo e pedinamento» e con i dati rilasciati dall'ufficio del personale, relativi al resoconto mensile attestante l'utilizzo del badge in entrata ed in uscita. Il danno da risarcire per la falsa attestazione di presenza in servizio è sia quello patrimoniale che quello all'immagine della pubblica amministrazione.

I tempi di correzione degli elaborati di concorso
«È … ius receptum in giurisprudenza (cfr. Cons. St., Sez. IV, 27 dicembre2017 n. 6099; Cons. St., VI, 11 dicembre 2013, n. 5497; id., VI, 1 febbraio2013, n. 614; id., IV, 23 febbraio 2012, n. 970; id., VI, n. 1411/2015) il principio secondo cui non è sindacabile in sede di legittimità la congruità del tempo dedicato dalla commissione giudicatrice alla valutazione delle prove d'esame di candidati. Ciò sulla base delle seguenti plurime considerazioni:
I) in primo luogo, manca una predeterminazione, sia pure di massima, ad opera di legge o di regolamenti, dei tempi da dedicare alla correzione degli scritti;
II) in secondo luogo, non è possibile, di norma, stabilire quali concorrenti abbiano fruito di maggiore o minore considerazione e se, quindi, il vizio dedotto infici in concreto il giudizio contestato;
III) in terzo luogo, perché le medie temporali risultano scarsamente significative laddove siano state effettuate in base a un computo meramente presuntivo, derivante dalla suddivisione della durata di ciascuna seduta per il numero dei concorrenti o degli elaborati esaminati». È quanto affermato dal Consiglio di Stato, sezione III, nella sentenza 20 dicembre 2022 n. 11101.