Componenti perequative Tari, tante le incertezze applicative
A partire dal 2024 negli inviti di pagamento della Tari o della tariffa corrispettiva rifiuti saranno presenti due nuove componenti perequative, istituite dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Per il loro inserimento nelle bollette del prossimo anno è però necessario che l’Autorità chiarisca rapidamente alcune problematiche applicative al fine di consentire a soggetti impositori e società di software di predisporre correttamente i modelli di pagamento.
Infatti, con la deliberazione n. 368 del 3 agosto 2023, Arera ha affrontato le due diverse tematiche del trattamento dei rifiuti recuperati in mare o nelle acque interne e degli effetti sul ciclo dei rifiuti di calamità naturali sul territorio nazionale, istituendo due componenti perequative, di fatto delle addizionali al prelievo sui rifiuti, denominate UR1 e UR2 e finalizzate a finanziare gli ulteriori costi riferiti agli ambiti citati.
Il problema applicativo deriva dal fatto che l’Autorità, come già avvenuto in precedenti casi, non ha tenuto nel debito conto alcune peculiarità del settore rifiuti nel quale, per la maggior parte del territorio nazionale, è operante un prelievo tributario nelle due diverse versioni della Tari ordinaria o puntuale. In disparte i dubbi di legittimità sul maggior carico tributario derivante dalla componente UR2 che non trova una adeguata copertura normativa e quindi espone al rischio di contestazioni da parte dei contribuenti, vi è intanto da notare che la misura annua delle componenti (€ 0,10 per la UR1 e € 1,50 per la UR2) è stata legata all’utenza Tari. A differenza di quanto avviene per il settore idrico, dove il collegamento è stato effettuato con il solido parametro del metro cubo di acqua consumata, il riferimento all’utenza rifiuti appare poco preciso.
Infatti, nonostante che il rinvio al Dm 20 aprile 2017 consenta di individuare l’utenza nelle «unità immobiliari, locali o aree scoperte operative, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani e/o assimilati e riferibili, a qualsiasi titolo, ad una persona fisica o giuridica ovvero ad un «utente», ci sono prassi applicative diverse adottate dai Comuni. Ad esempio, vi potranno essere difformità applicative nell’ipotesi in cui nei data-base sia individuata come utenza la singola unità catastale rispetto alle casistiche, da preferire, in cui l’utenza (ad esempio domestica) sia la risultante di più unità catastali (abitazione più pertinenze). Nel primo caso i Comuni si troverebbero a caricare gli inviti di pagamento ordinari di un importo tre volte superiore rispetto alla seconda modalità, in presenza di un’abitazione catastalmente distinta dal proprio garage e dalla propria cantina, con evidente accentuazione del carattere regressivo già insito nelle componenti perequative. Il precedente dell’applicazione della parte variabile della tariffa sull’unica utenza costituita da abitazione e relative pertinenze, come chiarito dal MEF a suo tempo, milita a sostegno di analoga soluzione anche nella fattispecie esaminata.
C’è poi il problema della commisurazione annuale, sul quale la deliberazione n. 368/2023 tace. Occorre infatti capire se i gestori delle tariffe dovranno frazionare le componenti aggiuntive in proporzione al tempo (come avviene per il tributo o per la tariffa corrispettiva) oppure se gli importi siano dovuti integralmente anche per utenze interessanti solo parzialmente l’anno. Questa seconda soluzione potrebbe porsi in contrasto con i criteri di commisurazione del prelievo alla fruizione del servizio pubblico del ciclo dei rifiuti.
Pare invece ragionevolmente risolto il dubbio in merito alla base di calcolo del tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni ambientali (Tefa), in quanto l’aliquota di quest’ultimo deve essere calcolata sulla TARI al netto del carico generato dalle componenti in esame, visto che secondo ARERA le stesse «non rientrano nel computo delle entrate tariffarie di riferimento per il servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani». Ovviamente, un trattamento conforme alla tesi adesso declinata comporterà la necessità di impostare correttamente il sistema di produzione dei documenti di pagamento istituendo, per l’utilizzo del modello F24, codici tributo dedicati alle nuove componenti oppure specificando che gli importi riferiti alle stesse rientrano nel codice Tari 3944.
L’auspicabile chiarimento da parte dell’Autorità sarebbe senz’altro utile anche in merito al tema, meno urgente ma non meno significativo, delle modalità del successivo riversamento delle somme alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea). Vi è infatti da comprendere se ciò dovrà avvenire in relazione agli importi incassati a titolo di componenti perequative oppure in rapporto alle somme dovute da contribuenti per le stesse (criterio di competenza), lasciando però in quest’ultimo caso in capo ai Comuni il rischio delle mancate riscossioni annuali.
(*) Presidente comitato Anutel Toscana
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18/10/2023: Arezzo: Novità normative in vista del bilancio 2024/2026 (9,00-14,00)
24/10/2023: Piacenza: Alcune agevolazioni nell'imu: esenzioni per enti ecclesiastici ed enti non commerciali, riduzioni per fabbricati di interesse storico o artistico (9,00-16,30)
24/10/2023, San Salvo (Ch): Le novità più recenti e aspetti di rilievo nell’Imu e nella Tari (9,00-16,00)
25/10/2023, Vercelli: Aspetti di rilievo e novità nella gestione Tari (9,00-14,00)
7/11/2023, Massa: Aspetti di rilievo e novità nella gestione Tari (9,00-14,00)
14/11/2023, Parma: Le aree edificabili nell'imu: l'approccio nel caso di adozione di un nuovo strumento urbanistico (9,00-17,00)
16/11/2023, Asti: L'impatto contabile del nuovo codice dei contratti - i riflessi contabili del Pnrr (9,00-14,00)
30/11/2023 Brescia: Autonomia differenziata, federalismo fiscale e giustizia tributaria (9,00-17,00)
15/12/2023 Biella: Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione (9,00-16,30)
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18/10/2023: La nuova Imu per nuovi operatori – I modulo (15,30-17,30)
18/10/2023: Il processo tributario telematico; la pratica nella teoria (9,00-12,00)
19/10/2023: Imposta di soggiorno: dal controllo delle dichiarazioni e dei pagamenti alla compilazione degli avvisi di accertamento e loro notifica (15,30-17,30)
25/10/2023: Il punto sull'imposta di soggiorno (10,00-12,00)
25/10/2023: La nuova Imu per nuovi operatori - II modulo (15,30-17,30)
26/10/2023: Imu ed aree edificabili – diritti edificatori ed aree pertinenziali (10,00-12,00)
26/10/2023: Il nuovo assetto ordinamentale delle corti di giustizia tributaria il giudice monocratico (9,30-11,30)
26/10/2023: Il processo tributario del "futuro". principi e criteri direttivi della legge delega per la riforma fiscale (15,30-17,30)
24/11/2023: Il processo davanti alla corte di giustizia tributaria di I° grado (10,00-12,00)
2-7-6-14-16/11/2023: Corso di abilitazione per accertatore delle entrate locali legge 296/2006 art. 1 comma 179
18/12/2023: L'appello davanti alla corte di giustizia tributaria di II° grado (10,00-12,00)
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25/10/2023: Corso "avanzato" sulla gestione iva del patrimonio immobiliare da parte degli enti locali (9,00-11,00)
27/10/2023: La contabilizzazione delle opere pubbliche: dall'inserimento in bilancio di previsione all'evoluzione dei cronoprogrammi, tra Fpv, accertamenti impegni e reimputazioni (10,00-12,00)
30/10/2023: I compiti e le funzioni dell’economo comunale” come gestire gli acquisti? (15,30-17,00)
6/11/2023: Il disegno di legge di bilancio 2024, prime riflessioni sul bilancio degli enti locali (9,00-11,00)
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29/11/2023: I controlli collaborativi della corte dei conti: tra preventivo, salvaguardia, consuntivo e consolidato (10,00-12,00)
29/11/2023: Gli aggiornamenti degli allegati al d.lgs. n. 118 del 2011 normati dal dm 25 luglio 2023 (15,30-17,30)
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24/10/2023: Le concessioni demaniali marittime le selezioni pubbliche per gli affidamenti: presupposti e vincoli, iter e procedimento, adempimenti della Pa (10,00-12,00)
30/10/2023: Gli incarichi legali nelle Pa (15,30-17,30)
7/11/2023: Il diritto di accesso nel Dlgs 36/2023: la trasparenza, l'accesso e le comunicazioni (10,00-12,00)
29/11/2023: I controlli collaborativi della corte dei conti: tra preventivo, salvaguardia, consuntivo e consolidato (10,00-12,00)
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Corso che consente l’acquisizione dei crediti formativi richiesti dalla legge ai componenti degli OIV.
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http://www.anutel.it/data/allegati/iniziative/corsofadNov2023.pdf