Amministratori

Concorrenza, due mesi solo per l’approdo della legge in Parlamento

Stallo sul testo approvato ad aprile in Cdm. Soltanto adesso arriva la bollinatura

di Carmine Fotina

Siamo già ben oltre i precedenti del 2015 e del 2021. Approvato in consiglio dei ministri lo scorso 20 aprile (Nt+ Enti locali & edilizia del 21 aprile), il nuovo disegno di legge annuale per la concorrenza non è stato ancora incardinato in Parlamento. Anche se l’istruttoria era nei fatti già conclusa, solo in queste ore, da quanto si è potuto ricostruire, si sarebbe sbloccata la bollinatura della Ragioneria dello Stato, il “sigillo” indispensabile per trasmettere il testo alle commissioni parlamentari competenti dando il via all’esame. Il testo è rimbalzato tra ministero delle Imprese e del made in Italy, che lo ha coordinato, ministero dell’Economia, Ragioneria e Dipartimento degli affari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi. Complice anche l’ingorgo di provvedimenti, è la testi che circola negli uffici coinvolti, sono finora trascorsi quasi due mesi.

Sia la prima legge annuale per la concorrenza, nel 2015,sia la seconda, nel 2021, arrivarono in Parlamento poco più di un mese dopo il via libera in consiglio dei ministri. Il nuovo provvedimento, appena 11 articoli dopo i testi fiume che avevano caratterizzato i due precedenti, ha una certa rilevanza soprattutto perché è un impegno formale assunto con la Commissione europea all’interno del Pnrr. Bruxelles si aspetta che l’approvazione definitiva in Parlamento avvenga entro il 31 dicembre 2023, almeno in riferimento alle misure energetiche relative al Piano di sviluppo della rete elettrica e alla diffusione dei contatori intelligenti di seconda generazione. Anche eventuali provvedimenti attuativi dovrebbero essere approvati entro la stessa data: il testo base del consiglio dei ministri non ne prevede ma conterà la versione che dall’esame parlamentare che si preannuncia all’insegna di una messe di emendamenti.

Su un’approvazione rapida del Ddl confidano le associazioni del commercio ambulante, un settore che dopo anni di caos viene riorganizzato mediante gare nelle aree libere ma con una controversa sanatoria, per un prolungamento fino a 12 anni delle attuali concessioni. Il Ddl contiene alcuni articoli anche sui poteri dell’autorità Antitrust, attribuendole compiti sul Digital markets act e raddoppiando i termini per chiudere i procedimenti sulle concentrazioni, su una maggiore liberalizzazione dei farmaci galenici e sulla semplificazione amministrativa a favore della grande distribuzione che avvia le vendite vendite straordinarie in più Comuni. Stralciati invece tra le polemiche gli articoli sui saldi liberi, in ogni periodo dell’anno, e sull’innalzamento dei limiti per l’elettromagnetismo degli impianti di telefonia mobile. Intervento, quest’ultimo, che il governo intende comunque riproporre, probabilmente all’interno di un decreto legge.

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