Contributi, straordinari elettorali, masioni superiori e riscatto della laurea
La rubrica settimanale con le indicazioni sintetiche delle novità in tema di gestione del personale nelle Pa
La rubrica settimanale con le indicazioni sintetiche delle novità normative e applicative intervenute in tema di gestione del personale nelle pubbliche amministrazioni.
Ripresa dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali
L'Inps, con il messaggio n. 2871/2020, ha illustrato le modalità con cui è possibile effettuare i versamenti, in unica soluzione, entro il termine del 16 settembre 2020 per la sospensione prevista dall'articolo 78, comma 2-quinquiesdecies, del Dl 18/2020, fornendo altresì, per ciascuna gestione, le indicazioni per la ripresa degli adempimenti e delle modalità di versamento della contribuzione sospesa mediante rateizzazione.
Spese per lo straordinario per le elezioni di settembre
È stata emanata da parte del ministero dell'Interno, dipartimento per gli Affari interni e territoriali, la circolare Fl 15/2020, con cui sono state fornite indicazioni in merito alle spese per la retribuzione di prestazioni di lavoro straordinario in occasione della consultazione referendaria del 20-21 settembre 2020.
In particolare, in virtù delle disposizioni previste dall'articolo 1, comma 400 lettera d), della legge 147/2013 (legge di stabilità 2014), che ha modificato l'articolo 15 del Dl 8/1993, convertito dalla legge 68/1993, in ordine al limite di spesa per il lavoro straordinario dei dipendenti comunali, alla relativa determina autorizzativa da parte dei responsabili dei servizi, alla durata del periodo elettorale e al termine per la presentazione del rendiconto delle spese da parte dei Comuni, il Viminale ha chiarito che il periodo elettorale, ai fini del lavoro straordinario, inizia il 27 luglio 2020, cinquantacinquesimo giorno antecedente la data delle consultazioni, e termina il 25 settembre 2020, quinto giorno successivo al giorno delle consultazioni stesse
Mansioni superiori «di fatto»
«Lo svolgimento di fatto di mansioni proprie di una qualifica - anche non immediatamente superiore a quella di inquadramento formale - comporta in ogni caso, in forza del disposto del Dlgs 165/2001, articolo 52, comma 5, il diritto alla retribuzione propria di detta qualifica superiore e questo diritto non è condizionato alla sussistenza dei presupposti di legittimità di assegnazione delle mansioni o alle previsioni dei contratti collettivi nè all'operatività del nuovo sistema di classificazione del personale introdotto dalla contrattazione collettiva, posto che una diversa interpretazione sarebbe contraria all'intento del legislatore di assicurare comunque al lavoratore una retribuzione proporzionata alla qualità del lavoro prestato, in ossequio al principio previsto dall'articolo 36 della Costituzione».
È questo il principio confermato dalla Corte di cassazione sezione lavoro, con la sentenza n. 14808/2020 con la quale ha accolto il ricorso di un lavoratore, volto al pagamento delle differenze di retribuzione maturate in ragione dell'esercizio di mansioni superiori.
Il regime fiscale del riscatto dei periodi non coperti e di studio universitario
Con la risposta n. 225/2020, l'agenzia delle Entrate, ha dato risposta a un quesito in merito al riscatto di periodi non coperti da contribuzione e riscatto di periodi di studio universitario, la cui disciplina fiscale applicabile è contenuta nel Dl 4/2019.
In particolare, l'Agenzia ha illustrato che la detrazione dall'imposta lorda spettante, a seguito del riscatto previdenziale, è pari al 50 per cento di quanto corrisposto in ogni singolo periodo di imposta da ripartire in cinque quote annuali di pari importo nell'anno di sostenimento e in quelli successivi.