End of waste, l'Ambiente aggiorna il (contestato) decreto sugli inerti
Dieci giorni di tempo, a partire dal 26 aprile, per inviare osservazioni e proporre modifiche. Il ministero: con queste modifiche aumenterà la quantità di rifiuti gestiti
A pochi giorni dall'entrata in vigore del decreto n.152/2022 "End of Waste - Inerti", il prossimo 3 maggio, il ministero dell'Ambiente ha messo a disposizione un nuovo testo che aggiorna il provvedimento che all'indomani della pubblicazione in Gazzetta, il 20 ottobre scorso, aveva raccolto varie critiche da parte degli operatori che si occupano del ciclo di recupero. Il nuovo viene posto in consultazione dal ministero. A partire dal 26 aprile (giorno della sua pubblicazione sul sito) e per 10 giorni, tutti gli operatori interessati potranno inviare osservazioni e proporre modifiche, utilizzando una apposita scheda in cui sarà possibile commentare il testo e illustrare le proposte emendative.
Come è noto, il Dm 152 stabilisce i criteri specifici nel rispetto dei quali i rifiuti inerti, derivanti dalle attività di costruzione e di demolizione, e gli altri rifiuti inerti di origine minerale, sottoposti a operazioni di recupero, cessano di essere qualificati come rifiuti. Più in particolare, il provvedimento si occupa di regolamentare i flussi di rifiuti corrispondenti ai codici Eer 170102, 170103, 170107, 170302, 170504, 170508 e 170904. I criteri da rispettare sono contenuti in allegato 1 al regolamento, mentre in allegato 2 sono indicati gli scopi per i quali possono essere utilizzati gli aggregati recuperati.
Il nuovo schema pubblicato il 26 aprile contiene diverse modifiche sia all'articolato che all'allegato «al fine di renderne l'applicazione maggiormente efficace per il raggiungimento degli obiettivi di economia circolare». Il ministero segnala in particolare modifiche e integrazioni che hanno riguardato: «ampliamento degli scopi specifici degli aggregati recuperati (ad esempio la produzione di Clinker, componente del cemento); integrazione della tabella 2 (parametri da ricercare e valori limite) dell'Allegato 1 con l'inserimento di una ulteriore colonna avente limiti più alti per specifici utilizzi degli inerti».
Ulteriori modifiche «significative» hanno riguardato «sia l'introduzione di una ulteriore tabella 2a) (Parametri da ricercare e valori limite) in Allegato 1 dove i valori limite di concentrazione si applicano ai lotti di aggregato recuperato destinati all'utilizzo della produzione di Clinker per cemento che i tempi di conservazione dei campioni degli aggregati recuperati». Il ministero conclude affermando che «la revisione del decreto consentirà di intercettare e gestire un maggior flusso di rifiuti provenienti dal settore costruzioni e demolizioni, agevolando, altresì, il raggiungimento degli obiettivi di economia circolare».