I temi di NT+Tributi e bilanci a cura di Anutel

Gli enti locali alla ricerca di nuove forme di finanziamento: le opportunità del fundraising e del crowdfunding

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di Andrea Bufarale (*) - Rubrica a cura di Anutel

Da quest’anno ed almeno fino al 2028, tutti gli Enti Locali sono alle prese con la necessità di far quadrare i conti a seguito della reintroduzione di specifiche norme di spending review ad opera del legislatore con la precedente legge di bilancio.

I bilanci degli enti locali, pertanto, dopo aver sopportato negli anni scorsi il peso dell’incremento dei costi energetici e quindi delle materie prime nonché di conseguenza di (quasi) tutte le tipologie di acquisizioni di lavori, beni e/o servizi che vengono effettuate nell’ambito dell’organizzazione amministrativa, si trovano a dover comprimere ulteriormente la propria capacità di spesa a beneficio della collettività a seguito dei contributi alla finanza pubblica loro imposti a vario titolo.

Sulla scorta di questa premessa, sta sempre più emergendo nella realtà degli enti la necessità di esplorare nuove forme di finanziamento al fine di potersi dotare dei fondi indispensabili per la realizzazione di programmi di sviluppo e di investimento per il proprio territorio di riferimento e quindi addivenire a raggiungere i prefissati obiettivi di incremento di valore pubblico. In particolare il dibattito si sta svolgendo attorno a due modalità che finora erano state associate quasi totalmente al settore privato ovvero il fundraising ed il crowdfunding.

Il fundraising è una strategia per la raccolta di risorse economiche finalizzata a realizzare un progetto sociale di una organizzazione che non persegue fini di lucro.

Il Fundraising non è solo raccolta fondi (to collect) in quanto è lo stesso termine “to raise” che introduce aspetti importanti anche per il settore pubblico in quanto dalla lingua inglese significa sollevare, incrementare, accrescere, edificare (per noi quindi creare valore pubblico).

Negli anni, infatti, il fundraising ha acquisito un significato ben più complesso rispetto alla semplice raccolta fondi, in quanto tale pratica è diventata la strategia mediante la quale le associazioni e gli enti riescono a raccogliere le risorse mediante la canalizzazione dell’interesse dei donatori attorno a una determinata causa sociale che non persegue fini di lucro.

Due degli esempi tipici più diffusi di fundraising possono essere quelli del recupero di un bene confiscato oppure campagne mirate di raccolta del 5 per mille per le finalità sociali del proprio Comune di residenza.

Partendo proprio da quest’ultima, è ormai sovente osservare come, sfruttando la normativa vigente che consente ai contribuenti, tra le varie finalità, di destinare il cinque per mille al proprio Comune di residenza per finalità sociali, diversi enti si sono attivati con campagne mirate in occasione del periodo di dichiarazione dei redditi.

Fare fundraising con questa modalità significa informare i cittadini circa i progetti che saranno svolti qualora questi decideranno di destinare il cinque per mille al proprio Comune di residenza, si può andare dall’acquisto di un nuovo scuolabus con pedana per utenti diversamente abili fino a progetti specifici di contrasto al disagio abitativo.

Fare leva sul cinque per mille significa informare i cittadini oltretutto che ogni attività relativa deve essere puntualmente rendicontata per legge, in quanto l’utilizzo di questi fondi è soggetto al controllo statale per il tramite delle Prefetture-UTG di competenza che annualmente compiono appositi programmi di verifica.

Altra opportunità, come detto in precedenza, potrebbe essere quella di attivare un progetto di Fundraising per il recupero di immobili confiscati a organizzazioni criminali.

Sul punto, bisogna stimolare la comunità di riferimento al recupero di questo immobile che può essere poi utilizzato dalla comunità stessa come centro giovanile, centro di aggregazione, o centro dei servizi sociali solo per citare alcune possibili destinazioni.

Per attivare una corretta campagna di Fundraising occorrono pertanto:

Simile al fundraising, altro strumento percorribile dalle amministrazioni locali quale forma di finanziamento è quella del crowdfunding (o civic crowdfunding).

Il crowdfunding è infatti una forma di finanziamento che permette alle pubbliche amministrazioni di sfruttare piattaforme online specializzate per aggregare piccole donazioni da un gran numero di personale con l’obiettivo, tramite una piattaforma aggregante di raccogliere fondi per la realizzazione di un determinato progetto.

A differenza del crowdfunding tradizionale, che spesso finanzia start-up o progetti commerciali, il civic crowdfunding si concentra ovviamente su progetti che hanno un impatto diretto e positivo sulle comunità che partecipano alla raccolta fondi.

Il crowdfunding prevede di stabilire un preciso obiettivo di donazioni, al raggiungimento del quale il progetto alla base viene attivato.

Uno degli esempi consolidati è quello di Comuni che li definiscono come “produzioni dal basso”.

Alcuni Comuni hanno utilizzato le piattaforme di crowdfunding per proporre di finanziare alcuni progetti selezionati tramite bando pubblico presentati da realtà non profit del territorio.

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