I temi di NT+L'ufficio del personale

Graduatorie e domanda di concorsi, maternità e spese legali

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di Gianluca Bertagna

La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa.

Utilizzo delle graduatorie di concorso di altri enti

L’ente, nello stabilire criteri i più oggetti possibili per la scelta di più graduatorie (vigenti) di altri enti per il proprio reclutamento di personale (a parità di profilo professionale), può legittimamente determinare la priorità di utilizzo secondo i criteri dell’appartenenza al comparto enti locali, della vetustà della graduatoria e della vicinanza dell’ente concedente. Inoltre, qualora l’ente abbia operato in modo difforme dalle regole generali stabilite nel regolamento, legittimamente deve procedere in autotutela, annullando d’ufficio decisioni prese che non le rispettino. È quanto emerge dalla sentenza del Consiglio di Stato, sezione V, 6 novembre 2023 n. 9568.

Indennità di posizione all’incaricata assente per maternità

La Corte dei conti del Veneto, con la deliberazione n. 250/2023/PAR del 14 novembre 2023, ha esaminato un quesito relativo alla natura dell’indennità che viene erogata al personale in astensione anticipata ed obbligatoria per maternità ovvero se la stessa possa (o meno) considerarsi quale indennizzo non rientrante tra le spese del salario accessorio soggette al limite delle spese sostenute nel 2016, considerato che vengono a cessare sia l’aspetto discrezionale sia il rapporto sinallagmatico indennità/prestazioni-responsabilità, nell’elargizione dell’emolumento. Su questo aspetto, nel ritenere il quesito inammissibile, va sottolineato che per il limite di cui all’articolo 23, comma 2, del Dlgs 75/2017 vale il principio per cui non risultano deroghe espresse allo stesso. Infatti, quando il legislatore ha voluto procedere nel senso di derogare al rispetto del limite relativo alla crescita dell’ammontare delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale pubblico, lo ha fatto sempre e doverosamente expressis verbis, in quanto sono evidenti le gravi criticità connesse al procedere in base a (non consentite e perciò arbitrarie) applicazioni analogiche della normativa derogatoria di riferimento. Del resto, come pure ricordato dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti, ogni norma che preveda limitazioni circa il trattamento accessorio del personale pubblico è una «disposizione di stretta interpretazione» (deliberazione n. 51/2011), non suscettibile, pertanto, di unilaterali ed ingiustificate estensioni analogiche dei regimi derogatori (Corte dei conti, sezione regionale Puglia, delibera n. 124/2023/PAR).

Errori nella compilazione della domanda di concorso

La sentenza del Consiglio di Stato, sezione V, n. 9387/2023 ha esaminato il caso di una candidata di concorso che aveva erroneamente indicato il servizio prestato in altra amministrazione in una sezione diversa della domanda, allegando anche lo stato di servizio. I giudici hanno avuto modo di ricordare che il soccorso istruttorio va attivato qualora, dalla documentazione presentata dal candidato, residuino margini di incertezza facilmente superabili, rispondendo tale scelta amministrativa ad un principio di esercizio dell’azione amministrativa ispirata a buona fede e correttezza. Laddove, pertanto, il candidato abbia adempiuto al proprio onere di diligenza nella compilazione del modulo di domanda, in conformità con il principio dell’autoresponsabilità, ma sia incorso in un’inesattezza o in un errore materiale di compilazione, la regolarizzazione risponde ad una basilare regola della correttezza nei contatti sociali.

Rimborso delle spese legali in favore dei dipendenti

La sentenza della Corte dei conti, sezione giurisdizionale d’Appello per la Regione siciliana, n. 57/A/2023, ha presentato una dettagliata ricostruzione normativa e giurisprudenziale dei presupposti per ritenere legittimo (e, quindi, esente da ogni forma di responsabilità patrimoniale) il rimborso delle spese legali in favore dei dipendenti pubblici, assolti con formula piena. Vengono ripresi i concetti di connessione al servizio/mansioni, valutazione del conflitto di interessi, obblighi informativi del dipendente, scelta del difensore, momento del pagamento.