I temi di NT+Professionisti a cura di Ancrel

I Comuni al nastro di partenza del Pnrr: il 24 novembre il convegno Ancrel farà il punto della situazione

di Andrea Gröbner (*) - Rubrica a cura di Ancrel

È ormai partita a «spron battente» lo scorso 15 novembre, l'iniziativa promossa dalla presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare contenuti e opportunità del Pnrr nelle tante città italiane. È una iniziativa di informazione, se non anche di istruzione, di tipo itinerante, assolutamente lodevole e allo stesso tempo imprescindibile se si considera che un recentissimo report della Corte dei conti europea, colloca l'Italia al penultimo posto per capacità di assorbimento dei fondi del bilancio 2014-2020. Con meno del 40% delle risorse effettivamente erogate attraverso i cinque diversi fondi strutturali, da sempre gestiti dall'Unione Europea ed oltretutto con meccanismi ormai collaudati, la principale preoccupazione degli osservatori, al di là delle procedure centralizzate che si occuperanno di come gestire i fondi del Pnrr, riguarda la cronica incapacità italiana di utilizzare le risorse qui messe a disposizione in un arco temporale ancora più breve.

In effetti, con la prima delle dieci rate già in scadenza al 31 dicembre 2021 e pari a circa 24 dei 191,5 mld stanziati dall'Ue, il 13 per cento dei fondi per riforme e investimenti ce lo siamo già messi alle spalle e quindi, sui binari della burocrazia, la stazione del 30 giugno 2026 non è poi così lontana.

Ma tornando ad analizzare i dati storici con un maggiore dettaglio, si conferma in maniera più eclatante che mai, il quadro di una Italia a geometrie variabili: un Nord Italia capace, per esempio, di quasi 1.700 progetti Fse realizzati da Comuni attuatori nel periodo 2014-2020 con una capacità di spesa di quasi l'85 per cento delle risorse e un Sud Italia che con le sue municipalità, riesce a portare a termine solo 101 progetti (leggasi in un rapporto 17: 1), con una capacità di spesa che nello stesso periodo arrivava solo al 45 per cento circa.

A questo punto, visto che una quota considerevole dei fondi Pnrr dovrà essere impegnata direttamente dai Comuni (circa il 35-40 per cento), non può stupire che la prima tappa della delegazione ministeriale si fermi a Bari per poi proseguire in un itinerario concentrato sulle terre del mezzogiorno. Alla luce di questa esperienza storica, dare precedenza agli amministratori locali e ai sindaci del Sud nelle tempistiche comunicative del Pnrr, è utile se non anche necessario.

Alcune città d'Italia come Trento e Bolzano dovranno attendere il 25 e 26 di marzo, probabilmente proprio perché le rispettive Province e i loro Comuni hanno dimostrato, nel lungo periodo della storia, una maggiore capacità di realizzare i più diversi programmi d'investimento.

Così, ad esempio, l'Alto Adige ha già preparato un pacchetto di 47 (59) progetti del valore di 2,4 miliardi di euro (3) e può già contare sul finanziamento di progetti per 36,7 milioni di euro nel settore sanitario, 33,2 milioni di euro per il cambiamento ecologico, tra cui 18 milioni di euro per l'edilizia sociale e quasi 8,6 milioni di euro per l'acquisto di autobus ecologici, oltre a 9,2 milioni di euro per progetti di infrastrutture e mobilità sostenibile.

A sua volta, la Provincia di Trento, al netto dei fondi destinati a Rfi per la realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento, si è posta l'obiettivo di accaparrarsi i 2,2 miliardi dei 32 progetti presentati già l'anno scorso - e solo parzialmente aggiustati - nell'ambito delle sei Missioni previste dal Pnrr.

Non mancano esempi virtuosi da parte di altre regioni del Nord, ma il cammino da fare nelle sei missioni, ovverosia aree tematiche principali su cui intervenire e quindi, nelle rispettive componenti o aree di intervento che affrontano sfide specifiche, scomposte a loro volta in investimenti e riforme, per un totale di più di 500 interventi di finanziamento banditi dai diversi ministeri, è davvero lungo.

E quindi, gli interrogativi che gli esperti affronteranno durante l'imminente convegno Ancrel al Grand Hotel di Trento, patrocinato dalle Provincie Autonome di Trento, dell'Alto Adige- Südtirol e dalla Regione Trentino alto Adice, sono veramente tantissimi: senz'altro, il ruolo e la velocità di azione delle cabine di regia poste a presidio della realizzazione degli investimenti Pnrr delle due Province Autonome, il loro livello di autonomia nell'operare ai sensi delle prescrizioni europee, ma anche e soprattutto, gli strumenti per il coordinamento e il monitoraggio nella fase progettuale ed attuativa che affronteranno insieme ai Comuni.

Infatti, il monitoraggio nelle varie fasi del controllo ex ante, concomitante e a conclusione dei progetti, non potrà risolversi in un mero esercizio burocratico. Serviranno, invece, meccanismi di supervisione e di controllo tecnico-finanziario rafforzati e questo ancora di più se si considera che il Pnrr è necessariamente incentrato su milestone e target (M&T). In altre parole, i pagamenti allo Stato membro saranno effettuati su effettivi Sal e solo a patto, di avere rispettato questi specifici parametri di performance.

Un semplice cronoprogramma, come quelli ai quali sono abituati i Comuni per finalità più burocratiche che gestionali, non basterà più. Il cronoprogramma dovrà essere approntato con maggiore dettaglio rispetto alle azioni bloccanti e occorrerà anche tanta capacità di project management e quindi di project controling; in altre parole, ai Comuni viene chiesta una cultura non solo legale, ma anche di tipo tecnico e finanziario nella quale, notoriamente, primeggiano più gli uffici tecnici in Germania o del Nord Europa, che non quelli nostrani.

Ma anche sul fronte degli appalti, i Comuni affronteranno nuove sfide perché addirittura quelli di valore limitato potrebbero non essere gestiti con concrete capacità di scelta da parte di amministrazioni estremamente piccole e d'altra parte, le centrali uniche di committenza per gli appalti di opere afferenti al Pnrr (sopra i 40 mila euro per acquisto di beni e servizi e i 150 mila euro per lavori pubblici), dovranno disporre in tempi brevissimi di una offerta necessariamente ampia e qualificata per minimizzare la fase di scelta del contraente.

Sorgono quindi interrogativi circa le forme aggregative tra Pa locali: dalla collaborazione tra stazioni appaltanti per interventi sovracomunali, dai classici consorzi per partecipare direttamente all'attuazione dell'opera dando un proprio contributo alla realizzazione di attività preparatorie o conclusive, al coinvolgimento di società in housing e di organismi partecipati dai Comuni, sino ad arrivare ad altre forme e modelli aggregativi, che tutti insieme, migliorino l'efficienza e l'efficacia dei progetti.

Ma visto che occorrerà avvalersi di organizzazioni private specializzate, per esempio nel campo dell'ecologia o del sociale, ci si chiederà se le iniziative di Ppp potranno essere uno strumento che garantisca, oltre la capacità progettuale, anche la capacità di realizzare, di gestire e di accrescere, il valore socio- economico di interesse comune.

Non di meno, ai presidi di controllo di legalità, in primis alla Corte dei conti, ma anche alla categoria dei revisori degli enti locali, si pone il quesito di intensificare i controlli e soprattutto di adattare il rispettivo modus operandi alle mutate esigenze, spostando il carico di lavoro a favore dei controlli concomitanti. Perché prevenire è sempre meglio che curare.

(*) Presidente Ancrel Südtirol Trentino

-------------------------------------------------------------------------

Gli appuntamenti per i revisori degli enti locali

FORMAZIONE SU ENTI LOCALI E-LEARNING 2021
L'ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Belluno, l'ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Trento Rovereto e Ancrel, sezione Veneto, mettono a disposizione dei soggetti che operano negli enti locali una proposta formativa in modalità e-learnig on demand. Le attività formative sono rivolte in particolare ai responsabili dei servizi finanziari, tributi, personale, contratti, partecipate, ai segretari provinciali e comunali, ai Presidenti di Provincia, sindaci, delegati provinciali e assessori comunali, ai dottori e ragionieri commercialisti ed esperti contabili, ai revisori legali. Il programma è articolato su dodici lezioni, ciascuna di 2 ore. Maggiori dettagli nella brochure

CORSO BASE PER REVISORI DEGLI ENTI LOCALI
Webinar, 17 e 24 novembre 2021, il corso si propone di fornire una formazione professionale di base per l'attività di revisione di enti locali necessario anche per l'iscrizione/mantenimento nell'Elenco dei revisori degli enti locali tenuto dal Ministero dell'Interno e nel contempo anche per assolvere agli obblighi di formazione continua previsti dal regolamento di formazione emanato dal Cndcec. Maggiori dettagli nella brochure

LE NUOVE SFIDE DEL PNRR PER LE AMMINISTRAZIONI LOCALI "NEXT GENERATION" DEL TAA
Mercoledì 24 novembre 2021 Ore 9:00 - 13:00 Grand Hotel Trento Evento organizzato da ANCREL SUEDITOL TRENTINO con il patrocinio della Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Autonoma Trentino A.A., provincia autonoma di Trento e la collaborazione di ODCEC Trento Rovereto, Odcec Bolzano ed ANCREL NAZIONALE.
I temi trattati saranno: le ricadute del Pnrr sui bilanci delle amministrazioni locali; le nuove sfide per gli amministratori "Next Generation"; l'adeguamento del sistema dei controlli interni ed esterni ed il ruolo della Cdc; il contributo dell‘organo di revisione tra funzione di collaborazione e attività di vigilanza.
LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA Modererà la giornata Gianni Trovati (giornalista de Il Sole 24 Ore) Relatori saranno:
Andrea Gröbner (Presidente Ancrel Südtirol Trentino)
apertura lavori Sonia Caffù (Dirigente UFF II Coordinamento delle regole di finanza pubblica degli enti territoriali - MEF)
Anna Maria Lentini (Presidente Sezione di Controllo CdC di Trento)
Marco Pieroni (Presidente Sezione di Controllo CdC di Bologna)
Marilisa Beltrame (Viceprocuratore CdC di Roma)
Marco Castellani (Presidente Ancrel Nazionale)
Nella seconda parte si svolgerà un dibattito con esponenti della Pa e del mondo economico locale. Maggiori informazioni nella brochure