Personale

Indicatori e risultati della formazione entrano nel Piao di tutte le amministrazioni

Nella Direttiva Zangrillo i target degli obiettivi formativi annuali e pluriennali

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di Manuela Sodini

La misurazione e la valutazione dei risultati dell'attività formativa con i relativi indicatori occupa una sezione specifica del Piao, di questo ne devono tenere conto in particolare gli enti locali alle prese con il Piao in scadenza il prossimo 30 maggio, sezione che deve essere compilata da tutte le amministrazioni, a prescindere dalle dimensioni in termini di numero di dipendenti.

A tal fine viene in aiuto la Direttiva trasmessa lo scorso 24 marzo a tutte le pubbliche amministrazioni (Nt+ Enti locali & edilizia del 24 marzo) nche contiene gli indicatori e target degli obiettivi formativi annuali e pluriennali, distinguendo fra indicatori di output/di realizzazione e indicatori di outcome/impatto.

Gli indicatori di output/di realizzazione proposti nella Direttiva si riferiscono a: numero di dipendenti iscritti a corsi di formazione; numero di dipendenti che hanno completato la formazione; ore di formazione annue fruite per unità di personale; ore di formazione fruite in presenza e ore di formazione fruite a distanza; mentre gli indicatori di outcome/impatto rilevano: il gap tra il livello di conoscenze/competenze "in entrata" e quello "in uscita"; lo sviluppo delle conoscenze a livello individuale e/o di gruppo; la percentuale di dipendenti che hanno realizzato un piano di sviluppo individuale.

Per quel che attiene agli obiettivi formativi, sia in termini di dipendenti coinvolti (in valore assoluto e %) che di ore/anno, ciascuna amministrazione ne dà conto all'interno del proprio Piao e in sede di verifica dello stato di attuazione dello stesso. Come si legge nella Direttiva, il Dipartimento della funzione pubblica promuoverà un apposito monitoraggio, anche avvalendosi della piattaforma "Syllabus".

La partecipazione ai corsi entra a far parte della valutazione individuale e conta ai fini delle progressioni professionali all'interno della stessa area e tra le aree o qualifiche diverse.

La Direttiva prevede che entro il 30 giugno di quest'anno le amministrazioni che non lo hanno ancora fatto aderiscano a Syllabus e che, entro sei mesi dall'iscrizione, forniscano attività di formazione digitale ad almeno il 30% del personale, e poi al 55% entro il 2024 e ad almeno il 75% entro il 2025. Le altre materie su cui viene chiesto ai dipendenti di formarsi sono la transizione ecologica e amministrativa promosse dal Pnrr, sempre in base alla Direttiva, le Pubbliche Amministrazioni dovranno garantire a ciascun dipendente almeno 24 ore di formazione all'anno, arrivando quindi a circa tre giornate lavorative su base annua, in proposito si ricorda il dato allarmante che era emerso dalla ricerca di Forum PA 2021 da cui risultava una media di 1,2 giorni di formazione l'anno.

La Direttiva definisce anche le priorità di investimento in ambito formativo: lo sviluppo delle competenze del personale pubblico funzionali alla realizzazione della transizione digitale, amministrativa ed ecologica delle amministrazioni stesse, la strutturazione di percorsi di formazione iniziale per l'inserimento del personale neoassunto; l'attenzione rispetto allo sviluppo delle competenze trasversali legate alla leadership, al lavoro in team, alla capacità di adattamento al cambiamento, alle capacità comunicative; la necessità di dedicare una sempre maggiore attenzione al tema della formazione internazionale stante l'interazione delle amministrazioni con le istituzioni europee e con gli organismi internazionali e a quella relativa alla gestione dei finanziamenti europei.

L'attuazione delle indicazioni contenute nella Direttiva è affidata prima di tutto ai dirigenti responsabili della gestione delle risorse umane e, ove presenti, ai responsabili della formazione che devono operare in sinergia con gli altri ruoli, a partire dal Responsabile per la trasformazione digitale per quanto concerne la formazione delle competenze digitali. Più in generale, l'attuazione della Direttiva riguarda tutti i dirigenti ai quali è affidata la gestione delle risorse umane promuovendone la crescita; in questa prospettiva, la promozione della formazione e la partecipazione del personale alle iniziative di sviluppo delle competenze costituisce un obiettivo di performance dei dirigenti.

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