I temi di NT+Professionisti a cura di Ancrel

Indipendenza del presidente del collegio dei revisori degli enti locali in Sicilia: tentativi di riforma avversati dalla categoria

di Tiziana Vinci (*) - Rubrica a cura di Ancrel

Il legislatore regionale siciliano a breve sarà chiamato a esaminare il disegno di legge n. 105 - già approvato dalle commissioni affari istituzionali e bilancio – con il quale si intende modificare la norma vigente che disciplina il reclutamento dell’organo di revisione degli enti locali.

Attualmente i revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante estrazione a sorte tra i professionisti residenti in Sicilia, iscritti nel registro dei revisori legali nonché tra gli iscritti all’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili che abbiano richiesto di partecipare alla procedura di scelta dell’organo di revisione bandita dell’ente locale. Tale sistema garantisce l’indipendenza soggettiva dell’organo di revisione.

La modifica che si intende introdurre e che genera maggiore agitazione tra le fila dei revisori riguarda certamente la scelta del Presidente del collegio. Quest’ultimo, negli enti con una popolazione superiore a cinquemila abitanti, verrebbe eletto a maggioranza assoluta dei componenti, dagli organi di indirizzo e controllo dei vari enti (consiglio comunale, consiglio della città metropolitana eccetera)

Allo stato attuale la modifica è particolarmente avversata dalla categoria professionale per varie ragioni:

  • la prima e più importante riguarda certamente il venir meno del requisito di indipendenza del controllore rispetto al controllato. Sul tema l’Ancrel ha, da sempre, ribadito con fermezza, in tutte le sedi istituzionali sia regionali che nazionali, la propria posizione a sostegno dell’estrazione in quanto ritiene che gli elementi imprescindibili ed essenziali per una buona revisione siano proprio l’indipendenza soggettiva e una robusta e salda qualificazione professionale. Tali fondamentali principi, importantissimi in ogni ambito, divengono ancora più necessari e irrinunciabili nei processi di revisione economico finanziaria di enti pubblici laddove sono in gioco risorse delle collettività ed interessi sovraordinati. La Sicilia inoltre, in particolare, presenta un elevatissimo numero di enti in strutturale deficitarietà, con procedure di risanamento straordinarie già avviate o da avviare nell’ambito delle quali il revisore assume ruoli non solo di controllo ma di vero e proprio impulso suggerendo, in chiave collaborativa, percorsi di risanamento spesso impopolari ma necessari. In questi casi la prossimità tra controllato e controllore potrebbe divenire condizione abilitante per inopportune intromissioni nel ruolo con effetti devastanti proprio a svantaggio dei cittadini e più in generale di tutti gli stakeholder.
  • La seconda ragione riguarda l’analisi comparativa con quanto sta accadendo a livello nazionale. Nello schema di legge delega (articolo 9, comma 1, lettera d) per la riforma del Tuel, infatti, è stato dato mandato di provvedere ad un riordino «organico delle funzioni di revisione economico finanziaria e ridefinizione delle competenze, della composizione e del funzionamento dell’organo di revisione, con particolare riferimento ai limiti e agli atti necessari all’espletamento dei compiti allo stesso attribuiti, garantendone l’indipendenza e la professionalità». Al riguardo l’Ancrel ha da tempo presentato al legislatore delle proposte, in larga parte sovrapponibili a quelle del Cndcec, volte a superare le contraddizioni della normativa nazionale. Pertanto, il tentativo siciliano di rinunciare all’indipendenza soggettiva del Presidente del Collegio - proprio quando il legislatore nazionale, dopo pochi anni dall’aver intrapreso lo stesso percorso, ritorna sui propri passi avvalorando nuovamente la terzietà e l’oggettività dell’organo di revisione - appare fortemente anacronistico.
  • La terza ragione risiede nell’opportunità di seguire le raccomandazioni della Commissione Europea del 24 luglio 1996, contenute nel Libro Verde titolato “il ruolo, la posizione e la responsabilità del revisore legale dei conti nell’unione europea”. In questo importante documento al paragrafo 4.7 si ribadisce come in base all’ottava direttiva, il revisore legale dei conti debba essere indipendente. Sempre nel medesimo libro verde al paragrafo 4.8 si legge che «l’indipendenza è lo strumento principale a disposizione del revisore per dimostrare di essere in grado di svolgere il suo compito in maniera oggettiva» e che «il concetto di indipendenza va visto da due angolazioni: l’indipendenza di spirito, vale a dire la capacità di prendere in considerazione tutti gli elementi significativi ai fini dello svolgimento del compito assunto e l’indipendenza nella forma: l’esigenza cioè di evitare fatti e situazioni rilevanti che, per loro natura, possano indurre un terzo ben informato a mettere in dubbio l’oggettività del revisore». Tali principi sono stati ulteriormente confermati nel libro verde del 2002 e in quello del 2010 dove si afferma tout court che l’indipendenza dei revisori è l’indiscutibile fondamento della revisione contabile. Nello stesso documento del 2010 la Commissione si prefigge di rafforzare l’indipendenza dei revisori e di affrontare il tema dei conflitti di interesse che sono inerenti a situazioni caratterizzate ad esempio dalla designazione e dalla retribuzione dei revisori da parte dell’ente sottoposto a revisione. È evidente che deflettere dalle raccomandazioni della Commissione non rappresenta certamente un segno di progresso e di coesione verso le politiche europee.
  • La quarta ragione risiede nelle numerose difficoltà sotto il profilo applicativo che il disegno di legge presenta. Al momento manca del tutto, nell’ambito del Ddl 105, una disciplina transitoria che definisca il momento in cui si dovrebbe passare al nuovo sistema di reclutamento e non risulta specificato a quale data devono essere posseduti i requisiti e acquisiti i crediti formativi necessari per essere inseriti nella quarta fascia riservata ai presidenti di collegio. Per l’acquisizione dei crediti normativi, inoltre, c’è un esplicito rinvio alla norma che invece si intende abrogare creando così una certa confusione interpretativa che sicuramente non agevolerà gli enti sui quali si abbatteranno aggravamenti procedimentali non di poco conto proprio quando si vorrebbe che gli iter amministrativi fossero improntati a semplificazione e digitalizzazione. Gli enti si troverebbero così a dover esaminare due tipologie di domande: una per i componenti dell’organo di revisione ed una per i presidenti. Dovrebbero essere verificati requisiti diversi per ciascuna tipologia di domanda in un momento in cui stare dietro a tutte le scadenze e gli adempimenti del Pnrr, del Sose, delle varie altre rendicontazioni è già estremamente difficile.

A questo punto della disamina della modifica legislativa ci si interroga su quali siano gli interessi in gioco che la norma tutela. La risposta a questo quesito è difficile ed incerta avendo già considerato che certamente non si stanno tutelando gli interessi sovraordinati degli enti locali che da un lato rischierebbero revisioni prive del necessario approccio dubitativo, oggettivo e terzo e che dall’altro vedrebbero aggravati i propri procedimenti di selezione dell’organo di revisione. D’altra parte, non sembra nemmeno che si stiano tutelando gli interessi della categoria che invece, anche per deontologia professionale e per integrità, si batte fortemente perché l’indipendenza soggettiva sia piena ed effettiva.

Occorre però osservare che mentre la richiesta relativa al mantenimento dell’indipendenza del Presidente del Collegio dei revisori non ha trovato accoglimento né, almeno sino a ora, alcuna forma di apertura da parte del legislatore, le altre richieste perorate sia da Ancrel che dalla Commissione Enti locali del coordinamento regionale degli Odcec sono state invece pienamente recepite nel disegno di legge.

In particolare si tratta della nomina dell’organo collegiale negli enti con fascia demografica superiore a 3000 abitanti in luogo della soglia attuale di 5000 abitanti. Da un rapido conteggio emerge che ci sarebbe il collegio dei revisori in 66 Comuni che sino ad ora hanno invece avuto il revisore unico. Si tratta di un’ottima novità non solo per gli enti che possono avvantaggiarsi di una revisione più puntuale e completa ma anche per i professionisti che, avendo più sbocchi occupazionali, possono essere maggiormente attratti da incarichi di elevata responsabilità che richiedono competenze altamente specialistiche ed impegnativi investimenti formativi.

Nella norma, inoltre, viene affrontato il tema dei compensi dell’organo di revisione che al momento viene stabilito dal consiglio comunale con un’ampia discrezionalità che talvolta, se esercitata in modo immotivato e esagerato, svilisce la dignità professionale lasciando, peraltro, intendere come la funzione di revisione economico finanziaria non sia largamente percepita quale opportunità di garanzia, nel tempo, della sostenibilità dell’istituzione pubblica e dell’ordine economico dell’istituto ma come un’attività quasi di disturbo. Il disegno di legge, recependo le istanze presentate su questo tema, limita la discrezionalità dell’organo di indirizzo nel fissare il compenso.

Il legislatore - accogliendo anche in questo caso le richieste avanzate da Ancrel e dagli Odcec - ha anche chiarito ulteriormente che il numero massimo di incarichi che si possono assumere contemporaneamente è di quattro. Vi sono su questo versante certamente ancora ampi spazi di miglioramento possibile.

Il legislatore ha inoltre recepito la richiesta dell’Ancrel di prevedere, per i revisori degli enti locali, un iter formativo più solido al fine di assicurare maggiore qualificazione professionale.

L’Ancrel ha indirizzato a tutti i deputati regionali una nota con tutte le criticità che il Ddl ancora presenta evidenziando come - potenzialmente, la norma siciliana, se tenesse conto anche di tutte le istanze che provengono dalle categorie professionali - potrebbe diventare, in ambito italiano, la più innovatrice.

Per approfondire queste tematiche, l’Ancrel sta organizzando - insieme alla Commissione Enti Locali del coordinamento degli Odcec - per il prossimo 8 aprile 2024, dalle 9 alle 13, presso la sala Mattarella dell’ARS una tavola rotonda dal titolo “Il ruolo e la funzione dell’organo di revisione degli enti locali: il valore dell’indipendenza” alla quale sono stati invitati a partecipare Magistrati della Corte dei Conti, deputati regionali di tutte le forze politiche rappresentate e tutti i revisori degli enti locali per un confronto costruttivo e dialettico che possa stimolare nuove idee migliorative, improntate a integrità etica e professionale, alla massima indipendenza, trasparenza e correttezza ed anche ad una maggiore semplificazione procedimentale nell’ottica di conservare e creare valore per gli enti locali siciliani.

(*) Coordinatore delle sezioni Ancrel della regione siciliana e dirigente del servizio finanziario del Comune di Alcamo

---------------------------------------------------------

PROSSIMI EVENTI

Odcec Milano e Fondazione Commercialisti Odcec Milano in collaborazione con ANCREL SEZIONE LOMBARDIA organizzano mercoledì 27 marzo dalle ore 9 alle ore 14 un seminario per i revisori degli Enti locali su I PRINCIPALI RILIEVI DELLA SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO DELLA CORTE DEI CONTI IN OCCASIONE DELLE VERIFICHE DI CARATTERE FINANZIARIO Scarica QUI la locandina con tutte le info.

************************

Ancrel Romagna in collaborazione con ODCEC Rimini organizza un CORSO DI APPROFONDIMENTO 2024 REVISORI ENTI LOCALI in 4 lezioni, su piattaforma GoTo

19 aprile 2024 – ore15:00/18:00 IL CONTROLLO DELLA REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE DELL’ORGANO DI REVISIONE SUL PNRR: QUALI VERBALI E CARTE DI LAVORO Relatrice Rosa Ricciardi

9 maggio 2024 - ore 14:30/18:30I CONTROLLI DELLA CORTE DEI CONTISUI BILANCI E RENDICONTI DEGLI ENTI LOCALI Relatore: Dott. Tiziano Tessaro

15 maggio 2024 - ore 15:00/18:00 LA SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI E L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2024-2026 LE NOVITA’ DEI CONTROLLI DELL’ORGANO DI REVISIONE Relatore: Dott. Marco Castellani

27 maggio 2024 - ore 14:30/18:30 LE NOVITA’ DEI CONTROLLI DELL’ORGANO DI REVISIONE SULLA SPESA DI PERSONALE Relatrice Grazia Zeppa

Scarica QUI la brochure completa con tutte le info

************************

Ancrel Campania in collaborazione con Odcec Avellino organizzano il seminario Webinar IL REVISORE DEGLI ENTI LOCALI RESPONSABILITA’ E ADEMPIMENTI ANNO 2024 nei giorni 6/03/2024, 18/03/2024, 11/04/2024, 17/04/2024 dalle ore 14:00 alle ore 19:00. Scarica QUI la brochure completa con costi e modalità di iscrizione

************************

Ancrel Ferrara in collaborazione con ODCEC Ferrara organizza i seguenti webinar

10 aprile 2024 dalle 10 alle 12 IL RENDICONTO DI ESERCIZIO relatore Tommaso Pazzaglini

22 maggio 2024 dalle 14.30 alle 17.30 RISORSE DECENTRATE I CONTROLLI DELL’ORGANO DI REVISIONE relatrice Grazia Zeppa

19 giugno 2023 dalle 14.30 alle 17.30 LA SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO E I CONTROLLI DELL’ORGANO DI REVISIONE relatrice Maria Carla Manca

Tutte le info QUI

-----------------------------------

Ancrel Campania in collaborazione con Odcec Avellino organizzano il seminario Webinar IL REVISORE DEGLI ENTI LOCALI RESPONSABILITA' E ADEMPIMENTI ANNO 2024 nei giorni 6/03/2024, 18/03/2024, 11/04/2024, 17/04/2024 dalle ore 14:00 alle ore 19:00. Scarica QUI la brochure completa con costi e modalità di iscrizione