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La relazione al rendiconto 2024 ed il questionario della Corte dei conti

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di Marco Castellani (*) e Patrizio Battisti (**) - Rubrica a cura di Ancrel

In vista del rendiconto 2024 i revisori hanno tutti gli strumenti a disposizione. Per la prima volta, infatti, anche il questionario della Corte dei conti è stato approvato e divulgato in tempo utile per le verifiche.

Si tratta di un grande risultato frutto della collaborazione istituzionale finalizzata al miglioramento dell’intero sistema dei controlli. Più volte, anche su queste pagine, abbiamo sollecitato affinché ciò avvenisse e va dato atto dell’impegno profuso in questi mesi da parte della Sezione Autonomie e da tutto il gruppo di lavoro. Nel nostro convegno di Roma del 10 ottobre scorso, rappresentavamo alla Corte tale esigenza e oggi siamo veramente grati del risultato di tale sinergia, che sicuramente apporterà maggior efficacia nello svolgimento coordinato delle funzioni di controllo.

Ora si tratta di rendere disponibile ai revisori il portale QFIT al fine di poter inviare alle rispettive sezioni regionali le informazioni in tempo utile per avviare con tempestività le istruttorie sui rendiconti 2024.

Lo schema di relazione Cndcec-Ancrel è stato aggiornato da un lato, tenendo ovviamente conto delle richieste della Corte dei conti all’organo di revisione ma anche prevedendo ulteriori elementi di analisi e di approfondimento. In particolare, i revisori potranno dedicare più attenzione al paragrafo 10 dedicato alle “Irregolarità non sanate, rilievi, considerazioni e proposte” nel quale è necessario fornire al Consiglio dell’Ente anche le indicazioni utili per superare le eventuali situazioni di criticità. A tal fine, prendendo spunto dal questionario della Corte dei conti, vengono elencate alcune anomalie tipiche riscontrabili dall’organo di revisione:

1. Assenza di allegati obbligatori o incompletezza della documentazione;

2. Mancato o non parificato conto giudiziale di agente contabile a danaro o a materia interno o esterno;

3. Mancata o erronea contabilizzazione del fondo pluriennale vincolato (FPV) e cronoprogrammi di spesa;

4. Non corretta contabilizzazione dei contributi a rendicontazione;

5. Accertamenti di entrata riportati a residui non adeguatamente motivati quanto al titolo e alla scadenza;

6. Residui attivi mantenuti e non adeguatamente motivati quanto al titolo e alla scadenza

7. Impegni di spesa riportati a residui non adeguatamente motivati quanto al titolo e alla scadenza;

8. Residui passivi mantenuti e non adeguatamente motivati quanto al titolo e alla scadenza;

9. Sottostima del fondo crediti dubbia esigibilità (FCDE);

10. Disallineamenti nei rapporti reciproci debiti/crediti con gli organismi partecipati o con Unioni o Comunità;

11. Sottostima degli altri accantonamenti (FGDC, Fondo rischi e oneri, ecc.);

12. Eccessivo ritardo nei tempi di pagamento (> a 60 giorni);

13. Eccessivo ricorso ad anticipazione di tesoreria o a fondi a destinazione vincolata;

14. Debiti fuori Bilancio non adeguatamente segnalati e privi di copertura;

15. Superamento dei limiti assunzionali (commi 557 o 562 e/o D.M. 17 marzo 2020 per i comuni e del decreto 11 gennaio 2022, per le province);

16. Incarichi di collaborazione non previsti nel DUP e/o mancata trasmissione alla Corte dei conti per incarichi superiori a euro 5 mila;

17. Superamento del limite legale di indebitamento dell’ente;

18. Applicazione avanzo in misura superiore al limite concesso per gli enti in disavanzo (commi 897 e 898 dell’articolo 1 della legge 145/2018);

19. Non corretta applicazione dell’eventuale disavanzo.

All’interno delle domande preliminari trovano spazio altresì i nuovi quesiti che attengono alle situazioni emergenziali relativamente alle potenziali criticità relative ai lavori pubblici di somma urgenza (articolo 191, comma 3. del Tuel) e l’eventuale necessità del riconoscimento di debiti fuori bilancio.

Su quest’ultimo aspetto la Corte richiama l’esigenza di acquisire le attestazioni di inesistenza dei debiti fuori bilancio in attesa di riconoscimento/finanziamento da parte dei responsabili di servizio e gli eventuali accantonamenti che consentono di darne la copertura.

In particolare, diventa fondamentale anche in sede di rendiconto focalizzare l’attenzione non solo sull’equilibrio di competenza ma sulla dinamica della cassa e del rispetto dei tempi di pagamento che sono oggetto da tempo di grande attenzione da parte della Rgs. Infatti, il disequilibrio di cassa che è la prima spia della difficoltà di bilancio, comporta nel medio termine anche un disequilibrio di competenza. Da questo punto di vista i revisori non devono limitarsi a fotografare la malattia ma provare a suggerire le soluzioni organizzative necessarie per superare la difficoltà.

Il questionario della Corte dei conti dedica alla cassa e alla gestione finanziaria la sezione 2 mettendo sotto la lente di ingrandimento le situazioni di anticipazione di tesoreria e di utilizzo della cassa vincolata che viene anche approfondita nel documento “Check list e Tabelle” allegato allo schema di Relazione al rendiconto.

La modifica al Principio contabile 4/1 intervenuta con il Dm 10 ottobre 2024 sulle operazioni di partenariato pubblico privato hanno reso necessario un restiling della tabella 2 del format di relazione che dovranno in particolare utilizzare i revisori degli enti cha hanno in essere tali rapporti anche facendo riferimento all’ausilio fornito nell’allegata check list.

Le ultime domande delle notizie preliminari sono indirizzate a concludere la fase di emergenza Covid 19 fornendo indicazioni in merito alla determinazione dei conguagli relativi ai contributi statali erogati per fronteggiare le conseguenze negative della pandemia.

Sull’avanzamento dei controlli sul Pnrr e/o Pnc la Corte non ha ritenuto necessario riproporre il reinserimento della griglia di rilevazione dei Cup ma ha inserito nelle diverse sezioni, appositi quesiti rivolti alla verifica del rispetto delle norme derogatorie e dello stato dell’arte dei programmi. Anche in questo caso il format, a margine della relazione, ha previsto un’apposita check list per consentirne il monitoraggio.

Sostanziali elementi di novità la Corte li riserva ai controlli delle spese di personale per i quali è stata istituita la Sezione III nella quale sono migrate le domande contenute nelle annualità precedenti nella Sezione I. Il focus principale si concentra in particolare sulla verifica del rispetto delle facoltà assunzionali nei limiti delle percentuali di incremento sulla spesa di riferimento contestualmente vengono riproposte le verifiche con riferimento al rispetto pluriennale dell’equilibrio di bilancio in termini di sostenibilità finanziaria del piano dei fabbisogni con la richiesta se esso sia stato o meno asseverato, sul rispetto del contenimento della spesa facendo riferimento sia ai vincoli di cui alla legge 296/2006, a quelli di cui al 78/2010 per le assunzioni a tempo determinato nonché alle capacità assunzionali sulla base della fascia demografica di appartenenza del decreto 17 marzo 2020. Tutti i quesiti posti dalla Corte sono riportati nel format di relazione che dedica al personale un apposito spazio all’interno del paragrafo 3.5.2 sull’attendibilità della previsione della spesa.

Nelle Sezioni successive riservate ai controlli sull’indebitamento, l’utilizzo di strumenti di finanza derivata e i rapporti con gli organismi partecipati non si segnalano significative modifiche ma soltanto una rimodulazione di alcune domande. Rimane sempre la verifica ricognizione annuale delle partecipazioni e gli obblighi di comunicazione previsti dall’articolo 20, comma 1, del Tusp, per la quale la Corte ha già aperto il portale “Partecipazioni” che resterà attivo fino al 11 giugno 2025. Nondimeno viene riproposto il controllo sulla conciliazione dei rapporti creditori e debitori tra l’ente e gli organismi partecipati. Riconciliazione che da quest’anno deve essere estesa anche alle partite creditorie e debitorie tra l’ente e le Unioni, le Comunità montane o isolane e i Consorzi così come indicato nella domanda 5.3 delle Notizie generali sull’ente.

Così come rimane in standby la sezione riservata alla contabilità economico patrimoniale nell’attesa dell’entrata in vigore del novo impianto accrual previsto per il 2026 con l’approvazione del rendiconto 2025.

(*) Presidente Ancrel

(**) Membro Giunta nazionale, Presidente Ancrel Lazio

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24 MARZO 2025 - ORE 14:30/18: Relatore: Dott.ssa Grazia Zeppa

2° LEZIONE 08 APRILE 2025 - ORE 14:30/17:30Relatore: Dott. Marco Castellani  

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4° LEZIONE 9 GIUGNO 2025 - ORE 15:00/17:00 Relatore: Dott.ssa Grazia Zeppa

5° LEZIONE 23 GIUGNO 2025 - ORE 14:30/17:30Relatore Dott.ssa Elena Masini

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- Giovedì 29 Maggio 2025 dalle 14.30 alle 16.30 LO STATO DI AVANZAMENTO SU ReGiS DOPO L’INTERVENTO PNRR Scarica QUI la brochure

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1° LEZIONE martedì 25/03/2025 ore 14:00/18:00 Avv. Carmine Cossiga

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