Le funzioni di ufficiale dello stato civile non sono mansioni superiori per il dipendente
La delega da parte del sindaco non conferisce una qualifica d'impiego
Le funzioni di ufficiale dello stato civile che fanno capo al sindaco possono essere delegate al presidente della circoscrizione, a un consigliere, al segretario comunale ovvero ai dipendenti del Comune a tempo indeterminato. In caso di esigenze straordinarie, ma previo superamento di apposito corso, la delega può essere conferita anche a un dipendente a tempo determinato.
Affrontando un caso di asserite «mansioni superiori» con l'ordinanza n. 17331/2022, la Corte di cassazione ha chiarito che lo svolgimento delle funzioni di ufficiale di stato civile su delega del sindaco non è rilevante ai fini dell'inquadramento dei dipendenti comunali. La delega delle funzioni di stato civile non conferisce una qualifica d'impiego: in ogni Comune l'ufficiale di stato civile è e resta il sindaco, che tuttavia può delegare le funzioni relative agli atti di nascita, di morte e di pubblicazione del matrimonio al segretario comunale o ad altri impiegati del comune. E questa delega, peraltro sempre revocabile, neppure può essere equiparata a una sorta di «promozione» dell'impiegato comunale, perché ciò equivarrebbe a consentire illegittime promozioni a libera scelta del sindaco; infrangendo leggi e Ccnl.
Il Testo unico sul pubblico impiego individua le fonti del rapporto di lavoro nella legge e nella contrattazione collettiva. Il Ccnl enti locali disciplina l'indennità per specifiche responsabilità. Si tratta di un compenso accessorio volto a remunerare solo l'assunzione formale di particolari e specifiche responsabilità da parte dei lavoratori delle diverse categorie. Le risorse destinate sono finalizzate a promuovere effettivi e significativi miglioramenti nei livelli di efficienza e di efficacia degli enti e delle amministrazioni, e di qualità dei servizi istituzionali, mediante la realizzazione di piani di attività anche pluriennali e di progetti strumentali e di risultato basati su sistemi di programmazione e di controllo quali-quantitativo dei risultati.
Spetta poi alla contrattazione decentrata integrativa la determinazione dei criteri per la ripartizione e la destinazione delle risorse finanziarie adibite a «compensare» le responsabilità del personale, attribuite con atto formale degli enti. E ciò vale anche per le responsabilità del personale delle categorie B, C e D, derivanti dalle funzioni di Ufficiale di stato civile e anagrafe ed Ufficiale elettorale. In questo quadro normativo e contrattuale, non stabilendo il legislatore ulteriori requisiti per la legittimità della delega in parola, risulta delineata la piena compatibilità con i diversi profili professionali dei lavoratori. Dal che opera la regola generale desumibile dalle norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze della Pa, secondo cui il trattamento economico fondamentale ed accessorio del dipendente pubblico è solo quello stabilito dalla contrattazione collettiva: il datore di lavoro pubblico non può riconoscere emolumenti ulteriori che non trovino puntuale fonte nella disciplina contrattuale.