I temi di NT+Rassegna di giurisprudenza

Le ultime pronunce in materia di edilizia

di Esper Tedeschi

Demolizione – Inottemperanza – Sanzioni - Provvedimento ricognitivo – Necessità
L'accertamento dell'inottemperanza all'ingiunzione di demolizione - che costituisce il presupposto per l'acquisizione del bene al patrimonio comunale e per l'applicazione della sanzione pecuniaria - non può essere contenuta in un verbale di sopralluogo dei luoghi, il quale ha valore unicamente endo-procedimentale, strumentale alle successive determinazioni dell'ente locale ed ha efficacia meramente dichiarativa delle operazioni effettuate dalla polizia municipale, alla quale non è attribuita la competenza all'adozione di atti di amministrazione attiva, all'uopo occorrendo che la competente autorità amministrativa faccia proprio l'esito delle predette operazioni attraverso un formale atto di accertamento.
T.A.R. Campania, sede di Salerno, sez. III, 27 ottobre 2022, n. 2866

Convenzione urbanistica – Obbligazioni – Natura – Parte privata - Fallimento – Inopponibilità – Esclusione
È opponibile ad un fallimento la convenzione urbanistica stipulata; infatti, le obbligazioni nascenti dalle convenzioni urbanistiche hanno carattere di obbligazioni propter rem (o “ambulatorie”) sicché le stesse vincolano comunque gli aventi causa degli operatori che hanno sottoscritto la convenzione.
T.A.R. Lombardia, sede di Milano, sez. II, 14 ottobre 2022, n. 2261.

Demanio – Opere abusive – Demolizione – Ordine – Agenzia del demanio – Illegittimità
In caso di abuso edilizio realizzato su suolo pubblico, l'art. 35 del d.P.R. n. 380/2001 contempla unicamente la demolizione “a cura del Comune e a spese del responsabile dell'abuso”, non indicando in alcun modo, quale ulteriore e/o alternativo criterio individuationis, il proprietario pubblico della particella; è illegittima, pertanto, l'ingiunzione all'Agenzia del demanio (in qualità di proprietaria) della demolizione delle opere abusive di carattere edilizio ricadenti sulle particelle demaniali.
T.A.R. Umbria, Perugia, sez. I, 11 ottobre 2022, n. 743
Demolizione – Nel giudizio penale – Ed amministrativa – Diversità
La sanzione demolitoria irrogata dal giudice penale e quella irrogata dall'autorità amministrativa ben possono coesistere, salva la necessità di coordinarne l'esecuzione, la quale nell'un caso è promossa dal pubblico ministero e segue il percorso descritto dal codice di procedura penale, nell'altro è ad iniziativa del Comune secondo la scansione dettata dall'art. 31 d.P.R. n. 380/2001; la circostanza che, nell'ipotesi di mancata esecuzione spontanea ad opera del responsabile dell'abuso, l'esito finale sia in entrambi i casi quello dell'esecuzione in danno, a spese dello stesso responsabile, non toglie che i due procedimenti sanzionatori siano e restino distinti sul piano formale e sostanziale, ancorché coordinati.
T.A.R. Toscana, Firenze, sez. III, 5 ottobre 2022, n. 1119

Giurisdizione - Convenzioni di lottizzazione – Adempimento – Controversie – Giurisdizione esclusiva – Spetta
Spetta al giudice amministrativo la cognizione delle controversie concernenti l'adempimento o la risoluzione delle convenzioni di lottizzazione in n virtù dell'articolo 133, comma 1, lett. a), n. 2 c.p.a., che attribuisce alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie relative alla “formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi integrativi o sostitutivi di provvedimento amministrativo e degli accordi fra pubbliche amministrazioni” oltre che, in termini più generali, della successiva lettera f) con riferimento alle “controversie aventi ad oggetto gli atti e i provvedimenti delle pubbliche amministrazioni in materia urbanistica e edilizia, concernente tutti gli aspetti dell'uso del territorio”.
T.A.R. Veneto, Venezia, sez. II, 4 ottobre 2022, n. 1493

Opere abusive – Sanzione – Direttore dei lavori – Responsabilità – Ratio
E' legittimo il provvedimento con cui è irrogata, nei confronti del direttore dei lavori di restauro e di risanamento conservativo sul fabbricato, la sanzione pecuniaria amministrativa prevista dall'art. 143, comma 5, della legge regionale 21 gennaio 2015, n. 1 (T.U. Governo del territorio e materie correlate), in relazione alle difformità riscontrate dal permesso a costruire e dall'autorizzazione paesaggistica, che hanno comportato la realizzazione di un organismo edilizio diverso per caratteristiche planivolumetriche, consistenti nella sopraelevazione di un piano, in zona del centro storico sottoposta a vincolo; infatti, il legislatore ha configurato anche in capo al direttore dei lavori una posizione di garanzia per il rispetto della normativa urbanistica ed edilizia, prescrivendo a suo carico un onere di vigilanza costante sulla corretta esecuzione dei lavori, collegato al dovere di contestazione delle irregolarità riscontrate e, se del caso, di rinunzia all'incarico, addebitandogli le conseguenze sanzionatorie dell'omesso controllo, all'evidente fine di realizzare una tutela più forte dei beni oggetto di protezione.
T.A.R. Umbria, Perugia, sez. I, 30 settembre 2022, n. 716

Demolizione – Inottemperanza – Aree vincolate - Sanzione massima – Ex lege
È legittima l'ordinanza con la quale il Comune, accertata l'inottemperanza all'ordinanza di demolizione, ha disposto l'acquisizione gratuita dei beni al patrimonio comunale ex art. 31, co. 3 e 4, d.P.R. 380/2001 e ha ingiunto il pagamento della sanzione di cui all'art. 31, co. 4 bis, d.P.R. 380/2001 nella misura massima, poiché tale norma impone di irrogare la sanzione nella misura massima di euro 20.000 se gli abusi sono realizzati su aree vincolate ai sensi del d.lgs. 42/2004 o inedificabili o a rischio idrogeologico elevato.
T.A.R. Piemonte, Torino, sez. II, 12 ottobre 2022, n. 843
Oneri di costruzione – Obbligazione - Natura – Prescrizione – Decorrenza – Oneri di urbanizzazione – dies a qui – Differenza
La determinazione e la liquidazione del contributo di costruzione di cui all'art. 16 d.P.R. n. 380/2001, costituisce esercizio di una facoltà connessa alla pretesa creditoria riconosciuta all'Amministrazione comunale per il rilascio del titolo autorizzatorio e, in ragione della sua onerosità, deve essere ricondotta ad un rapporto obbligatorio paritetico, soggetto, come tale, al termine di prescrizione decennale; il dies a quo, di azionabilità del credito comunale per oneri di urbanizzazione, dalla data in cui questo diritto può essere fatto valere, ossia dal momento del rilascio della concessione, poiché è da tale momento che l'amministrazione determina (o può determinare) i relativi importi e che, di conseguenza, il relativo diritto può esser fatto valere (art. 2935 c.c.); quanto al costo di costruzione la decorrenza del termine prescrizionale va, invece, individuata nei sessanta giorni successivi alla data di ultimazione delle opere.
T.A.R. Campania, Napoli, sez. VIII, 8 luglio 2022, n. 4610