Mobilità, il Consiglio di Stato blinda anzianità e professionalità
Una puntualizzazione che vale come bussola per bandi e regolamenti interni, e come antidoto a prassi di “azzeramento” in ingresso ancora diffuse
La mobilità volontaria non apre un nuovo rapporto: è cessione di contratto e comporta la continuità di tutte le posizioni maturate. Con la sentenza del Consiglio di Stato, Sezione V, n. 6611/2025, i giudici ribadiscono con nettezza i capisaldi dell’articolo 30 del Dlgs 165/2001: chi si trasferisce tra amministrazioni porta con sé qualifica, funzioni, trattamento economico e anzianità, insieme alla professionalità acquisita. È una puntualizzazione che vale come bussola per bandi e regolamenti interni...