Nuove regole per la formazione del bilancio di previsione
Cambierà profondamente nel prossimo futuro la procedura per la formazione e l'approvazione del bilancio di previsione. Il verbale della Commissione Arconet del 10 maggio 2023 ha infatti licenziato la modifica al principio contabile applicato n.1 della programmazione, con l'inserimento del nuovo paragrafo 9.3, concernente la procedura di approvazione del bilancio di previsione degli enti locali. Con tanto di esempio inserito nell'Appendice tecnica.
In attesa del Dm di modifica del principio, che definirà l'entrata in vigore delle nuove regole (anche se le date riportate nell'esempio fanno ritenere che le stesse saranno operative dal bilancio 2025-2027), il verbale delinea la nuova procedura. Procedura che cerca di scadenzare e definire puntualmente il processo di formazione del bilancio di previsione, fino a oggi oggetto di disciplina dei regolamenti di contabilità comunali. L'obiettivo della riforma è quello di spingere gli enti ad approvare il bilancio di previsione entro la fine dell'anno precedente, come peraltro prevede la regola a regime del Dlgs 267/2000, termine tuttavia sempre oggetto di differimenti nel corso degli anni. La definizione di una procedura puntuale può senz'altro aiutare ed agevolare il rispetto del termine, anche se, tuttavia, le cause del costante spostamento dello stesso, come di volta in volta recepisce il legislatore o il ministero, sono frequentemente da rinvenire piuttosto nella difficoltà della quadratura dei bilanci e nella conoscenza da parte degli enti delle risorse statali disponibili solo con l'approvazione della legge di bilancio, di norma gli ultimi giorni dell'anno.
Il processo di costruzione del bilancio prende avvio dal 15 settembre dell'anno precedente, mediante l'invio ai responsabili dei servizi:
• dell'atto di indirizzo per la predisposizione del bilancio di previsione, predisposto dalla giunta comunale, con l'assistenza del segretario generale o del direttore generale (se previsto); atto di indirizzo elaborato sulla base delle linee strategiche e degli obiettivi operativi del Dup (che si ricorda la giunta deve aver presentato al consiglio entro il 31 luglio);
• dello schema di bilancio di previsione tecnico, predisposto dal responsabile del servizio finanziario a legislazione vigente e ad amministrazione invariata. Il bilancio tecnico è composto, oltre che dalle previsioni di entrata e di spesa del triennio, dal prospetto degli equilibri e dagli allegati del fondo pluriennale vincolato e del fondo crediti di dubbia esigibilità. A questi si aggiungono l'elenco dei capitoli distinti per centri di responsabilità (eventualmente per assessorati), ossia nella proposta di PEG, e i dati contabili della nota di aggiornamento del Dup (se necessaria).
Il responsabile del servizio finanziario svolge in questa fase un ruolo centrale. Infatti, dovrà predisporre il bilancio tecnico anche in assenza dell'atto di indirizzo della giunta e deve segnalare, fin dalla predisposizione, la presenza di eventuali squilibri nel bilancio tecnico, sia all'organo esecutivo che al segretario generale ed al direttore generale. Ciò allo scopo di far sì che la giunta individui gli interventi da inserire nella nota di aggiornamento del Dup e nel bilancio di previsione per compensare gli squilibri, attraverso maggiori entrate e/o minori spese. Il responsabile del servizio finanziario dovrà avere anche un ruolo propositivo, segnalando i possibili interventi (come l'aumento dei tributi o delle tariffe, l'incremento della lotta all'evasione, il miglioramento della riscossione, la riduzione delle spese correnti non ricorrenti).
Il compito passa quindi ai responsabili dei servizi, che in base alla documentazione ricevuta, agli atti di indirizzo e al Dup, nonché tenendo conto della documentazione a supporto fornita dal responsabile del servizio finanziario, inviano al medesimo le proposte di modifica ed integrazione del bilancio tecnico, insieme alle modifiche alla nota di aggiornamento del Dup. Nel caso in cui il bilancio tecnico evidenzi uno squilibrio individuano la spesa di propria competenza che può essere ridotta e gli interventi necessari per incrementare le entrate e la capacità di riscossione. In tale fase segnalano anche eventuali criticità derivanti dai tagli proposti e ulteriori interventi da sottoporre all'organo esecutivo. Il riscontro anzidetto deve essere fornito entro il 5 ottobre, termine il cui mancato rispetto equivale a condivisione delle previsioni del bilancio tecnico e delle correlate responsabilità.
A questo punto il responsabile del servizio finanziario, in base agli indirizzi dell'organo esecutivo, verifica le proposte di entrata e spesa dei responsabili dei servizi e le iscrive nel bilancio di previsione, predisponendo la versione finale del bilancio di previsione e trasmettendo la stessa alla giunta entro il 20 ottobre. Laddove in sede di predisposizione del bilancio finale persista lo squilibrio di bilancio, totale o parziale, il responsabile finanziario ne dà notizia all'organo esecutivo, al segretario generale ed al direttore generale, per avere le indicazioni necessarie alla chiusura del bilancio, in mancanza delle quali il responsabile procede comunque ad elaborare la proposta di bilancio di previsione in equilibrio, illustrando e motivando le modifiche apportate.
L'organo esecutivo, con l'assistenza del segretario generale o del direttore generale, sulla base della documentazione trasmessa dal responsabile del servizio finanziario predispone lo schema di bilancio e lo presenta al consiglio, insieme all'eventuale nota di aggiornamento del Dup, entro il 15 novembre. In questa fase la giunta può chiedere al responsabile del servizio finanziario di effettuare eventuali ulteriori modifiche ed integrazioni, in ordine alle quali è richiesta la condivisione dei dirigenti competenti, applicando la regola del silenzio assenso.
Lo schema di bilancio deliberato dalla giunta è trasmesso quindi dal responsabile del servizio finanziario all'organo di revisione, per il parere previsto, da rendere entro e non oltre i 15 giorni successivi, salvo diversa previsione regolamentare. Il parere è trasmesso dal segretario generale al consiglio.
Si apre quindi la fase di approvazione da parte del consiglio, articolata in due momenti: l'esame dello schema di bilancio e della relazione dell'organo di revisione (parere?); l'approvazione del bilancio.
Il nuovo punto del principio disciplina anche la tempistica per la presentazione degli emendamenti. L'approvazione del bilancio deve avvenire entro il 31 dicembre.
Il principio prevede regole differenti per gli enti articolati in circoscrizioni e municipi e semplificate per gli enti di più piccole dimensioni (meno di 50 dipendenti) o con strutture organizzative in cui vi è un unico responsabile per ufficio personale, ufficio tecnico e ufficio entrate.
La modifica al principio prevede anche l'ipotesi di rinvio dei termini del bilancio, riparametrando le tempistiche del processo di approvazione. Da notare che il nuovo punto 9.3.6 limita la possibilità di usufruire del rinvio dei termini del bilancio, distinguendo il caso in cui lo stesso sia disposto con decreto ministeriale da quello in cui è disposto con legge. Nel primo caso, infatti, il rinvio dei termini è adottato solo dagli enti effettivamente impossibilitati ad approvare il bilancio nei termini per le motivazioni addotte nei decreti ministeriali, anche se il rinvio è determinato da motivazioni di natura generale. Il principio specifica che per gli enti locali non interessati alle motivazioni riportate nei decreti ministeriali, l'autorizzazione all'esercizio provvisorio non comporta la sospensione del termine di approvazione del bilancio di previsione.
Nel caso in cui, invece, il differimento sia disposto dalla legge, gli enti locali "valutano" l'effettiva necessità di rinviare l'approvazione del bilancio di previsione.
Una differenza che desta per la verità qualche perplessità, alla luce delle norme del testo unico degli enti locali.
(*) Vice presidente Anutel
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Corso FAD 2023: Programmazione, Performance e Risk Management negli Enti Locali
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http://www.anutel.it/data/allegati/iniziative/corsofadNov2023.pdf