Progettazione

Oice, a maggio recupera il mercato ma i primi 5 mesi sono in negativo: - 3,6% per i valori

Lupoi: «La Pa non chiede supporti di project management che sarebbero fondamentali per rispettare i tempi e costi del Pnrr»

di E.l. & E.

Il totale dei bandi di servizi di ingegneria e architettura a maggio, su aprile, cresce del 15,6% e il valore del 16,2%. Se si guarda però ai primi mesi del 2023, il confronto con l'analogo periodo del 2022 delinea una domanda di servizi tecnici in leggero calo: -8,6% in numero e -3,6% in valore sul 2022, sono stati pubblicati infatti solo 1.760 bandi per un valore di 1.383,2 milioni di euro.
Secondo l'osservatorio Oice/Informatel, dati in recupero a maggio per la gare di progettazione rispetto ad aprile: + 46,8% e in valore + 62,2% su aprile '23.
A maggio cala la quota raccolta dai bandi per accordi quadro per servizi di architettura e ingegneria: sono 19 (46 ad aprile) per 17 milioni di euro di servizi (87,3 ad aprile), pari al 6,8% del numero e all'8,6% del valore sul totale dei bandi del mese. Da segnalare il bando di Giubileo 2025 spa con un valore di 7,5 milioni, e il bando in due lotti del Consorzio per le Autostrade Siciliane (Me) con un valore complessivo di 4 milioni. Sono procedure che dovrebbero tradursi in contratti attuativi nei prossimi anni.

A maggio sono 83 le gare Pnrr per servizi di architettura e ingegneria con 41,1 milioni di euro di servizi e 1.939,2 milioni di euro di lavori.
«I primi 5 mesi del 2023 di domanda pubblica per servizi tecnici, nonostante la mini-ripresa di aprile, certificano il raffreddamento delle gare dopo il boom del primo trimestre - ha dichiarato il presidente dell'Oice Giorgio Lupoi, a commento dei dati dell'osservatorio -. Si tratta di un dato giustificato dalla conferma dello spostamento, anche a maggio, di grandi quote del mercato dei servizi di architettura e ingegneria verso gli appalti integrati, che continuano a crescere con ritmi altissimi, visto che il valore dei cinque mesi del 2023 è 3 volte e mezzo maggiore di quello raggiunto nei primi cinque mesi del 2022 e, con la liberalizzazione del nuovo codice appalti difficilmente si ridurranno in futuro. Bene invece l'aumento dei bandi di progettazione, spinti dalle scadenze Pnrr e dall'imminente cambio di regole del codice appalti; vedremo in futuro cosa accadrà quando la domanda Pnrr calerà. Proprio con riferimento al Pnrr e ai ritardi imputabili da molti alla farraginosità delle Amministrazioni, rimaniamo molto colpiti che non si riesca a comprendere l'utilità di affiancare ai tecnici delle stazioni appaltanti, supporti di project management che potrebbero far recuperare, nella fase di messa a terra degli interventi, i ritardi fino ad oggi accumulati nelle fasi approvative.
Noi come settore dell'ingegneria organizzata - conclude Lupoi - abbiamo consegnato e stiamo consegnando i progetti richiesti in tempi brevissimi; dalla consegna in poi maturano i ritardi. Bisogna aiutare le amministrazioni, soprattutto di piccole dimensioni, con strutture di supporto per assicurare il rispetto dei tempi e dei costi programmati. Infine avremo fra meno di un mese il nuovo Codice in vigore e l'Oice supporterà le stazioni appaltanti nell'applicazione delle nuove regole nelle gare di Sia».

Anche se a maggio gli accordi quadro confermano il forte contributo al valore totale messo in gara nei cinque mesi del 2023: per tutti i servizi di architettura e ingegneria sono state rilevate 195 gare per 501,5 milioni, sul totale dei cinque mesi sono l'11,1% del numero e il 36,3% del valore. Come tutto il mercato dei servizi di architettura e ingegneria, anche gli accordi quadro sono in forte calo rispetto ai primi cinque mesi del 2022: -31,1% in numero e -35,8% in valore.
In controtendenza il valore della quota del mercato delle gare di sola progettazione: a maggio sono state 138 con un valore di 53 milioni, +46,8% in numero e +62,2% in valore su aprile, ma su maggio 2022 torna il segno negativo: il numero cala del 49,6% e il valore del 64,3%. Per la progettazione i cinque mesi si chiudono con 1.053 bandi per 696,3 milioni, il confronto con lo stesso periodo del 2022 vede il numero calare del 10,2% ma il valore continuare a crescere del 16,2%.

Continua la crescita impetuosa dei bandi per appalti integrati: a maggio sono stati rilevati 219 appalti, con valore complessivo dei lavori di 6.065,7 milioni e con un importo di progettazione stimato in 243,8 milioni. Rispetto al mese di maggio 2022 il numero cresce del 242,2%, il valore dei lavori del 1803,8% e quello della progettazione compresa nei bandi del 1035,7%. L'altissimo valore raggiunto nel mese è in gran parte dovuto al maxibando in quattro lotti di Consip srl per la realizzazione di insediamenti con soluzioni abitative in emergenza con un valore dei lavori di 4.665,6 milioni di euro. Senza il maxi-bando si registrerebbe infatti un calo del valore della progettazione del 78,4% e dei lavori del 62,9% su aprile '23.
Nei primi cinque mesi del 2023 le gare rilevate per appalti integrati sono state 871, +282% sui primi cinque mesi del 2022, con un valore di 14.832,1 milioni di lavori (+233,7%) e 601,5 milioni di progettazione esecutiva (+185,7%). Senza il bando Consip, a fronte dello stesso aumento del numero (280%), il valore dei primi 5 mesi del 2023 invece aumenterebbe "soltanto" dell'86,9% per la progettazione esecutiva e del 128,7% per i lavori.

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