Pa, nuove assunzioni e alla Difesa nasce la direzione armamenti
Più dipendenti e staff dalla Cultura al Turismo e al garante della Privacy
Per il ministero della Cultura ci sono 100 nuovi posti fra le «elevate qualificazioni», i funzionari di livello più alto creati dall’ultimo contratto nazionale del pubblico impiego, ma anche 10 posti in più negli uffici di staff e altrettanti per i consiglieri fra cui si cercano i vice capi degli uffici.
Gli uffici di staff si gonfiano anche al ministero del Turismo, con 20 posti in più, mentre per la Giustizia si preparano 70 scrivanie da dirigente. Ricca anche la dote di nuovi ingressi all’Autorità nazionale per la Privacy, che vede crescere gli organici da 200 a 287 unità, mentre all’Aifa sono indirizzati 33 posti per tecnici e personale amministrativo. Al ministero dell’Istruzione arrivano 8 nuovi dirigenti, oltre alle nuove regole per gli insegnanti.
La nuova tornata di assunzioni sparse qua e là nella Pubblica amministrazione centrale arriva dal nuovo decreto Pa atteso oggi in consiglio dei ministri, dopo l’esame tecnico di ieri in pre-consiglio.
Nella parte dedicata alla Pa, che precede il capitolo sulle nuove regole per lo Sport, il provvedimento ripesca in larga parte norme che avevano già tentato la strada dell’emendamento governativo al decreto Pa già approvato alla Camera, ma non avevano avuto successo perché erano state ritirate dopo i moniti del Quirinale sugli eccessi della decretazione d’urgenza e dei correttivi governativi spesso eterogenei e non troppo attenti al principio dell’omogeneità di materia.
Ma il pressing esercitato dai vari ministeri, e in genere motivato dall’esigenza di «assicurare il raggiungimento degli obiettivi di efficientamento e innovazione, in coerenza con le linee progettuali del Piano nazionale di ripresa e resilienza», è troppo forte e dà vita un’altra volta a un decreto legge che va ad arricchire il già fittissimo calendario delle conversioni parlamentari.
Il decreto è l’occasione anche per portare a termine progetti di riorganizzazione in cantiere da tempo. Il più importante è l’archiviazione definitiva dell’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro voluta nel Governo Renzi, trasformata tre anni dopo dal Conte-1 nel braccio operativo per l’inserimento al lavoro dei titolari di reddito di cittadinanza, ma rimasta sempre molto lontana dal raggiungimento degli obiettivi lanciati con più o meno enfasi nelle sue diverse stagioni politiche. Le sue risorse umane, strumentali e finanziarie saranno assorbite dal ministero del Lavoro (si veda il servizio a pagina 13).
L’altro ministero che cambia architettura è quello della Difesa, dove nasce la direzione nazionale per gli armamenti che secondo la bozza potrà essere guidato da un generale di corpo d’armata o da un dirigente civile di prima fascia quando un generale occupa la casella di segretario generale della Difesa.
Tra le norme già presentate in Parlamento e ora ripescate dal governo con il nuovo decreto legge anche la possibilità per le amministrazioni pubbliche di potenziare la propria organizzazione assumendo anche i lavoratori socialmente utili, compresi quella della regione siciliana con contratti a tempo determinato con una prova selettiva mirata in funzione della professionalità richiesta.