Pagamenti Pa, la Ragioneria stringe sui 30 giorni
Per i settori non sanitari, scadenze superiori a 30 giorni (e mai a 60) sono ammesse solo se ci sono requisiti verificabili
La Ragioneria generale dichiara inammissibili le scadenze delle fatture superiori a 60 giorni. Per i settori non sanitari, scadenze superiori a 30 giorni (e mai a 60) sono ammesse solo se ci sono requisiti verificabili. In assenza di questi, se un’impresa indica in fattura una scadenza superiore, l’ente deve ridurre i termini a 30 giorni.
Sono questi i punti principali della circolare 36/2024, indirizzata a tutte le Pa, per fornire le linee guida sull’identificazione delle fatture di natura commerciale...