I temi di NT+Tributi e bilanci a cura di Anutel

Pnrr, focus operativo per una corretta e rapida rendicontazione sul portale Regis

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di Maria Enza Leone - Rubrica a cura di Anutel

Aggiudicate e contrattualizzate le opere finanziate dal Pnrr e dai finanziamenti connessi, gli enti stanno entrando nel vivo della fase di gestione, controllo e rendicontazione sulle tre direttrici previste, in ultima istanza, dal decreto Pnrr quater, n. 19/2024, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56/2024 (fisico, finanziario e procedurale).

Infatti, al fine di evitare che i termini e gli adempimenti stringenti previsti dal Pnrr possano generare crisi di liquidità, soprattutto negli enti con maggiori problemi finanziari, occorre porre massima attenzione e tempestività alla fase della rendicontazione e alimentazione tempestiva del sistema REGIS.

Sappiamo che il decreto Pnrr quater, convertito dalla legge n. 56/2024, all’articolo 11 ha previsto l’incremento della percentuale di anticipazione dal 10% al 30% (o in alcuni casi anche in misura maggiore), ma il riconoscimento di questa maggiore percentuale di anticipazione non è automatica, bensì conseguente alla verifica di una serie di condizioni, come previsto, tra l’altro dalla circolare Rgs n. 21 del 13/05/2024, diramata dall’Ispettorato generale per il Pnrr.

In particolare è previsto che:

  • La richiesta di anticipazione debba essere inoltrata dall’amministrazione titolare di misura tramite il Sistema informativo REGIS, attraverso la compilazione di apposito modulo finanziario da indirizzare al MEF – Dip. Rgs – Ispettorato generale per il Pnrr;
  • L’erogazione del differenziale non sarà automatica ma subordinata a una particolare attestazione da rendere dall’amministrazione titolare di misura che dichiari l’effettiva esigenza di liquidità per la prosecuzione dell’iter dell’opera;
  • L’amministrazione titolare di misura dovrà aver ricevuto richiesta di anticipazione, da parte del soggetto attuatore;
  • Il Mef valuterà le richieste anche sulla base dei trasferimenti già effettuati;
  • Occorrerà attestare l’avvenuta operatività, nel caso di nuove misure che non abbiano ancora beneficiato dell’acconto del 10%;
  • L’erogazione, al buon esito del precedente iter istruttorio, avverrà sempre che le risorse siano effettivamente disponibili nell’apposita conto di Tesoreria Next Generation EU presso il Mef.

Per quanto concerne, invece, le piccole opere e gli interventi espunti da Pnrr, (ma sempre soggetti all’obbligo di rendicontazione tramite il portale Regis e al conseguimento di alcuni target), occorrerà far riferimento alle singole autorizzazioni di spesa presenti nelle originarie leggi di finanziamento. Solo qualora non vi siano risorse disponibili e non si disponga di idonea copertura finanziaria sulle apposite autorizzazioni di spesa da parte delle leggi di riferimento, in subordine potrà essere attuata la medesima procedura sopra richiamata.

Anche in tal caso dovrà essere certificata l’effettiva necessità di liquidità e l’erogazione avverrà solo subordinatamente alla completa compilazione del portale REGIS per tutte le sezioni.

Ritorniamo dunque alla questione “rendicontazione”.

Sul portale Regis le sezioni anagrafica di progetto e rendicontazione sono interoperabili.

Quindi occorre compilare tempestivamente la sezione “Gestione Spese” all’interno della tile “Anagrafica di Progetto” al fine di poter successivamente perfezionare il rendiconto di progetto.

Ricordiamo che esiste l’interoperabilità dei sistemi gestiti da Rgs – Siope plus, Pcc - pertanto sarà possibile importare, cliccando su “Modifica” e “aggiungi dati da sistema esterno”, i mandati di pagamento relativi alla specifica opera.

Ad ogni mandato andrà poi collegato, nella sezione sottostante, un giustificativo di spesa, anche qui o manualmente attraverso il tasto “Aggiungi” oppure importando i dati e documenti dai portali collegati.

Se il pagamento non viene caricato correttamente, occorre avvalersi della modalità manuale attraverso il tasto “Aggiungi”.

Le informazioni minimali che devono essere necessariamente inserite sono:

- Mandato;

- Fattura;

- Data pagamento;

- Indicazione spesa (Voce del Q.E. del progetto);

- Tipologia pagamento;

- Importo Iva richiesto;

- Cig.

In particolare, per quanto concerne l’Iva, occorre porre particolare attenzione giacchè è stato verificato che, qualora si tratti di pagamenti effettuati in regime di split payment e si utilizzi l’automatismo presente, e l’Iva sia indetraibile - quindi costo ammissibile e rendicontabile - occorrerà inserire un’apposita riga manualmente per il solo importo dell’Iva. Diversamente l’importo Iva rimarrà a carico del civico bilancio!

La sezione relativa ai giustificativi di spesa, dovrà essere correttamente compilata o, utilizzando l’interoperabilità dei sistemi Siope + o Pcc oppure manualmente, attraverso il tasto “Aggiungi”. Dovrà poi essere caricata la relativa documentazione (Fattura, parcella, nota credito, nota spese eccetera).

Alla conclusione degli interventi, anche la documentazione relativa al certificato di collaudo o regolare esecuzione dovrà essere allegata per la liquidazione del saldo del 10%.

La procedura di rendicontazione

Al fine del rientro dei fondi anticipati, o dello svincolo delle anticipazioni già introitate non è sufficiente alimentare unicamente e correttamente la sezione “Gestione spese” della Tile “Anagrafica di progetto”, ma occorre alimentare la Tile “Rendicontazione”.

Occorre quindi posizionarci nell’apposita Tile in quanto il sistema è congegnato per riversare quanto già inserito in “Gestione Spese” nella procedura di rendicontazione, ma occorre che un soggetto, Rup o chi per lui, proceda in tal senso.

Nella sezione “Gestione Spese” della Tile “Anagrafica di progetto” abbiamo già inserito i documenti contabili (mandati eccetera).

Occorre successivamente posizionarsi nella Tile “Rendicontazione” dove va selezionato il rendiconto che si vuole inserire con il tasto “Crea rendiconto”. È possibile optare per un rendiconto singolo o multiplo, relativo a più progetti.

Successivamente occorre selezionare i progetti da includere nel rendiconto.

Una volta inserito il Cup e il Clp - che attribuisce in maniera univoca i pagamenti al Clp - il sistema evidenzierà l’importo dei pagamenti da rendicontare.

Occorre a questo punto cliccare sulla lista dei pagamenti a costi reali.

È possibile selezionarli tutti oppure escluderne qualcuno, selezionando l’apposito tasto “Escludi

Una volta selezionati i pagamenti e i giustificativi, occorre salvare le modifiche e cliccare sul tasto “avanti”. A questo punto il sistema chiederà di generare un’attestazione.

Una volta data conferma, il sistema farà apparire un form da compilare con i dati del Rup eccetera, dove vanno inseriti, per l’appunto, i dati del soggetto responsabile, ruolo, ufficio eccetera. Vengono automaticamente evidenziate 5 attestazioni obbligatorie:

1) Verifica amministrativo contabile, in ordine ai controlli inerenti le verifiche anche in materia contabile e fiscale;

2) Titolarità effettiva, in ordine alla verifica della effettiva destinazione dei fondi;

3) Assenza di conflitto di interessi, in esito ai controlli sulle dichiarazioni rese, ex ante;

4) Assenza del doppio finanziamento, in ordine sempre al controllo delle dichiarazioni rese;

5) Rispetto della specifica condizionalità prevista dal progetto, secondo gli operational arrangements, della specifica misura, in esito al controllo della documentazione probatoria;

Per questi 5 items che sono obbligatori, va allegata la documentazione comprovante relativa. Diversamente si configura un blocco della procedura e il sistema non andrà oltre.

Per gli altri 3 occorre verificare i manuali della specifica misura, per esempio controlli sul tagging climatico, rispetto Dnsh, rispetto dei principi trasversali Pnrr quali politiche di genere eccetera.

Terminate correttamente queste fasi, si scarica l’attestazione compilata con tutti i dati, attraverso la funzione “Scarica attestazione”.

L’attestazione deve essere firmata digitalmente e deve essere ricaricata a sistema attraverso il tasto “Carica attestazione”.

Il sistema evidenzia le sezioni compilate e, nel caso in cui non vi siano problemi, sarà possibile procedere con l’invio del rendiconto formato, cliccando sul tasto “Invia rendiconto”.

Da questo momento il rendiconto cambia stato, passando dallo stato Bozza allo stato Da Controllare e non potrà essere modificato.

L’Amministrazione titolare di misura lo controllerà è potrà approvarlo formalmente. Se in seguito ai controlli formali e sostanziali effettuati dall’Amministrazione titolare di misura, sempre attraverso il portale Regis, non risultino anomalie o criticità di vario genere, il rendiconto sarà validato; diversamente verranno richieste integrazioni o controdeduzioni attraverso una specifica funzionalità.

Nel secondo caso il rendiconto potrà essere nuovamente riaperto dal soggetto attuatore e corretto o integrato con note o attestazioni.

È evidente che, per quanto vi siano degli automatismi che aiutano nella procedura descritta, la stessa risulti essere alquanto complessa, soprattutto per l’allegazione di documentazione probatoria e attestazioni.

Pertanto, al fine di consentire la lavorazione dei pagamenti già effettuati e presenti sul portale Regis, nella Tile “Anagrafica di progetto – gestione spese”, occorre attivarsi per la lavorazione almeno in BOZZA dei rendiconti, per poterli inviare appena possibile e porli all’esame delle amministrazioni titolari di misura non appena siano compilati in tutte le parti. Tanto al fine di scongiurare crisi di liquidità e l’innescarsi di quel tanto temuto corto circuito finanziario, dovuto proprio alla necessità di accelerazione della spesa – resa tanto più necessaria anche per il rispetto dei target in materia di tempestività dei pagamenti – e al mancato rientro dei fondi anticipati a causa della incompleta o carente attività di rendicontazione.

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