I temi di NT+L'ufficio del personale

Prova preselettiva, assegno ad personam, esperienza professionale e compensi per l'avvocatura

immagine non disponibile

di Gianluca Bertagna

Criteri per la prova preselettiva nei concorsi
È legittima la determinazione da parte della commissione esaminatrice del punteggio minimo richiesto per il superamento della prova preselettiva nonché di una penalizzazione di punteggio per le risposte errate, quando nel bando di concorso (legge speciale della procedura) sia fissato solo il numero massimo di candidati che possono essere ammessi alle prove successive. Lo ha affermato il Tar Umbria con la sentenza n. 630/2021 ricordando che:

- «anche in assenza di un'espressa prescrizione ad hoc, la commissione di concorso può discrezionalmente stabilire il punteggio minimo di idoneità (ma non anche il numero massimo dei candidati idonei) per limitare il numero dei candidati da ammettere alle prove scritte (Consiglio di Stato, ordinanza n. 5346/2005)»;
- «Appaiono pertanto destituite di fondamento le censure di parte ricorrente con cui ha sostenuto l'illegittimità della decisione assunta dalla commissione giudicatrice di stabilire un voto minimo per il superamento della preselezione e di prevedere al riguardo un voto negativo (meno 0,25 punti) per le risposte sbagliate, trattandosi di disposizioni coerenti con lo scopo di selezionare candidati preparati e meritevoli, e comunque non contrastanti con alcuna delle previsioni del bando di concorso, stabilente unicamente il numero massimo dei candidati ammissibili alla prova successiva».

Assegno ad personam riassorbibile del personale militare transitato ai ruoli civili
L'Aran ha inserito nella propria banca dati, a questo link , l'orientamento applicativo CFL128 con il seguente testo:
«L'assegno ad personam riassorbibile, relativo a un compenso fisso e continuativo di un dipendente transitato dai ruoli militari ai ruoli civili, è finanziato dal fondo del trattamento accessorio? Con riferimento alla problematica in oggetto si evidenzia che l'attuale disciplina sull'utilizzo delle risorse decentrate, contenuta all'articolo 68 del Ccnl 21 maggio 2018, che sostituisce integralmente le discipline in materia dei precedenti Ccnl, non annovera tra le destinazioni di utilizzo gli assegni ad personam della tipologia rappresentata».

Requisito dell'esperienza professionale nelle procedure selettive di reclutamento
La valorizzazione dell'esperienza professionale ha assunto connotati importanti dopo l'introduzione dell'articolo 10 del Dl 44/2021. Importante, quindi, questa sentenza del Tar Calabria, n. 1629/2021 dalla quale si evince che quando nel bando/avviso è previsto il requisito di ammissione della pregressa esperienza professionale per un determinato numero di anni nel corrispondente profilo professionale presso pubbliche amministrazioni o aziende private si deve ritenere utile solo il periodo con rapporto di lavoro subordinato e non anche quello svolto in mansioni conformi, ma in forma di volontariato o di collaborazioni occasionali.

Compensi per l'avvocatura comunale
I magistrati contabili della Liguria, con la deliberazione n. 76/2021/PAR hanno espresso le seguenti considerazioni rispetto i compensi dell'avvocatura comunale:

- l'ammontare dello stanziamento di bilancio del 2013 è l'importo massimo di salario accessorio erogabile in relazione a contenziosi, in primo luogo, chiusi nel medesimo esercizio con compensazione delle spese (principio di competenza) o nel precedente nel caso in cui lo stanziamento di bilancio 2013, in base ai regolamenti interni, facesse riferimento a quest'ultimo esercizio; quindi, non anche per giudizi conclusisi in esercizi precedenti e nemmeno quando il maggiore importo di propine sia quantificato in sentenza passata in giudicato;
- quando nelle annualità successive al 2013 siano state stanziate in bilancio risorse inferiori a quelle del 2013, stante il potere riduttivo riconosciuto all'ente, non è consentito liquidare somme fino al raggiungimento del limite anno 2013;
- in aderenza alla pronuncia nomofilattica delle sezioni riunite n. 51/2011/QM, deve ritenersi che tutti i compensi professionali ai legali interni non siano soggetti ai generali limiti previsti dalla normativa di finanza pubblica per la retribuzione accessoria del personale (oggi aventi fonte nell'articolo 23, comma 2, del Dlgs 75/2017), ma quelli, specifici, contenuti nell'articolo 9 del Dl 90/2014;
- il limite complessivo al trattamento retributivo accessorio degli avvocati comunali, fissato dall'articolo 9, comma 7, del Dl 90/2014, riferito al «trattamento economico complessivo», si computa al netto dei compensi professionali in questione;
- per la riconoscibilità dei compensi in caso di ricorsi amministrativi perenti ovvero conclusi per rinuncia della controparte, nonché di accoglimento parziale e non solo in quelli in cui sia rimasto intatto il provvedimento impugnato, si dovrà fare riferimento alla fonte secondaria di natura regolamentare che, a fronte della legge che si limita a individuare la fattispecie generale, mediante criteri di massima, è la sede deputata a declinarli nella casistica applicativa, secondo criteri congrui e ragionevoli;
- si deve procedere al riconoscimento di un debito fuori bilancio quanto il compenso abbia tutte le caratteristiche di erogazione ma non vi sia capienza in bilancio.