Fisco e contabilità

Rendiconto 2022, Anutel chiede a Piantedosi la riapertura dei termini

Proposta anche l'adozione di provvedimenti «mitigatori delle conseguenze del ritardo»

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di Daniela Casciola

Anutel scrive al ministro Piantedosi per chiedere la riapertura del termine per l'approvazione del rendiconto 2022 o l'adozione di provvedimenti «mitigatori delle conseguenze del ritardo».

L'iniziale coincidenza dei termini - si legge nella lettera - per l'approvazione del bilancio di previsione 2023 e del rendiconto della gestione 2022, fissati al 30 aprile 2023 (prima del differimento della scadenza per la deliberazione del bilancio di previsione, disposta dal Dm 19 aprile 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo in data 26/04/2023), ha messo in difficoltà i servizi finanziari degli enti, specie quelli di medio piccole dimensioni.

Poi , anche quest'anno, si pone il problema della corretta determinazione delle quote vincolate del risultato di amministrazione, riferite in particolare alle erogazioni statali del fondo funzioni fondamentali 2020, ai ristori di spesa e, sulla base di quanto previsto dal Dm 18 ottobre 2022, anche del fondo per la continuità dei servizi degli enti locali.

Proprio la necessità di consentire agli enti locali di riallineare le risultanze delle quote vincolate indicate nel rendiconto con quanto emerge dalla certificazione dell'utilizzo dei fondi Covid (e da quest'anno anche dei fondi erogati per fronteggiare il caro energia), ha spinto il legislatore, negli anni passati, a consentire ai Comuni la rideterminazione delle risultanze del rendiconto, anche dopo la scadenza di legge. Ma quest'anno ciò non è possibile.

Quindi l'Associazione chiede. la riapertura del termine per l'approvazione del rendiconto 2022 o, quanto meno, l'adozione di alcuni interventi normativi che consentano di attenuare le conseguenze del ritardo. Come la possibilità di rettificare le risultanze del rendiconto sulla base degli esiti della certificazione Covid-19 anno 2022; la previsione di una norma che eviti agli enti che non hanno approvato nei termini di legge il rendiconto 2022 e che provvedano al suo invio alla Bdap le limitazioni in materia di assunzioni o in materia di destinazione di parte del maggiore gettito dell'imposta municipale propria e della tassa sui rifiuti per il potenziamento delle attrezzature e all'incentivazione del personale delle strutture di gestione delle entrate o sulla possibilità di incrementare, oltre il limite di cui all'articolo 23, comma 2, del Dlgs 75/2017, l'ammontare della componente variabile dei fondi per la contrattazione integrativa destinata al personale in servizio, anche di livello dirigenziale, in misura non superiore al 5 per cento della componente stabile di ciascuno dei fondi certificati nel 2016.

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