Appalti

Semplificazioni, 34 miliardi (per ora) con corsia veloce

L'iter per la conversione parte dalla commissione Affari costituzionali della Camera

di G.Sa.

La «corsia veloce» prevista dall'articolo 44 del decreto legge Semplificazioni approvato dal Cdm venerdì (numero 77, andato in Gazzetta ufficiale il 31 maggio con una edizione straordinaria notturna) è destinata a diventare il punto di riferimento normativo e procedurale per le grandi opere, con lo stretto contingentamento dei tempi previsto dalla norma e il sistema di controlli e poteri sostitutivi affidati a Palazzo Chigi. E c'è da scommettere che la corsa a entrare nella «corsia veloce» sia già cominciata, come dimostra il fatto che le otto opere inserite riservatamente nelle ultime bozze del decreto sono già diventate dieci e valgono 34 miliardi (stima Ance).

In Parlamento - il decreto andrà in prima lettura alla Camera alle commissioni Affari costituzionali e Ambiente) - c'è da scommettere che pioveranno altre proposte di inserimento, magari in collegamento con la lista bis dei commissari richiesta dalle due Camere al ministro Giovannini.Un ruolo centrale nella procedura prevista dall'articolo 44 lo avrà un comitato speciale istituito ad hoc per il Pnrr presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici. Sarà presieduto dal presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e composto di altri 28 membri: sei dirigenti in servizio presso la Presidenza del Consiglio e i ministeri delle Infrastrutture, della Transizione ecologica, della Cultura, dell'Interno e dell'Economia; tre rappresentanti della Conferenza unificata delle Regioni e delle autonomie locali; tre rappresentanti degli ordini professionali; tredici esperti «scelti fra docenti universitari di chiara ed acclarata competenza»; un magistrato amministrativo, un consigliere della Corte dei conti e un avvocato dello Stato.

Il comitato speciale esprimerà il parere preliminare sui progetti, indicherà modifiche e integrazioni che le stazioni appaltanti dovranno apportare ai progetti per continuare l'iter approvativo, avrà un ruolo decisivo in caso di dissensi espressi nella conferenza di servizi con una «determinazione motivata, comunicata senza indugio alla stazione appaltante, con la quale individua le eventuali integrazioni e modifiche al progetto di fattibilità tecnico-economica rese necessarie dalle prescrizioni e dai pareri acquisiti in sede di conferenza di servizi». Il comitato speciale ha soltanto cinque giorni di tempo dalla conclusione dalla conferenza di servizi per approvare questa determinazione motivata.

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