Tempi stretti per il bilancio tecnico 2025-2027
Gli enti locali sono già alle prese con il bilancio 2025-2027, secondo il nuovo timing dettato già dallo scorso anno dal Dm 25 luglio 2023, di riforma del principio contabile applicato della programmazione (allegato 4/1 al Dlgs 118/2011).
Il processo di formazione del bilancio di previsione del prossimo triennio prende avvio con la predisposizione, da parte della giunta comunale, di un atto di indirizzo, redatto, come ricorda il principio contabile, con l’assistenza del segretario generale o del direttore generale. Atto con il quale la giunta stabilisce gli indirizzi che devono ispirare la predisposizione del bilancio tecnico da parte del responsabile del servizio finanziario. Si tratta di un atto che tiene conto di quanto già riportato dal Dup 2025/2027 (che la giunta ha già dovuto presentare al consiglio comunale entro lo scorso 31 luglio, fatta eccezione per gli enti che sono andati a elezioni lo scorso giugno), nonché dello scenario economico generale e del quadro normativo di riferimento.
Sulla scorta dei predetti indirizzi o anche in loro assenza, il responsabile del servizio finanziario, entro il prossimo 15 settembre, deve predisporre il cosiddetto “bilancio tecnico”, ossia il bilancio redatto a legislazione vigente e amministrazione invariata. La costruzione del bilancio tecnico non si limita tuttavia al mero scorrimento delle previsioni del secondo e del terzo anno del bilancio vigente e alla elaborazione (di solito mediante ribaltamento dell’ultimo anno) delle previsioni per il terzo anno del nuovo triennio 2025/2027, ma deve tenere conto dell’impatto che le normative e le condizioni economiche vigenti potranno avere sui futuri esercizi. Così, ad esempio, si dovrà valutare la proiezione del gettito dei tributi e delle altre entrate, tenendo conto degli indirizzi in materia di tariffe e aliquote contenuti nel Dup o nell’atto di indirizzo della giunta, nonché della presumibile evoluzione delle basi imponibili. I trasferimenti potranno essere considerati solo se già previsti dalle vigenti norme oppure se hanno carattere strutturale.
Dal lato delle spese, una particolare attenzione deve essere rivolta a quelle del personale, tenendo conto dell’evoluzione della spesa specie nell’ultimo anno, sulla base dei piani assunzionali già stabili nel Piao vigente e delle risorse disponibili che l’ente dovrebbe avere già quantificato nel Dup 2025/2027, pur in assenza del nuovo piano triennale dei fabbisogni del personale. Operando in buona sostanza la valutazione prospettica della sostenibilità finanziaria dei piani assunzionali che la Corte dei conti richiede venga posta in essere all’organo di revisione in sede di rilascio del parere sul fabbisogno del personale.
Sempre dal lato delle spese, ferma restando la necessità di una prudente valutazione di quelle energetiche, che hanno rappresentato uno dei punti più dolenti dei bilanci degli ultimi anni, si dovrà tenere conto dell’impatto della recente rilevate dinamica inflazionistica sui prezzi dei servizi, specie di quelli in scadenza, le cui gare per l’affidamento dovranno essere bandite nel corso del triennio. In questa ottica deve essere posta particolare attenzione sugli effetti del nuovo contratto di lavoro dei dipendenti delle cooperative sociali, che impatta in modo rilevante sul costo dei servizi alle stesse affidate dai Comuni.
Dal lato dell’indebitamento dovrà essere valutato l’effetto sulla spesa corrente di quello previsto nel triennio, sulla scorta di quanto già indicato dall’attuale bilancio, specie per i mutui che presentano un tasso variabile.
Tale analisi preventiva è necessaria per rilevare sin da subito eventuali squilibri che, come stabilito dal principio contabile, il responsabile del servizio finanziario deve tempestivamente segnalare all’organo esecutivo, al segretario e al direttore, con la richiesta di individuare gli interventi da inserire nella nota di aggiornamento al Dup e nel bilancio di previsione per compensare gli squilibri, attraverso maggiori entrate e/o minori spese. A questo fine il responsabile del servizio finanziario segnala i possibili interventi da adottare per riequilibrare il bilancio (ad esempio l’aumento di imposte e tasse, il potenziamento della lotta all’evasione, il miglioramento della riscossione delle entrate, la riduzione di spese non ricorrenti fornendone l’elenco con i relativi stanziamenti). Anche in assenza di indirizzi il responsabile finanziario deve predisporre il bilancio tecnico in equilibrio, procedendo eventualmente a decurtare le spese ricorrenti non contrattualizzate relative alle funzioni non fondamentali (come, ad esempio, la cultura e il turismo) e le spese non ricorrenti non impegnate (trasferimenti, contributi, eccetera). Si tratta ovviamente di un intervento tecnico che non impedisce successivamente alla giunta comunale di individuare misure alternative a quelle ipotizzate dal responsabile finanziario.
Il bilancio tecnico, con tutti i numerosi allegati previsti dal principio contabile, deve essere inviato, entro il 15 settembre, a tutti i responsabili dei servizi, oltre che alla giunta, al segretario generale e al direttore, affinché i responsabili possano provvedere, entro il 5 ottobre, a formulare proposte di modifica e integrazione delle previsioni del bilancio tecnico. Nel caso in cui sia stato rilevato dal responsabile del servizio finanziario uno squilibrio in sede di costruzione del bilancio tecnico, lo stesso invita i responsabili di spesa a individuare le spese di competenza che possono essere ridotte, e quelli di entrata a proporre gli interventi per accrescere le entrate e la loro capacità di riscossione. Si ricorda che la mancata risposta da parte dei responsabili di entrata e di spesa equivale a condivisione delle previsioni del bilancio e delle correlate responsabilità.
Una volta ricevute le richieste dei responsabili, il responsabile del servizio finanziario iscrive in bilancio le stesse, segnalando alla giunta, al segretario e al direttore eventuali squilibri al fine di ricevere le direttive necessarie per eliminarli. Il tutto in tempo utile per l’invio del bilancio in equilibrio alla giunta entro il 20 ottobre. Giunta che ha quindi tempo fino al 15 novembre per licenziare il documento (potendo ovviamente chiedere correttivi allo stesso, mantenendo l’equilibrio), al fine della sua presentazione al consiglio comunale e all’organo di revisione per il relativo parere. Il tutto per giungere alla meta dell’approvazione entro il 31 dicembre.
(*) Vicepresidente Anutel
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