I temi di NT+L'ufficio del personale

Trasferimenti, progressioni, congedi e concorsi

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di Gianluca Bertagna

La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa.

Trasferimento del pubblico dipendente per assistere disabile
Il Consiglio di Stato, sezione II, con la sentenza 21 giugno 2023 n. 6080, ha stabilito che il pubblico dipendente non ha diritto al trasferimento presso una sede di servizio più vicina possibile alla residenza di un famigliare disabile da assistere (articolo 33 della legge 104/1992) quando con questa coabitino altri famigliari/parenti o alcuni di essi risultino domiciliati in località più prossima, a prescindere dalla loro dichiarata "indisponibilità" a prestare il supporto ed in assenza di cause impeditive a svolgere l'attività assistenziale necessaria (età non avanzata ed assenza di condizioni che impediscano la possibilità di accudimento). Questa condizione fa venire meno il primo dei presupposti per l'accoglimento dell'istanza ed elimina la necessità di approfondire la condizioni funzionali e di organico dell'amministrazione datrice di lavoro.

Controversie in materia di progressioni
«I concorsi riservati ai dipendenti interni si considerano rivolti alla assunzione» - e, pertanto, le relative controversie sono sottratte alla giurisdizione del giudice ordinario, in favore del giudice amministrativo - se risultano finalizzati a "progressioni verticali" consistenti nel passaggio a posizioni funzionali qualitativamente diverse, che sia tale da comportare "una novazione oggettiva del rapporto di lavoro", mentre restano devolute alla giurisdizione del giudice ordinario le procedure per lo "scorrimento orizzontale" da una posizione ad un'altra all'interno della stessa area funzionale». È quanto ricordato dal Tar Lazio-Roma, sezione V, nella sentenza 15 giugno 2023 n. 10265.

Attività professionale svolta durante il congedo
La Corte dei conti, sezione giurisdizionale Veneto, con la sentenza n. 88/2023, ha affermato che il pubblico dipendente che durante il congedo per assistere un famigliare disabile (articolo 42, comma 5, Dlgs 151/2001), fruito in modo continuativo o frazionato, svolga attività libero professionale (anche in regime di associazione tra professionisti) per qualsiasi tipo di committente (privato o pubblico), deve risarcire il danno patrimoniale cagionato all'amministrazione datrice di lavoro pari all'indennità percepita; la normativa è chiara nel vietare, durante detto periodo di astensione, qualsiasi tipo di attività lavorativa.

Valutazione dei titoli nelle procedure concorsuali
La commissione esaminatrice - quando chiamata a farlo - non può stabilire i sub-punteggi per i titoli valutabili (per ogni singola categoria: titoli culturali, titoli di servizio, titoli per incarichi, partecipazione a gruppi di lavoro, pubblicazioni, docenze eccetera) in modo irragionevole ed illogico. Lo ha affermato il Consiglio di Stato, sezione VII, nella sentenza 26 giugno 2023 n. 6237, precisando che si verifica la suddetta ipotesi quando (ad esempio), sulla base dei singoli pesi fissati dalla commissione(in termini di punteggio attribuibile), nella pratica, risulta impossibile il conseguimento, in una delle sottocategorie, del punteggio massimo previsto dal bando, oppure il conseguimento di un punteggio anche soltanto significativo rispetto al valore assegnato dal medesimo alla valutazione dei titoli, così come quando ne risulti alterato l'equilibrio tra le diverse categorie o, addirittura, il peso dei titoli sulla valutazione finale.