Urbanistica

Venezia, il Governo blocca le grandi navi e avvia il risanamento della laguna

Giovannini: stanziati 157 milioni per gli approdi temporanei a Marghera

immagine non disponibile

di Raul de Forcade

Il Governo ha mantenuto l’impegno di eliminare, per le grandi navi da crociera, la possibilità di navigare nel cuore di Venezia. Dal primo agosto si lavorerà per consentire il loro attracco provvisorio a Marghera e alla creazione, ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, di approdi offshore.

È quanto ha deciso ieri il consiglio dei ministri, con un decreto legge che prende una decisione netta su una questione che era sub judice dal 2012, anno del naufragio di Costa Concordia. Disastro che ha portato alla ribalta le preoccupazioni di chi giudicava un rischio far navigare grandi navi lungo la Giudecca per permettere loro di giungere fino alla Marittima. Il Dl stabilisce il divieto di navigazione a Venezia e nelle vie marittime definite di interesse culturale.

Lo stop dal primo agosto è previsto per le navi con almeno una di queste caratteristiche: più di 25mila tonnellate di stazza lorda; più di 180 metri di lunghezza; più di 35 metri di altezza; impiego di combustibile in manovra con contenuto di zolfo uguale o superiore allo 0,1%. Il dl stabilisce, poi, compensazioni in favore delle compagnie di navigazione, del gestore del terminal di approdo interessato dal divieto di transito, delle imprese titolari di contratti d’appalto di attività comprese nel ciclo operativo e dei lavoratori dei comparti della navigazione e della logistica connessa al transito delle grandi navi. Le unità che non hanno le quattro caratteristiche indicate nel Dl, e che sono dunque considerate sostenibili, potranno continuare ad attraccare alla stazione marittima (si tratta di navi molto piccole).

Il Dl nomina anche il presidente dell’Autorità di sistema portuale di Venezia commissario straordinario per alcuni compiti: realizzazione di almeno quattro punti di attracco temporanei nell’area di Marghera, destinati anche alle navi grandi navi da crociera; manutenzione dei canali esistenti (previa Via); interventi accessori per il miglioramento dell’accessibilità nautica e della sicurezza della navigazione. La norma entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il provvedimento, ha detto Franceschini, «supera le stesse prescrizioni dell’Unesco e stabilisce un principio inderogabile, dichiarando monumento nazionale le vie urbane d’acqua bacino di San Marco, canale di San Marco e della Giudecca».

Nel decreto, gli ha fatto eco Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture, «sono stati decisi investimenti per 157 milioni per realizzare approdi temporanei all’interno dell’area di Marghera. Un passo indispensabile per tutelare l’integrità ambientale, paesaggistica, artistica e culturale di Venezia, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Siamo convinti che la difesa di Venezia e della sua laguna, unita a consistenti investimenti per il suo futuro economico e sociale, sia una ricchezza per tutto il Paese». Previsti anche, assicura palazzo Chigi, «i lavori di completamento del Mose; e si realizzerà in tempi brevi l’Autorità della laguna con la rinascita del Magistrato alle acque». Le grandi navi a Marghera, secondo il presidente di Confturismo Veneto, Marco Michielli, sono «un buon compromesso».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©