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«A4 prossima al collasso, serve la quarta corsia tra Brescia Est e Mestre»

La concessionaria Brescia-Padova (gruppo Abertis) presenta il progetto al Mit. Investimento da 3,5 miliardi: 3 anni per la progettazione, 10 anni per la realizzazione

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di Marco Morino

La ripresa del traffico post Covid sta mettendo a nudo tutta la debolezza e la fragilità della rete autostradale nazionale, realizzata oltre 50 anni fa e oggi palesemente inadeguata a sostenere lo sviluppo di un paese moderno. In uno scenario al 2050, la mobilità è prevista in crescita e strade e autostrade sono destinate a conservare un ruolo dominante, con una quota di circa il 70% per il trasporto di persone e merci. L’ultimo allarme è di ieri, viene dal Nord Est e riguarda un corridoio strategico per l’intero sistema industriale italiano. Lo lancia il gruppo spagnolo Abertis, che attraverso A4 Holding gestisce la ex Serenissima, cioè il tratto dell’autostrada A4 Brescia Verona Vicenza Padova e la A31 Valdastico. Sotto i riflettori c’è proprio la Brescia Padova.

Dice Gonzalo Alcalde, presidente del gruppo A4 Holding: «Con la ripresa post Covid è esploso un problema di congestione lungo la A4. È il momento di trovare delle soluzioni, d'intesa con il Mit (ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ndr) e con il territorio. La nostra concessione scadrà nel dicembre del 2026, ma non è importante chi gestirà questa autostrada in futuro, se noi o altri. L’importante è prendere coscienza dei problemi e ragionare sulle soluzioni».

Tocca a Bruno Chiari, direttore generale della ex Serenissima, entrare nel merito della questione: «Noi crediamo che sia indispensabile avviare un confronto serio con tutti i portatori di interesse sull’opportunità di realizzare una quarta corsia dallo svincolo di Brescia Est fino al Passante di Mestre. È questa la proposta che presentiamo al ministero e sulla quale attendiamo una valutazione». L’analisi costi-benefici, condotta dalla società Autostrada Brescia Padova, evidenzia che i benefici del progetto sono due volte superiori ai costi: l’investimento è stimato in 3,5 miliardi di euro; i tempi di progettazione in 3 anni; i tempi di realizzazione in 10 anni. Continua Chiari: «L’investimento sarebbe economicamente sostenibile con minimi ritocchi tariffari, in linea con gli incrementi programmati dovuti all’inflazione. Non ci sarebbe alcun esborso da parte dello Stato. Sarebbero tutti finanziamenti privati». Una curiosità: il progetto in questione è stato denominato esa4, acronimo di evoluzione sostenibile dell’autostrada A4 tra Brescia e Padova.

Ma perché una quarta corsia tra la Lombardia orientale e la Laguna? Il tratto autostradale tra Brescia e Padova, della lunghezza di oltre 146 chilometri, insiste su un’area di circa 5 milioni di abitanti, ad altissima densità industriale. Lo studio evidenzia come questo tratto sia l’unico servito ancora da 3 corsie per senso di marcia, se si prendono in considerazione i diversi tratti in variante dell’autostrada A4 tra Milano e Venezia (come la Brebemi e il Passante di Mestre). Tra Brescia e Padova, l’autostrada A4 ha raggiunto i livelli di traffico pre pandemia, totalizzando poco meno di 90mila veicoli teorici medi giornalieri (dato riferito all’anno 2022), di cui il 30% veicoli pesanti e presentando ormai fenomeni di congestionamento per lunghe ore della giornata. Le proiezioni effettuate al 2040 mostrano un’ulteriore crescita del livello del traffico del 6,5%, superando quota 95mila veicoli teorici medi giornalieri, che porteranno all’ulteriore decadimento dei livelli di servizio trasportistici. Prosegue Chiari: «Le opere programmate o in fase di realizzazione nell’area (come il completamento della Pedemontana Veneta o la terza corsia in A22 tra Modena e Bolzano, o ancora la nuova linea di alta velocità ferroviaria tra Milano e Venezia), anche quando entreranno in esercizio, non sono né saranno in grado di sottrarre il traffico necessario a ridurre sensibilmente i fenomeni di congestionamento, anche considerando un trasferimento modale (gomma-ferro) con l’alta capacità ferroviaria pari al 10%».

La presentazione al ministero del progetto sulla quarta corsia da parte di Autostrada Brescia Padova è imminente. Dopo l’estate, spiegano i vertici della concessionaria ex Serenissima, si aprirà la fase di dialogo con i territori, «con lo scopo di raccogliere, analizzare e condividere indicazioni e suggerimenti che siano in grado di migliorare ulteriormente il progetto e renderlo ancora più rispondente ai fabbisogni delle realtà interessate»

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