Appalti

Caro-materiali, sbloccate le compensazioni del Mit per 362 stazioni appaltanti

In Gazzetta il decreto delle Infrastrutture riferito alle lavorazioni eseguite tra il 1° gennaio e il 31 luglio 2022

di Mauro Salerno

Buone notizie per imprese e stazioni appaltanti. Dopo un impasse di mesi, si sblocca un nuovo segmento delle compensazioni per gli extra-costi sostenuti dalle imprese di costruzione per l'eccezionale aumento dee prezzi dei materiali e dell'energia.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (n. 102 del 3 maggio 2023) il decreto del ministero delle Infrastrutture del 30 marzo 2023 con l'approvazione delle istanze di accesso al fondo contro il caro-materiali presentate dalle stazioni appaltanti in relazione alle opere eseguite e contabilizzate tra il primo gennaio e il 31 luglio 2022. Si tratta di richieste rimaste a lungo bloccate, tanto che nell'ultima ricostruzione dell'Ance risultavano eseguiti pagamenti limitati al 2% per questa tranche di fondi. Con una situazione che rischia di diventare ogni giorni più difficile da gestire, tanto che in Sicilia (sulla Siracusa-Gela e sulla Palermo-Messina) proprio in questi giorni ci sono stati due casi di fermo dei lavori dovuti proprio al mancato riconoscimento delle compensazioni a favore delle imprese.

Con il decreto pubblicato oggi, Porta Pia riconosce a 362 stazioni appaltanti le somme, a valere sul Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche previsto dal decreto Aiuti (art. 26 del Dl 50/2022), per far fronte alle richieste avanzate dalle imprese. In totale si tratta di fondi per un totale di 17,4 milioni.

Nel decreto è pubblicato anche l'elenco completo delle quote riconosciute dal Mit a ciascun ente.

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