I temi di NT+L'ufficio del personale

Concorsi, denuncia di infortunio, modifica organizzativa e licenziamento disciplinare

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di Gianluca Bertagna

La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa

Concorsi, orientamenti su criteri e pubblicazione

Il Tar Calabria (sentenza n. 374/2025) ha confermato che l’assenza di pubblicazione anticipata dei criteri di valutazione delle prove concorsuali non invalida la procedura, purché tali criteri vengano fissati e verbalizzati prima della correzione delle prove scritte. Questo garantisce trasparenza e imparzialità, evitando favoritismi.
Inoltre, la mancata pubblicazione preventiva può determinare l’annullamento della procedura solo se ha effettivamente causato un danno concreto a un candidato.
Infine, è legittimo che l’amministrazione verifichi i requisiti di partecipazione in qualsiasi momento, preferibilmente solo per i candidati che superano tutte le prove, secondo criteri di efficienza.

Applicativi per la comunicazione/denuncia di infortunio

L’Inail ha pubblicato l’avviso che, a partire dal 16 maggio 2025, sarà disponibile la versione aggiornata degli applicativi per la “Comunicazione di Infortunio” e “Denuncia/Comunicazione di Infortunio”, con l’introduzione di un nuovo campo obbligatorio per l’acquisizione dell’informazione relativa all’eventuale accadimento di infortuni in cantiere.
Si avvisa che, per l’invio di comunicazioni e denunce in modalità offline o in cooperazione applicativa, gli utenti devono aggiornare i loro sistemi entro il 15 maggio 2025.

Modifica della struttura organizzativa dell’ente

Il dirigente o responsabile che prepara la deliberazione per la modifica dell’assetto organizzativo dell’ente e fornisce il parere di regolarità tecnica può trovarsi in una situazione di potenziale conflitto di interessi, soprattutto se, in un contesto di poche posizioni dirigenziali, la modifica possa portare a un incarico dirigenziale superiore o di maggiore responsabilità.
A questo proposito, il Tar Emilia-Romagna, sezione staccata di Parma, con la sentenza n. 159 dell’11 aprile 2025, ha sottolineato che se un funzionario esprime il parere di regolarità tecnica ma è anche direttamente coinvolto nella modifica dell’organizzazione (ad esempio, se può beneficiare del risultato della deliberazione), si crea un conflitto tra l’interesse pubblico e l’interesse personale del funzionario.
Il Consiglio di Stato ha ribadito che, in caso di conflitto di interessi, il funzionario deve astenersi e segnalare la situazione, in linea con quanto previsto dall’articolo 6-bis della legge n. 241/1990.
Nel caso esaminato, la posizione del Vice Segretario comunale è risultata conflittuale in quanto l’incarico di dirigenza di maggiore responsabilità avrebbe avuto un impatto diretto sul suo stesso ruolo, influenzando la posizione lavorativa di chi esprime il parere.

Licenziamento disciplinare anche per condotte extralavorative

L’aran, nella newsletter n. 6 del 9 aprile 2025, ha segnalato l’ordinanza della Corte di Cassazione, sezione lavoro, n. 3971 del 16 febbraio 2025, che chiarisce un punto importante riguardo al licenziamento per condotte extralavorative.
Secondo la Corte, la “giusta causa” per il licenziamento non riguarda solo il grave inadempimento degli obblighi lavorativi, ma si estende anche a comportamenti extralavorativi che, pur avvenendo al di fuori dell’orario di lavoro, possano danneggiare irrimediabilmente il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore.
Le condotte extralavorative che ledono il vincolo fiduciario e compromettano la funzionalità del rapporto di lavoro, anche indirettamente, possono giustificare un licenziamento disciplinare. In particolare, comportamenti contrari all’etica comune o che danneggiano gli interessi del datore di lavoro possono essere considerati come motivo di licenziamento.
La Corte ha evidenziato che non è necessario che ci sia un danno economico diretto, ma che la condotta debba essere tale da compromettere la fiducia reciproca e l’efficienza del rapporto lavorativo.