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Concorsi, inserire accidentalmente in busta il contrassegno del banco può costare il posto

Anche se è una fattispecie nettamente differente da quelle in cui i candidati appongono ai propri elaborati dei segni grafici particolari e anomali che possono essere interpretati quali elementi di riconoscimento

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di Pietro Alessio Palumbo

Secondo il Tar Lazio (sentenza n. 15735/2024) buona fede e concitazione d’esame non giustificano: inserire distrattamente nella busta contenente la prova di concorso il foglietto con nome e cognome che contrassegna il banco vale l’annullamento della prova stessa e ogni speranza di vedersi attribuito il posto a concorso. Per il giudice capitolino questa (sfortunata) fattispecie è nettamente differente da quelle in cui i candidati appongono ai propri elaborati dei segni grafici particolari e anomali...