Gli effetti sul bilancio del passaggio da Tari a tariffa
di Stefano Baldoni (*) - Rubrica a cura di Anutel
La costruzione dei bilanci di previsione "tecnici" 2024/2026, introdotti dal Dm 25 luglio 2023, sta evidenziando in molti enti un difficile raggiungimento degli equilibri correnti, a causa della crescita delle spese per il prossimo triennio legate, in particolare, alla dinamica inflazionistica e dell'incertezza dell'andamento dei costi energetici.
Tra le diverse soluzioni che gli enti stanno valutando per il raggiungimento dell'equilibrio vi è il passaggio dalla tassa sui rifiuti alla tariffa corrispettiva, prevista dall'artIcolo 1, comma 668, della legge 147/2013.
Il passaggio alla tariffa corrispettiva, affidata al gestore del servizio rifiuti come prevede il medesimo comma 668, fa "uscire" dal bilancio degli enti tutte le poste di entrata e di spesa legate al servizio di gestione dei rifiuti, con un probabile vantaggio sugli equilibri correnti.
Come è noto, infatti, l'impatto dei piani economico-finanziari del servizio e del relativo finanziamento sui bilanci degli enti non è neutro, a causa dell'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità relativo ai proventi della tassa, solo parzialmente finanziato da quest'ultima.
Tra i costi "efficienti" che il comune, come gestore della tariffa e dei rapporti con l'utenza, deve inserire nel piano economico finanziario (i cui criteri per la definizione dei piani del sottoperiodo regolatorio 2024/2025 sono stati recentemente approvati dall'ARERA, con la deliberazione n. 389 del 3/8/2023) vi è l'accantonamento al fondo svalutazione crediti (nella componente ACC del costo d'uso del capitale), corrispondente nel bilancio dell'ante al fondo crediti di dubbia esigibilità. Il fondo svalutazione crediti ha la funzione di inserire tra i costi del servizio, che concorrono a determinare le entrate tariffarie massime del periodo, gli oneri potenziali e futuri derivanti dalle inesigibilità dei crediti (sempre con la regola del a-2, ossia del riferimento ai costi del secondo anno precedente); funzione simile ma non coincidente con quella del fondo crediti di dubbia esigibilità di natura finanziaria, che mira invece ad evitare che siano spese entrate imputate all'esercizio, ma di dubbia riscuotibilità. Tuttavia, la quota di accantonamento al fondo svalutazione crediti inseribile nel piano economico finanziario del servizio e, quindi, in corrispondenza, la quota del fondo crediti di dubbia esigibilità del bilancio che trova copertura con la Tari, è inferiore all'accantonamento obbligatorio al fondo crediti di dubbia esigibilità da inserire nel bilancio, determinato secondo le regole del principio contabile 4/2. L'articolo 16 del MTR-2 (metodo tariffario per il periodo 2022-2025, come aggiornato per il biennio 2024/2025) stabilisce che, nel caso della TARI tributo, la valorizzazione della componente a copertura degli accantonamenti relativi ai crediti non può eccedere il valore massimo dell'80% del fondo crediti di dubbia esigibilità. Senza considerare che l'eventuale accantonamento al fondo svalutazione crediti appostato dal comune nel "pef grezzo", potrebbe subire un taglio nell'eventuale superamento del limite di crescita tariffario (articolo 4 MTR-2). In definitiva, una parte, alle volte rilevante, dell'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità relativo alla TARI è coperta da risorse correnti dell'ente diverse dal tributo.
L'uscita delle poste attive e passive del servizio dal bilancio dell'ente determina, quindi, un beneficio nell'equilibrio corrente (da verificare ovviamente caso per caso), liberando risorse particolarmente utili per la quadratura dei bilanci.
Tuttavia, il passaggio alla tariffa corrispettiva, oltre a dover essere valutato bene sotto tutti gli aspetti, non è possibile per tutti i comuni. Il comma 668 dell'articolo 1 della legge 147/2013 ricorda che solo i comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento di cui all'articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo della TARI.
La norma presuppone, quindi, che l'ente, nell'espletamento del servizio, misuri puntualmente le quantità di rifiuti conferite da tutti gli utenti al medesimo servizio. La misurazione può avvenire con diverse modalità tecniche, come ha stabilito il Dm 20 aprile 2017. Tutti gli utenti devono essere identificati da un codice univoco e i rifiuti dagli stessi conferiti devono essere misurati in termini di peso o di volume, quanto meno per la componente di rifiuto indifferenziata (mentre è facoltativa la misurazione delle frazioni conferite in forma differenziata). La misurazione può avvenire in forma individuale (come, ad esempio, utilizzando cassonetti personalizzati, sistemi di pesatura a bordo, sacchi, eccetera) oppure collettiva per gruppi di utenze (con cassonetti comuni, i cui rifiuti vengono ripartiti tra gli utenti con criteri presuntivi).
Soltanto gli enti che hanno perfezionato la modalità di misurazione dei rifiuti conferiti da tutti gli utenti (domestici e non domestici) possono legittimamente optare per il passaggio a tariffa e non anche quelli che, invece, adottano ancora sistemi di raccolta dei rifiuti in modo indistinto, mediante, ad esempio, cassonetti stradali.
Si tratta quest'ultima di una precisazione importante, in quanto l'assenza di tale presupposto, oltre a rendere in molti casi impossibile l'applicazione di vera tariffa puntuale, mina il presupposto giuridico del prelievo.
Gli enti che invece soddisfano suddetta condizione giuridica potranno valutare il passaggio a tariffa, passaggio che, oltre a tutti gli adempimenti normativi conseguenti, richiede la corretta e puntuale definizione delle modalità organizzative tra gestore e comune. Si ricorda che anche in regime di tariffa l'approvazione della disciplina regolamentare compete ai singoli comuni, mentre per quanto riguarda la competenza tariffaria è necessario verificare le singole discipline regionali, in presenza degli enti di governo degli ambiti territoriali ottimali.
In definitiva, una soluzione che potrebbe alleggerire i bilanci correnti degli enti nell'immediato (spostando il rischio di morosità sui gestori, almeno in una prima fase), ma che deve essere valutata attentamente non solo alla luce di quanto sopra, ma, soprattutto, negli aspetti organizzativi interni, tecnici e di impatto sull'utenza. Con l'obiettivo di costruire una reale tariffa corrispettiva e non, come talvolta oggi capita, caratterizzata da numerose componenti presuntive e con uno scarso livello di corrispettività.
(*) Vice presidente Anutel
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LE PROSSIME INIZIATIVE ANUTEL
CORSI IN PRESENZA
26/09/2023, Sale (Al): Il piano integrato di attività e organizzazione (Piao) ed il sistema di misurazione e valutazione (9,00-14,00)
29/9/2023, Sede Nazionale Anutel di Montepaone (Cz): Nuove risorse per gli enti locali: come acquisirle, gestirle e rendicontarle (9,00-13,00 – 15,00-17,30)
10/10/2023, Rimini: Tributi locali: "approccio" e "rapporto" con il (nuovo) codice della crisi d'impresa (9,00-13,00 / 14,00-16,00)
11/10/2023, Novara: Novità normative in vista del bilancio 2024/2026 (9,00-14,00)
24/10/2023: Piacenza: Alcune agevolazioni nell'imu: esenzioni per enti ecclesiastici ed enti non commerciali, riduzioni per fabbricati di interesse storico o artistico (9,00-16,30)
25/10/2023, Vercelli: Aspetti di rilievo e novità nella gestione Tari (9,00-14,00)
16/11/2023, Asti: L'impatto contabile del nuovo codice dei contratti - i riflessi contabili del Pnrr (9,00-14,00)
VIDEOCORSI IN MATERIA TRIBUTARIA/RISCOSSIONE
13/9/2023-14/09/2023: Corso di preparazione e qualificazione per funzionari responsabili della riscossione (9,00-13,00 / 14,30 – 18,30)
18/09/2023: Corso per nuovi operatori Tari - I modulo (15,30-17,30)
19/9/2023: La riscossione del canone idrico (10,00-12,00)
19-21/9/2023 – 3-5-10/10/2023: Corso di abilitazione per accertatore delle entrate locali legge 296/2006, articolo 1, comma 179
21/9/2023: Imu ed aree edificabili – interventi sul patrimonio esistente (10,00-12,00)
27-28/9/2023: Corso di aggiornamento biennale per funzionari responsabili della riscossione già in possesso di qualifica e nominati ai sensi dell'articolo 1, comma 793, legge 160/2019 (10,00-12,00)
4/10/2023: La riscossione tra prescrizione e la decadenza. Cosa accade entro la fine del 2023 (10,00-12,00)
10-11/10/2023: Corso di formazione per messi notificatori legge finanziaria 2007 commi 158, 159, 160, 161 con esame di idoneità (9,00-11,00/15,00-17,00)
16/10/2023: La diversificazione e l'adozione delle aliquote Imu dal 2024 (15,30-17,30)
16/10/2023: Corso di aggiornamento per comandi di polizia locale: riscossione coattiva delle sanzioni amministrativ-e pecuniarie del cds (9,00-11,00)
17/10/2023: Il Pef Tari: la revisione biennale 2024-2025 e gli altri adempimenti Arera (9,00-11,00)
18/10/2023: La nuova Imu per nuovi operatori – I modulo (15,30-17,30)
18/10/2023: Il processo tributario telematico; la pratica nella teoria (9,00-12,00)
19/10/2023: Imposta di soggiorno: dal controllo delle dichiarazioni e dei pagamenti alla compilazione degli avvisi di accertamento e loro notifica (15,30-17,30)
25/10/2023: Il punto sull'imposta di soggiorno (10,00-12,00)
25/10/2023: La nuova Imu per nuovi operatori - II modulo (15,30-17,30)
26/10/2023: Imu ed aree edificabili – diritti edificatori ed aree pertinenziali (10,00-12,00)
VIDEOCORSI IN MATERIA FINANZIARIA
13/9/2023: - La contabilità armonizzata negli enti locali tra approfondimenti teorici e soluzioni pratiche (15,30-17,30)
18/9/2023: Corso di aggiornamento professionale: la destinazione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie nel codice della strada (9,00-11,00)
19/9/2023: Imposta di bollo 2023 applicata agli enti locali: tra digitalizzazione e semplificazione (9,30-11,30)
21/09/2023: Il processo di bilancio negli enti locali a seguito dell'entrata in vigore del decreto mef 25 luglio 2023: l'introduzione del bilancio tecnico (9,30-11,30)
26/9/2023: Il sistema di bilancio negli enti locali (15,30-17,30)
27/9/2023: Corso "base" sull' Iva plicata agli enti locali (9,00-11,00)
28/09/2023: I debiti fuori bilancio: dal riconoscimento alla contabilizzazione, contesto normativo e contabile (10,00-12,00)
11/10/2023: Percorso guidato per la predisposizione del bilancio di previsione 2024 – 2026 (15,30-17,30)
25/10/2023: Corso "avanzato" sulla gestione iva del patrimonio immobiliare da parte degli enti locali (9,00-11,00)
27/10/2023: La contabilizzazione delle opere pubbliche: dall'inserimento in bilancio di previsione all'evoluzione dei cronoprogrammi, tra Fpv, accertamenti impegni e reimputazioni (10,00-12,00)
6/11/2023: Il disegno di legge di bilancio 2024, prime riflessioni sul bilancio degli enti locali (9,00-11,00)
VIDEOCORSI ALTRE MATERIE (APPALTI, PERSONALE, PRIVACY, TRASPARENZA)
18/9/2023: Il nuovo codice dei contratti dalla programmazione all'aggiudicazione (15,30-17,30)
20/9/2023: Il contenzioso negli appalti pubblici secondo il nuovo Dlgs 36/2023 (10,00-12,00)
20/09/2023: L'antiriciclaggio nella pubblica amministrazione – I parte (15,30-7,30)
21/9/2023: Prime questioni e prassi applicative del nuovo codice dei contratti pubblici di cui al Dlgs 36/2023 (15,30-17,30)
26/09/2023: Il punto sulle recenti novità in materia di personale degli enti territoriali – parte 1 (10,00-12,00)
27/09/2023: L'antiriciclaggio nella pubblica amministrazione - II parte (15,30-17,30)
2/10/2023: Il nuovo codice dei contratti: stipula ed esecuzione del contratto (15,30-17,30)
3/10/2023: Il punto sulle recenti novità in materia di personale degli enti territoriali – parte 2 (10,00-12,00)
23/10/2023: Corso di aggiornamento e approfondimento professionale in materia di priva
24/2023: Il nuovo codice degli appalti: modalità operative per gli enti locali al fine di deflazionare il contenzioso (10,00-12,00)
7/11/2023: Il diritto di accesso nel Dlgs 36/2023: la trasparenza, l'accesso e le comunicazioni (10,00-12,00)
29/11/2023: I controlli collaborativi della corte dei conti: tra preventivo, salvaguardia, consuntivo e consolidato (10,00-12,00)
CORSO PER GLI ORGANISMI INDIPENDENTI DI VALUTAZIONE (OIV)
PROGRAMMAZIONE, PERFORMANCE E RISK MANAGEMENT NEGLI ENTI LOCALI
Corso che consente l'acquisizione dei crediti formativi richiesti dalla legge ai componenti degli OIV.
Corso FAD 2023: Programmazione, Performance e Risk Management negli Enti Locali
- IL CORSO si terrà dal 6 al 24 NOVEMBRE 2023.
http://www.anutel.it/data/allegati/iniziative/corsofadNov2023.pdf
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