I temi di NT+Tributi e bilanci a cura di Anutel

Il difficile ruolo dei sindaci nei Comuni, ma sui territori mancano segretari comunali e provinciali

immagine non disponibile

di Sonia Lamberti (*) - Rubrica a cura di Anutel

É noto da oltre un decennio il problema della carenza di segretari comunali e provinciali sul territorio italiano. Éuna figura poco nota ai più ma fin da prima dell'Unità d'Italia, con alterne vicende ha costituito e costituisce l'organo apicale della macchina gestionale degli enti locali sia nell'ordinamento italiano e numerosi ordinamenti di altri Paesi europei.

Senza voler ripercorrere le vicende storiche che hanno interessato i segretari comunali e provinciali un dato è chiaro: si diventa segretari previo superamento di un concorso pubblico nazionale e si viene iscritti, dopo specifica formazione, in un apposito albo Nnazionale dei segretari comunali e provinciali gestito da articolazioni interne del ministero dell'Interno: l'ex Agenzia nazionale per la gestione dell'albo e le agenzie regionali presso le Prefetture. In poche parole: non ci si improvvisa tali.

La modestissima e lenta immissione di segretari accompagnata a tentativi di riforma volti ad abolire la figura (per renderla fiduciaria in modo più o meno spinto), i numerosi pensionamenti degli ultimi anni, oltre alle mobilità in uscita di segretari comunali in servizio verso altre amministrazioni che il sempre più complicato quadro ordinamentale importa, ha determinato una carenza assolutamente drammatica di segretari in quasi tutte le Regioni Italiane e, in modo particolare, in quelle del Centro Nord come l'Emilia Romagna, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto ma anche in Abruzzo, in Basilicata e in vaste aree delle altre Regioni.

Se però tale carenza poteva trovare giustificazione negli anni in cui il nostro Paese ha dovuto praticare tagli alla spesa pubblica, limitando le procedure di immissione al pubblico impiego in molti settori della Pubblica amministrazione, non trova invece giustificazione ove si consideri che per altre figure, ugualmente fondamentali per il corretto funzionamento della nostra Democrazia, quali prefetti, magistrati, dirigenti, il Governo e il Parlamento – ciascuno per quanto di propria competenza – hanno approntato una programmazione ordinaria del fabbisogno e delle procedure concorsuali quale necessaria condizione per le immissioni in carriera con risorse e strumenti legislativi adeguati assicurandone altresì l'espletamento in tempi ragionevoli e legati al monitoraggio dei turn over con gli ingenti pensionamenti registratisi negli ultimi anni.

Per i segretari comunali che sono l'organo apicale della macchina burocratica e gestionale degli enti locali e che sono una figura di necessario raccordo tra il corpo politico e quello gestionale locale e che l'ordinamento pone quale organo di garanzia della legalità e legittimità dell'azione amministrativa – anche e soprattutto perché reclutati con un meccanismo concorsuale terzo e imparziale gestito dal ministero dell'Interno – a far data dal 2008 sono stati banditi solo 4 concorsi e di questi solo 3 sono stati completati con l'ultima immissione di 252 segretari nel lontano 2016 dopo ben 7 anni di procedura concorsuale, il quarto, bandito dopo 10 anni dal primo, denominato CoA6, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, 4a serie speciale – Concorsi ed esami – n. 102 solo il 28 febbraio 2018 ed è in via di definizione - si spera – per circa 500 nuovi segretari comunali che potranno frequentare il corso di avviamento alla professione dopo ben 5 anni dalle ultime immissioni in servizio!

Negli ultimi tempi il Governo ha assunto una serie di misure emergenziali, da ultimo, nel Dl del 30 dicembre 2019 n. 162 in cui si prevedeva che, nelle more dell'espletamento delle procedure concorsuali – allungate da incomprensibili arresti e riprese e da un andamento «a singhiozzo» - i vicesegretari comunali, ovvero funzionari comunali con incarico temporaneo di reggenza, potessero ricoprire le sedi di segreteria prive di un segretario per 12 mesi consecutivi a fronte dei 4 ordinari.

L'articolo 16-ter del decreto legge 30 dicembre 2019 n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020 n. 8, ha poi previsto un meccanismo di accelerazione nella procedura per l'accesso alla carriera di segretario comunale e provinciale mediante la contrazione del concorso di formazione, da 9 a 6 mesi seguito poi da un tirocinio pratico della durata di 2 mesi (e non più 3).

Per i nuovi concorsi è stata prevista una quota non superiore al 30 per cento dei posti a concorso, disciplinato dal comma 3 dell'articolo 13 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 4 dicembre 1997 n. 465, da riservare ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, in possesso dei titoli di studio previsti per l'accesso alla carriera dei segretari comunali e provinciali e abbiano un'anzianità di servizio di almeno cinque anni in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è previsto il possesso dei medesimi titoli di studio.

Peccato però che il nuovo concorso, Co.A.7, autorizzato già a febbraio 2020 (GU n. 39 del 17-2-2020) ma non è ancora stato indetto, mentre giungono da ogni dove proposte emendative di immissione nell'albo dei segretari comunali di funzionari che svolgono incarichi di vicesegretario in assenza di una preventiva procedura concorsuale.

Si comprende il grido di allarme dei Sindaci italiani , chiamati ogni giorno a rispondere a titolo colposo per atti o per avvenimenti non strettamente dipendenti dalla loro volontà e che spesso configurano una sorta di responsabilità oggettiva vera e propria, ma è vero altresì che rischi ben più gravi attengono all'adozione di atti e alla partecipazione diretta o, più spesso indiretta, a procedimenti che esulino dal mero indirizzo e, se una garanzia vuol loro darsi di poter assumere decisioni conformi alla legge e nella serenità di aver agito – nel complesso ordinamento esistente – nella piena legittimità e legalità, ebbene tale ruolo di garanzia non può essere rimesso ad una diversa figura professionale, a funzionari o a professionisti esterni che , per quanto competenti nel proprio ramo, non hanno piena contezza e una specifica formazione della macchina amministrativa locale come i segretari comunali.

E dunque, alle richieste dei territori, dei nostri campanili, soprattutto quelli di medio piccole dimensioni e dei loro Sindaci di avere una figura che faccia al contempo da garanzia, da vertice amministrativo e da supporto nella gestione dei Comuni, che sono ente di prossimità dei cittadini e che del nostro ordinamento democratico sono la più risalente e storica espressione, non si può che rispondere con misure più decise e costituzionalmente orientate: l'immissione di nuovi segretari comunali selezionati con concorso nazionale!

Il decreto prefettizio del 19 settembre 2019 n. 12499, del ministero dell'Interno - ex AGES comunicava che le sedi vacanti ammontano a n. 2.207, di cui n. 1.524 con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti.

Se in questa fase di riforma della Pubblica amministrazione che vede in lavorazione anche l'ordinamento degli enti locali e i nuovi criteri di reclutamento del personale delle pubbliche amministrazioni non potrà non valutarsi la necessità che tutte le forze politiche – con la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, dell'Anci, dell'Ancpi e delle associazioni sindacali di categoria- facciano il possibile per garantire che in via emergenziale di prevedere l'immediata immissione in servizio, in enti privi di titolare, dei circa 500 nuovi segretari che termineranno gli orali del Concorso denominato COA6 entro il mese di giugno 2021, assicurando comunque lo svolgimento del corso formativo nel corso del primo anno di servizio (come già avviene nei concorsi svolti dalla Sna) e con l'eventuale nomina di un segretario comunale come tutor per ogni neo segretario.

E l'ultimo non meno importante ruolo è rimesso al ministero dell'Interno affinché disponga l'avvio immediato del nuovo concorso COA7 già autorizzato dal febbraio 2020 nonché un nuovo bando COA8 che ha visto il parere favorevole della conferenza Stato Città già lo scorso 22/4/2021 imponendone tuttavia tempi di definizione rapidi – scongiurando che abbiano nuovamente a ripetersi paralisi dell'iter tra una prova e l'altra lunghe mesi o anni - e criteri di selezione coerenti con l'alto profilo professionale e di competenze multidisciplinari che solo un meccanismo di selezione concorsuale accompagnato da un percorso di formazione specifico può garantire.

Ne va dell'interesse delle autonomie locali, della effettiva garanzia ai sindaci e alle loro comunità di poter contare su figure professionali competenti e storicamente preposte alla legittimità e alla legalità dell'azione amministrativa locale e soprattutto, della conformità alla Carta costituzionale.

(*) Segretario comunale

------------------------------------

LE PROSSIME INIZIATIVE ANUTEL PER IL SETTORE TRIBUTARIO

-1/7/2021: accertamento e riscossione coattiva. poteri, limiti e facoltà nella successione ereditaria (15,00-17,00)

LE PROSSIME INIZIATIVE ANUTEL PER IL SETTORE FINANANZIARIO
- 30/06/2021: percorso guidato di I livello alla contabilità armonizzata (15,00-17,00)

LE PROSSIME INIZIATIVE ANUTEL ALTRI SETTORI

- 7/07/2021: il ciclo di gestione della performance (10,00-12,00)

CORSO PER GLI ORGANISMI INDIPENDENTI DI VALUTAZIONE (OIV)
PROGRAMMAZIONE, PERFORMANCE E RISK MANAGEMENT NEGLI ENTI LOCALI

Corso che consente l'acquisizione dei crediti formativi richiesti dalla legge ai componenti degli OIV.

- Dal 20/09/2021 al 18/10/2021 dalle ore 13,00 alle ore 16,00: il corso si svolgerà in 9 giornate (20/09-24/09-27/09-01/10-04/10-08/10-11/10-15/10-18/10)

Per informazioni ed iscrizioni consultare il sito ANUTEL.

Formazione Anutel per Revisori di Enti Locali, compresa nel servizio RevisEL.
Per informazioni: www.revisel.it