L’incrocio pericoloso delle nuove regole sulle aliquote Imu e il bilancio di previsione
La scorsa estate, a ridosso delle ferie agostane, è stata emanata una serie di provvedimenti che stanno creando più di qualche e difficoltà negli uffici finanziari e tributari dei Comuni.
Dopo oltre tre anni di attesa, il 25 luglio scorso, fa la sua comparsa sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Economia e delle finanze che individua le fattispecie di aliquote diversificate per l’Imu che i Comuni possono adottare. Danno così attuazione alla previsione dei commi 756 e 757 della legge 160/2019 e rendendo operativo il meccanismo che subordina la validità delle deliberazioni comunali alla presenza al loro interno di un apposito prospetto, da redigere utilizzando lo specifico applicativo presente nel «portale del federalismo fiscale». Applicativo utilizzabile dallo scorso 21 settembre, ma solo in versione “test”, in quanto la possibilità di generare il prospetto delle aliquote per l’anno 2024 diviene operativa solo a partire dal mese di novembre. Da qui la prima difficoltà. Molti enti, testando il nuovo prospetto, hanno incontrato numerosi problemi nel cercare di “calare” la propria struttura delle aliquote Imu all’interno dell’applicativo, scegliendo tra i numerosi menù a tendina presenti nello stesso. Verifiche che hanno portato a numerose segnalazioni di fattispecie di aliquote che, in base al nuovo decreto, non sarebbero più applicabili, ma che in realtà sarebbero meritevoli di conservazione. Ulteriormente, la mancata attivazione della possibilità di elaborare il prospetto per l’anno 2024 non ha consentito agli enti di inserire il medesimo nella delibera Imu che, in base alle vigenti norme del testo unico degli enti locali, deve invece accompagnare lo schema di bilancio di previsione da predisporre entro il 15 novembre. A tale impedimento, che ha spinto gli enti ad adottare le soluzioni più disparate, dall’allegazione del prospetto elaborato dall’applicativo informatico per l’anno 2023 a uno schema di deliberazione da integrare prima dell’approvazione consiliare (che comunque deve avvenire entro il 31 dicembre), si è aggiunta la notizia dell’approvazione di un emendamento alla conversione del Dl 132/2023 che rinvia l’obbligatorietà del modello al 2025. In questo modo l’Impasse è divenuta totale; nelle more della conversione in legge, tenuto conto che i bilanci devono essere licenziati dalla giunta a metà novembre, è più opportuno predisporre una proposta di deliberazione con il prospetto (fantasma), a legislazione vigente, ovvero tenere già conto del probabile rinvio dell’obbligo? E mentre si cerca di dipanare il rebus, il termine per approvare lo schema di bilancio in giunta è scaduto. In questo contesto, infatti, si sono innestati gli effetti di un altro provvedimento “estivo”, il Dm 25 luglio 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 agosto, il quale ha definito, sin dal bilancio 2024-2026, compiti, responsabilità e soprattutto termini del processo di formazione del bilancio di previsione. Decreto che ha previsto un percorso con tempistiche molto stringenti, che decorrono già dallo scorso mese di agosto, allorquando il responsabile del servizio finanziario avrebbe dovuto attivarsi per predisporre il bilancio tecnico in tempo utile per la sua consegna alla giunta ed ai responsabili dei servizi entro il 15 settembre, sulla base degli indirizzi preventivamente definiti dalla giunta stessa. Percorso che si deve concludere con l’approvazione dello schema di bilancio da parte della giunta, con tutti gli allegati (eccetto il parere dell’organo di revisione) entro il 15 novembre. Anche quest’ultimo decreto ha messo in difficoltà gli enti. Non tanto (almeno non solo) per le tempistiche molto anticipate (almeno per i tanti enti che negli anni si sono avvalsi delle ordinarie proroghe del termine di approvazione del bilancio) e per la sua applicazione “immediata” già a decorrere dal 2024, ma quanto perché, proprio quando gli uffici avevano già dovuto predisporre la versione “finale” del bilancio da sottoporre alla valutazione della giunta comunale, a legislazione vigente (entro il 20 ottobre), il Governo ha consegnato alle Camere lo schema della legge di bilancio che contiene almeno due pesanti effetti finanziari negativi per gli enti locali. Un “taglio” di 250 mln di euro a regime dal 2024 (200 milioni per i Comuni e 50 milioni per le Province) e lo stanziamento di importanti somme per i rinnovi contrattuali dei dipendenti statali che, a cascata, comportano un incremento gravante sui bilanci degli enti locali pari al 5,7% del monte salari 2021 (oltre oneri riflessi). Con l’occasione è stato anche “riesumato” il taglio da 150 milioni di euro gravanti su Comuni (100 milioni) e Province e Città metropolitane (50 milioni), previsto dalla legge di bilancio 2021 (comma 850, Legge 178/2020), che doveva operare già dal 2023 fino al 2025. Del quale fino a oggi non si avevano avuto più notizie. Taglio che viene “graziato”, ma solo per l’anno 2023, dal recente emendamento approvato in sede di conversione del Dl 132/2023, ma confermato per il biennio 2024-2025. Insomma, un “conto” per il 2024 di 400 milioni di euro complessivi, da ripartire in base agli impegni di spesa, esclusa la missione 12 “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia’”.
Con buona pace di tutti i bilanci già definiti, la cui quadratura è stata sovente molto complessa per l’elevato importo dei costi energetici, non tornati ai livelli del 2021 e non coperti, almeno fino a ora, da nessuna contribuzione statale, come è avvenuto invece nel biennio 2022-2023 e in generale per la dinamica inflazionistica, che gonfia sempre di più la spesa per beni e servizi. A cui si associano fenomeni di stretta attualità socio-economica, quali la gestione dei minori non accompagnati.
In questo complesso quadro non entrano, almeno per ora, le problematiche della Tari, alla luce delle nuove regole dettate dall’Arera per il calcolo dei Pef e che hanno introdotto le nuove componenti perequative, delle quale comunque occorre cominciare ad occuparsi, in vista della scadenza del 30 aprile 2024 (con vista al mese di luglio, secondo lo schema di Dlgs attuativo della delega fiscale).
(*) Vice presidente Anutel
----------------------------------------------
LE PROSSIME INIZIATIVE ANUTEL
CORSI IN PRESENZA
22/11/2023, Potenza: Percorso guidato per la predisposizione del bilancio di previsione 2024 – 2026 (9,00-16,30)
23/11/2023, Grosseto: Le novità più recenti e aspetti di rilievo nell’Imu e nella Tari (9,00-14,00)
24/11/2023: La Tari dopo le ultime delibere Arera (10,00-14,00)
27/11/2023, Venafro (Is), Percorso guidato per la predisposizione del bilancio di previsione 2024–2026 (9,00-16,30)
28/11/2023, Cesenatico (Fc): Alcune agevolazioni nell’Imu: esenzioni per enti ecclesiastici ed enti non commerciali, riduzioni per fabbricati di interesse storico o artistico (9,00-17,00)
30/11/2023 Brescia: Autonomia differenziata, federalismo fiscale e giustizia tributaria (9,00-17,00)
1/12/2023 Brescia: L’attività contrattuale senza rischi (9,00-17,00)
14/12/2023, Sansepolcro (Ar), La gestione della TARI nel 2024 (9,00-16,30)
15/12/2023 Biella: Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione (9,00-16,30)
16/2/2024, Sede Nazionale ANUTEL: FORUM SULLA FINANZA LOCALE
4-5-6-7/3/2024, Desenzano del Garda (Bs): MASTER BREVE SUI TRIBUTI LOCALI
24/3/2024: Imu e aree fabbricabili nozioni generali e agevolazioni riservate al comparto agricolo (10,00-12,00)
VIDEOCORSI IN MATERIA TRIBUTARIA/RISCOSSIONE
24/11/2023: Il processo davanti alla corte di giustizia tributaria di I° grado (10,00-12,00)
27-29/11/2023: Imu e nuova Imu - disciplina dell’abitazione principale nell’ambito dell’attività di controllo e di verifica (15,30-17,30)
4/12/2023: Tributi locali: conferme e novità per l’anno 2024 (9,00-11,00)
11-12-13-14/12/2023: Corso di preparazione e qualificazione per funzionari responsabili della riscossione (9,00-13,00)
11/12/2023: L’esternalizzazione dei servizi di accertamento, liquidazione e riscossione dei tributi e delle altre entrate locali (10,00-12,00)
12/12/2023: Il passaggio da tributo a corrispettivo (10,00-12,00)
18/12/2023: L'appello davanti alla corte di giustizia tributaria di II° grado (10,00-12,00)
15/1/2024: Il Pef Tari: la revisione biennale 2024-2025 e gli altri adempimenti Arera (9,00-11,00)
17-18/1/2024: Corso di formazione per messi notificatori (9,00-11,00 /15,00-17,00)
23/1/2024: Imu ed aree fabbricabili la gestione della fase accertativa, impianto motivazionale, valori della base imponibile e valori orientativi medi (10,00-12,00)
24/1/2024: La nuova piattaforma digitale per la notificazione degli atti della pubblica amministrazione dopo il decreto n. 58/2022 (10,00-12,00)
VIDEOCORSI IN MATERIA FINANZIARIA
29/11/2023: I controlli collaborativi della corte dei conti: tra preventivo, salvaguardia, consuntivo e consolidato (10,00-12,00)
29/11/2023: Gli aggiornamenti degli allegati al d.lgs. n. 118 del 2011 normati dal dm 25 luglio 2023 (15,30-17,30)
5/12/2023: Percorso di avvicinamento alla costruzione del Piao 2024-2026 (10,00-12,00)
7/12/2023: Il sistema Regis: il monitoraggio e la rendicontazione dei soggetti attuatori (15,30-17,30)
12/12/2023: Presentazione della riforma 1.15 del Pnrr: dotare le pubbliche amministrazioni di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale accrual (15,30-17,30)
13/12/2023: L’armonizzazione delle fonti programmatorie (15,30-17,30)
15/12/2023: Introduzione alla tariffa puntuale corrispettiva: aspetti tecnico/amministrativi (10,00-12,00)
9/1/2024: ASPETTI DI BASE DELLA CONTABILITA’ COMUNALE - I° MODULO (per nuovi addetti o addetti di altri settori diversi dal settore finanziario) (15,30-17,30)
11/1/2024: Le modalità operative per approntare il rendiconto della gestione 2023 (15,30.-17,30)
16/1/2024: ASPETTI DI BASE DELLA CONTABILITA’ COMUNALE - II° MODULO (per nuovi addetti o addetti di altri settori diversi dal settore finanziario) (15,30-17,30)
22/1/2024: Corso “avanzato” sulla gestione Iva del patrimonio immobiliare da parte degli enti locali (9,00-11,00)
25/1/2024: La formazione e la sperimentazione della riforma 1.15 del Pnrr: dotare le pubbliche amministrazioni di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale accrual (15,30-17,30)
VIDEOCORSI ALTRE MATERIE (APPALTI, PERSONALE, PRIVACY, TRASPARENZA)
22/11/2023: Il piano triennale dei fabbisogni di personale e i tetti di spesa del personale negli enti locali (10,00-12,00)
27/11/2023: Le novità del sistema degli appalti pubblici di servizi (10,00-12,00)
29/11/2023: I controlli collaborativi della corte dei conti: tra preventivo, salvaguardia, consuntivo e consolidato (10,00-12,00)
14/12/2023: Il contenzioso degli appalti nel Dlgs 36/2023 (10,00-13,00)
24/1/2024: L’evoluzione dei modelli organizzativi agili e resilienti ed il loro inquadramento normativo/contrattuale (9,30-11,30)
13-17/2/2024: TECNICHE DI REDAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI
CORSO PER GLI ORGANISMI INDIPENDENTI DI VALUTAZIONE (OIV)
PROGRAMMAZIONE, PERFORMANCE E RISK MANAGEMENT NEGLI ENTI LOCALI
Corso che consente l’acquisizione dei crediti formativi richiesti dalla legge ai componenti degli OIV.
Corso FAD 2024: Programmazione, Performance e Risk Management negli Enti Locali
- IL CORSO si terrà dal 5 al 24 FEBBRAIO 2024.