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Le ultime novità per i preventivi 2025/2027

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di Marco Castellani (*) e Giuseppe Fiasconaro (**) - Rubrica a cura di Ancrel

Tra le novità di fine anno ve ne sono alcune che meritano attenzione per i revisori. Per gli enti che si avvarranno della proroga al 28 febbraio 2025 (accordo in Conferenza Stato-Città del 18 dicembre 2024) del bilancio di previsione 2025/2027 scatta l’obbligo di riparametrizzare la roadmap di approvazione prevista dal principio contabile 4/1.

In primis va ricordato che (Faq. 54 Arconet) gli enti locali potranno motivare – nella delibera di approvazione del bilancio di previsione 2025-2027 – che hanno approvato il bilancio oltre i termini (ma comunque entro la nuova scadenza) a causa delle stesse motivazioni addotte nel Dm Interno di rinvio in corso di elaborazione. Sul punto si ritiene che l’organo di revisione debba riscontrare, anche mediante un apposito verbale, quale tipo di attività l’ente abbia effettivamente svolto ai sensi dei punti 9.3.1 del principio 4/1 e seguenti in attesa dell’ufficialità della proroga e nel contempo verificare la definizione delle nuove “tappe” del processo di bilancio affinché il nuovo termine sia rispettato. Del resto, il differimento al 28 febbraio 2025 è certamente un breve differimento (si auspica che sia l’unico) tale per cui la riprogrammazione delle fasi del processo di predisposizione e approvazione del bilancio non può essere coerente con i termini di cui al punto 9.3.6 del principio 4/1 e pertanto sarà l’organo esecutivo che individua le scadenze del processo di bilancio sulla base della durata dell’esercizio provvisorio autorizzato.

Il disegno di Legge di Bilancio in discussione alla Camera richiede un contributo aggiuntivo alla finanza pubblica dal 2025 al 2029 da parte degli enti locali rispetto a quello vigente e conferma l’impianto del meccanismo dell’accantonamento di risorse correnti del “fondo obbiettivi di finanza pubblica” da iscriversi entro trenta giorni dal riparto dei contributi alla finanza pubblica (che avverrà con Dm entro il 31 gennaio 2025) con variazione di bilancio approvata con atto del consiglio.

Per gli enti che approveranno il bilancio entro il 28 febbraio 2025 avendo noto l’entità del contributo c’è da chiedersi se, nonostante il tenore letterale della norma, si possa direttamente stanziare il fondo della missione 20 programma 3, senza necessariamente passare da una successiva variazione. Peraltro, i modelli di bilancio di previsione saranno aggiornati con apposito Dm per consentire le verifiche del rispetto dell’entità dell’accantonamento solo cono decorrenza 2026/2028 mentre per le verifiche del saldo w2 con decorrenza rendiconto 2025. È invece ragionevole aspettarsi l’introduzione di un apposito piano finanziario per agevolare il monitoraggio del “fondo obiettivi di finanza pubblica” creando un 4° livello nell’ambito delle voci: U.1.10.01.xx.xxx.

Si tratterà di un fondo che non potrà essere impegnato e alla fine dell’esercizio confluirà nel risultato di amministrazione per essere destinato al ripiano anticipato del disavanzo ovvero ad investimenti nell’esercizio successivo e che, indipendentemente dal suo utilizzo distinto tra enti in avanzo ed enti in disavanzo, che non avrà alcun rilievo in contabilità economico-patrimoniale alla stregua di quanto avviene oggi per il fondo garanzia debiti commerciali.

Con la cancellazione del vincolo che fermava le assunzioni al 75% dei risparmi dalle cessazioni dell’anno precedente viene meno l’ennesima asseverazione per gli organi di revisione che avrebbero dovuto rilasciare sul maggiore risparmio affinché tali somme, nei limiti del 10%, potessero essere aggiunte in deroga al fondo decentrato.

Sono in via di definizione anche i prospetti per il piano annuale dei flussi di cassa di cui all’articolo 6 della legge 189/2024 (Dl 155/2024) la cui adozione entro il 28 febbraio 2025 deve essere verificata dall’organo di revisione. Sul punto sarà necessario verificare la coerenza delle previsioni di cassa inserite nel bilancio 2025/2027 per l’annualità 2025 con quelle indicate nel nuovo piano annuale dei flussi di cassa, contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento. E ciò richiederà un’ulteriore maggiore intesa tra gli uffici comunali.

(*) Presidente Ancrel

(**) Presidente Ancrel Palermo