I temi di NT+Rassegna di giurisprudenza

Le ultime pronunce dei giudici tributari in materia di Tosap

immagine non disponibile

di Carmelo Battaglia

Tosap – Natura e presupposti impositivi – Godimento esclusivo o speciale di spazi e aree – Differenze con Cosap

La Sezione ha ricordato l'orientamento consolidato della Cassazione, in base al quale la tassa per l'occupazione di aree pubbliche (Tosap) ed il canone di concessione per il suolo oggetto di occupazione (Cosap) hanno natura e presupposti impositivi differenti, in quanto la prima è un tributo che trova la propria giustificazione nell'espressione di capacità contributiva rappresentata dal godimento di tipo esclusivo o speciale di spazi ed aree altrimenti compresi nel sistema di viabilità pubblica, mentre il secondo costituisce il corrispettivo di una concessione, reale o presunta, dell'uso esclusivo o speciale di beni pubblici per l'occupazione di suolo pubblico, con la conseguenza che la legittima pretesa del canone da parte dell'ente locale non è circoscritta alle stesse ipotesi per le quali poteva essere pretesa la tassa, ma presuppone la sola sussistenza del presupposto individuato dalla legge nella occupazione di suolo pubblico.

Riferimenti giurisprudenziali
Corte Suprema di Cassazione, n. 24541/2019

Corte Suprema di Cassazione, Sezione Prima, Ordinanza n. 12482 del 19/04/2022

Tosap – Presupposto impositivo – Sottrazione superfici all'uso pubblico – Rapporto concessorio – Riferibilità occupazione al concessionario

La Sezione ha evidenziato che il rapporto concessorio fonda la riferibilità al concessionario dell'occupazione rilevante ai fini della Tosap; la Cassazione, infatti, ha posto il principio di diritto secondo il quale il presupposto impositivo del tributo è costituito, ai sensi degli artt. 38 e 39 del d.lgs. n. 507 del 1993, dalle occupazioni, di qualsiasi natura, di spazi ed aree, anche soprastanti e sottostanti il suolo, appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei Comuni e delle Province, che comporti un'effettiva sottrazione della superficie all'uso pubblico, essendo in proposito irrilevanti gli atti di concessione o di autorizzazione relativi all'occupazione, salvo che sussista una delle ipotesi di esenzione previste dall'art. 49 del cit. decreto.

Riferimenti giurisprudenziali
Corte Suprema di Cassazione, n. 28341/2019

Riferimenti normativi
Artt. 38, 39 e 49, D.lgs. n. 507/1993

Corte Suprema di Cassazione, Sezione Quinta, Ordinanza n. 8288 del 15/03/2022

Tosap – Ipotesi esenzione – Ascrivibilità occupazione al soggetto esente – Spazi demanio o patrimonio indisponibile dello Stato – Occupazione società concessionaria – Inapplicabilità esenzione

La Sezione ha precisato che, in tema di tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP), l'esenzione prevista per lo Stato e gli altri enti dall'art. 49, comma 1, lett. a), del D.lgs. n. 507 del 1993, postula che l'occupazione, quale presupposto del tributo, sia ascrivibile al soggetto esente, sicché, nel caso di occupazione di spazi rientranti nel demanio o nel patrimonio indisponibile dello Stato da parte di una società concessionaria per la realizzazione e la gestione di un'opera pubblica, alla stessa non spetta l'esenzione, in quanto è questa ad eseguire la costruzione dell'opera e la sua gestione economica e funzionale, a nulla rilevando che l'opera sia di proprietà dello Stato, al quale ritornerà la gestione al termine della concessione.

Riferimenti giurisprudenziali
Corte Suprema di Cassazione, n. 20974/2020, n. 28341/2019 e n. 11886/2017

Riferimenti normativi
Art. 49, comma 1, lett. a), D.lgs. n. 507/1993

Corte Suprema di Cassazione, Sezione Sesta, Ordinanza n. 6568 del 28/02/2022

Tosap – Cumulabilità Icp/Cimp e Tosp/Cosap – Diversità del titolo di pagamento – Previsioni legislative – Assenza esclusioni espresse

La Sezione ha affermato che né l'Icp né il Cimp possono essere qualificati come controprestazione dell'uso di aree pubbliche; uso, questo, che costituisce, invece, la giustificazione del Cosap o, in alternativa, il presupposto della Tosap. La diversità dei presupposti rende, dunque, cumulabili i tributi alternativi Icp/Cimp, da un lato, e i prelievi Tosap/Cosap , dall'altro: del resto, la disciplina legislativa - nell'ipotesi di occupazione di beni pubblici a fini pubblicitari - espressamente non esclude che la Tosapo il Cosap si cumulino con l'imposta sulla pubblicità e prevede, anzi, che la tariffa del Cimp sia «comprensiva» della Tosapo del Cosap .

Riferimenti normativi
Art. 10, comma 5, lettera b), Legge n. 448/2001
Art. 145, comma 55, Legge n. 388/2000
Art. 62, comma 2, lett. d), D.lgs. n. 446/1997
Art. 9, comma 7, D.lgs. n. 507/1993

Corte Suprema di Cassazione, Sezione Quinta, Ordinanza n. 1951 del 24/01/2022

Tosap – Esenzioni – Divieto interpretazione estensiva o analogica – Requisito soggettivo – Requisito oggettivo

La Sezione ha chiarito che l'art. 49, comma 1, lett. a), del D.lgs. n. 507/1993, come tutte le norme che prevedono agevolazioni o esenzioni tributarie, è soggetto a stretta interpretazione e non ammette un'interpretazione estensiva o analogica. La lettura della disposizione rende evidente che, ai fini del beneficio fiscale, devono sussistere un requisito soggettivo e un requisito oggettivo: il requisito soggettivo è dato dall'essere il soggetto agente un ente pubblico non economico; il requisito oggettivo è dato dalla circostanza che l'occupazione sia effettuata nel perseguimento di una delle finalità tipiche indicate dalla norma stessa, ovvero "..assistenza, previdenza, sanità, educazione, cultura e ricerca scientifica".

Riferimenti giurisprudenziali
Corte Suprema di Cassazione, Sezioni Unite, n. 10013/2021 e n. 28160/2008
Corte costituzionale n. 347/1993

Riferimenti normativi
Art. 49, comma 1, lett. a), D.lgs. n. 507/1993

Corte Suprema di Cassazione, Sezione Quinta, Ordinanza n. 728 del 12/01/2022