Minimali retributivi, progressioni, rilevazione dei permessi, revoca concorso e prova orale
La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa
La rubrica settimanale con la sintesi delle novità normative e applicative sulla gestione del personale nelle Pa.
Minimali retributivi Inail anno 2021
È disponibile al seguente link la Circolare n. 16 del 31 maggio 2021 dell'Inail, ad oggetto «Limiti minimi di retribuzione imponibile giornaliera per il calcolo dei premi assicurativi. Determinazione per l'anno 2021».
Progressioni verticali
Con la sentenza n. 4172/2021 il Consiglio di Stato, sezione III, confermando la pronuncia del competente Tar, ha ribadito che per partecipare alle procedure «speciali» di progressione verticale (interamente riservate al personale interno) previste (all'epoca dei fatti per il triennio 2018-2020, ora triennio 2020-2022) dall'articolo 22, comma 15, del Dlgs 75/2017 è requisito indispensabile dei dipendenti il possesso del titolo di studio richiesto per l'accesso dall'esterno.
Rilevazioni Gedap e permessi legge 104/1992
Sul portale PerlaPA, in data 27 maggio 2021, a questo link, è stata disposta l'ulteriore proroga al 15 luglio 2021 per l'invio delle rilevazioni sui permessi ex legge 104/1992 e sulla fruizione dei permessi sindacali.
Revoca della procedura concorsuale
Il Tar Campania, con la sentenza n. 3420/2021, ha accolto il ricorso di un soggetto vincitore di un concorso che è stato poi revocato dall'amministrazione ritenendo che:
• la motivazione addotta dall'ente di rivedere integralmente le modalità organizzative del lavoro all'interno dell'ente a causa del perdurare dell'emergenza sanitaria non dà adeguatamente conto della prevalenza dell'interesse pubblico alla revoca sui confliggenti interessi privati sacrificati, mediante un'approfondita ponderazione e bilanciamento degli interessi in gioco;
• quindi, non si è in presenza di fondati motivi di pubblico interesse che rendono inopportuna la prosecuzione dell'iter concorsuale (Tar Campania n. 5027/2020);
• a maggior ragione, quando il soggetto vincitore è già stato individuato occorrono ragioni di interesse pubblico tali da giustificare, in applicazione di stringenti criteri di proporzionalità e ragionevolezza e previo approfondito bilanciamento degli intessi, la lesione del soggetto risultato primo in graduatoria che vanta un legittimo affidamento all'assunzione e inoltre idonee a scongiurare il dubbio che proprio l'avvenuta individuazione di un concorrente sgradito possa aver influito sulla determinazione di revoca (Tar Piemonte n. 1231/2016);
• come detto, le ragioni addotte dall'amministrazione non superano il vaglio imposto dall'articolo 21-quinquies della legge 241/1990, in quanto non è dichiarato il venir meno della necessità di procedere all'assunzione della specifica professionalità, ma solo l'opportunità di procedere, in futuro, con assunzioni a tempo indeterminato anziché a tempo determinato;
• d'altro canto all'amministrazione non è precluso bandire, nel corso del rapporto di lavoro a tempo determinato e parziale, altre procedure per assunzioni a tempo indeterminato;
• il Patto stipulato tra Governo e parti sociali non ha certamente effetti preclusivi in relazione alle assunzioni di personale a tempo determinato, avendo natura meramente programmatica;
• da ultimo, la scelta dell'ente è foriera di una spesa divenuta inutile, a seguito della revoca, con riferimento ai compensi spettanti ai componenti della commissione di concorso.
Prova orale di concorso
Il Tar Lazio nella sentenza n. 5764/2021 avente riguardo all'espletamento della prova orale di un concorso, tra i vari aspetti esaminati ha ricordato che la commissione è tenuta a stabilire i criteri di valutazione della prova e deve essere fissato il punteggio minimo per il suo superamento; adempiuto a quanto sopra, l'espressione del solo voto numerico è sufficiente e garantisce la richiesta trasparenza; quindi, non sono necessari ulteriori spiegazioni o chiarimenti (Consiglio di Stato, Adunanza plenaria, n. 7/2017).